dolce soffrir

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mariolz
view post Posted on 25/8/2011, 19:12




Arrivai sul pianerottolo, la porta socchiusa e un fascio di luce che usciva da quella piccola fessura...entrai.
Mi accomodai in sala su di una sedia di legno, quando sentii i primi passi.
Lei stava arrivando. Ad un tratto la vidi e mi si congelò il sangue tanto ero eccitato.
Indossava un reggiseno aperto e una gonnellina molto corta ma non aderente.
Ai piedi stivali neri alti con i lacci e un tacco pazzesco.
Veniva verso di me lentamente senza parlare, con in mano una catena per cani con agganciato un collare.
Stavo immobile sulla sedia e lei mi si avvicinava con la bocca leggermente aperta dopo aver posato a terra il guinzaglio.
Iniziò a toccarmi il petto e pizzicarmi i capezzoli con le unghie; stavo già impazzendo.
L’unica cosa strana era il suo non-parlare, forse era veramente incazzata e non aveva
nemmeno voglia di dir parola.
Era in piedi davanti a me e si era avvicinata alla mia bocca spalancando la sua.
Si intravedeva un fiume di saliva sulla lingua che a breve sarebbe finito su di me.
Mi infilò un dito in bocca e in quel istante stesso mi sputò in faccia e cominciò a
spalmarmi il suo sapore su tutto il mio viso. Poi con la bocca immensamente aperta tirò fuori
la lingua e iniziò a muoverla a 2 cm dal mio naso. Qualche goccia di saliva scendeva da quel
serpente che si muoveva lentamente, oltre alle alitate che mi soffiava ripetutamente.
Poi la sua lingua sfiorò le mie labbra che io tentai di aprire per baciarla ma in quel istante si fece indietro e mi tirò uno schiaffo e disse: cosa ti è saltato in testa? Vorresti baciarmi? solo io posso decidere, quando puoi o devi aprir la bocca e sarò io a decidere cosa ci dovrà entrare dentro.
Detto questo io mi limitai ad annuire e stringere le labbra. Mi si avvicinò nuovamente e
iniziò a succhiarmi la bocca. Mentre mi succhiava lasciava scendere fiumi di saliva per poi
spalmarmela su tutto il viso. Anche il suo modo di succhiarmi le labbra era esagerato, provo a
spiegarmi: spalancava la bocca tirando fuori la lingua tutta insalivata e l'appiccicava
sulla mia bocca, portava le labbra sulle mie senza però chiuderle del tutto e iniziava a muovere la mascella, poi si spostava sul naso e sulle guance e ripeteva gli stessi lenti, ma decisi movimenti.
La saliva era su di me e lei a tratti mi soffiava sul viso per farla seccare e farmi assaporare i suoi
odori.
Tutto questo continuò per circa mezz'ora credo e il cazzo era a dir poco gonfio.
Decideva lei quando dovevo aprir la bocca, a volte mi ci infilava la lingua a martello per
allargar le mie labbra, a volte ci infila un dito, mi prendeva la lingua con le dita e ci sputava sopra e mi diceva di inghiottire.
Poi a un certo punto si staccò, prese il guinzaglio e si mise dietro le mie spalle.
Mi prese la testa con le mani e la tirò leggermente all'indietro e dopo averci infilato un dito dentro si sputò sulle tette e mi ordinò di leccarle i capezzoli e tutta la saliva.
Poi mi mise il guinzaglio.
Mi fece alzare in piedi per un attimo poi mi ributtò a terra e mi ordinò di sdraiarmi a fianco del divano. Io lo feci.
Lei allora si sedette sul divano e divaricò le gambe, appoggiando un tacco sul mio
uccello e un altro sulla faccia. Mentre mi massaggiava l'uccello con il suo stivale,si faceva leccare l'altro dalla mia lingua assatanata ; a tratti mi spostava lo stivale dalla bocca,si piegava verso di me e lasciava cadere la saliva sulla mia faccia continuando a masturbarmi con l'altro tacco; poi mi disse : e adesso è il mio turno.
Mi fece alzare tenendomi per la catena e disse di mettermi a 4 zampe perchè ero il suo
cane e avrei dovuto leccarla dove lei più desiderava.
Mi mise immediatamente la passera in faccia e iniziò a sfregarsi senza però levarsi le mutande.
Poi si girò in direzione del bagno e mi ordinò di infilare la faccia tra le sue chiappe e seguirla
gattoni senza mai staccare il naso da lì.Lo feci senza fiatare e impiegammo molto tempo per
arrivare in bagno dato che lei ad ogni passo si fermava per farsi leccare.
Giunti in bagno, si abbassò le mutandine e si mise a sedere sul water; io sempre ai suoi.
Piedi iniziai su suo ordine a leccarle gli stivali che a tratti bagnava di saliva.
Urinò per molto tempo e appena finito mi disse di rinfrescarla con la mia lingua. Mi prese la
testa e se la infilò tra le cosce ed io iniziai a leccare con un pazzo.
Si contorceva, sentivo che godeva e mi diceva di non smettere. Poi ad un tratto si fermò e mi
spinse via. Si appoggiò sul bidé e dopo aver aperto l'acqua mi disse: guarda qua, mi tocca lavarmi da sola perchè non sai fare nemmeno questo.
Si passò una mano tra le chiappe e si insaponò tutta e mi ordinò di passarle l'acqua delicatamente per rimuovere il sapone.
Io lo feci molto garbatamente.
Poi si alzò e mi rimise la faccia sul suo buco del mulo, mentre si avvicinò al lavandino.
Mi disse: penso di essermi fatta il bidé per niente perchè ho molta aria nello stomaco e
dopo che l'avrò scaricata su di te mi dovrai ripulire per bene come sono adesso, ma lo
farai con lingua!
Mi scorreggiò in faccia varie volte ,poi mi prese la testa e se la infilò tra le chiappe emi disse: leccami schiavo,leccami per bene, non ti darà mica fastidio il mio odore.
Sentivo forte il suo odore, ma la lingua si infilava senza sosta, su e giù, avanti
e indietro e lei godeva come una porca.mentre il leccaggio continuava ,
prese spazzolino e dentifricio a iniziò a lavarsi i denti ma invece che sputar davanti a se
si girò e dopo avermi infilato un dito in bocca ci sputò dentro.
Quando finì continuò a sputarmi in bocca mentre ci infilava dentro la lingua sempre ben lubrificata e mi insalivò per bene a lungo.
La seguii in camera sempre nella solita posizione e mi fece distendere sul letto.
Mi venne sopra , dapprima si mise sulla mia faccia , poi appoggiò la sua fica sulle mie mutande
e iniziò a strusciarsi.Rapidissima tirò fuori l'uccello e mi infilò un preservito.
Poi si infilò da sola.
Mentre mi scopava continuava a far scendere saliva dalla bocca e farla cadere sulla mia
faccia.
Avevo il suo odore impresso sul viso.
Ad ogni respiro sentivo il sapore della sua saliva e l'uccello era sempre mi gonfio.
Poi venne e rimase a lungo immobile.
Anche io immobile la osservavo mentre si alzava e mi sfilava il preservativo.Ero ancora eccitato e lei disse :
se fai il bravo e non vieni subito avrai anche un premio.
Iniziò a masturbarmi molto lentamente usando entrambe le mani.
Con il pollice è l'indice formava un anello appena sotto la cappella e li muoveva lentamente , a volte stringendo , a volte dall' alto al basso e a volte in modo circolare.
Con l'altra mano stringeva la parte inferiore dell'uccello ma non facevi grossi movimenti , stringeva e rilassava.
La sega perfetta.Una cosa difficile da descrivere.
Teneva sempre bel lubrificato con abbondanti rilasci di saliva.
Appena si accorgeva che stavo per esplodere si fermava e mi dava degli schiaffetti sull'uccello.
Poi tirò fuori dal cassetto un attrezzo che non avevo mai visto.
Erano tre anelli abbastanza larghi e uniti tra loro da una fibia di pelle.
Me lo infilò sull'uccello arrivando fin quasi contro l'addome.
Non era doloroso, mi avvolgeva l'uccello che sentivo ancor più gonfio.
Dopo averlo infilato continuava con indice e pollice a farmi impazzire.
Si avvicinò con la bocca e appoggiò la lingua sulla mia cappella.
L'avvolgeva tutta.
Succhiava lentamente , con i denti a volte mordicchiava e si teneva per molti secondi la
cappella in bocca serrando le labbra e muovendo la lingua all'interno.
Una cosa magnificava ma ad un minimo cenno di gonfiore si staccava e aspettava che passasse;
era al tempo stesso una tortura ed un immenso godimento.
Dopo un'eternità di tempo si staccò e andò a bersi qualcosa.
Io rimasi lì perchè lei mi ordinò di non muovermi e che i giochi non erano finiti ma solo
all'inizio.......
 
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