Grazie Ale, mi lusinghi!
Non sapevo cosa fosse il titanismo ma adesso che mi sono informata mi ci rivedo tanto. Ho trovato questa definizione su Wikipedia, che riporto per l'utilità di quanti come me ne potrebbero essere interessati:
Il titanismo è l'atteggiamento dell'uomo che si ribella a Dio.Il termine trae la sua origine dalla sfida che, secondo la mitologia greca, i Titani vollero lanciare agli Dei uscendone sconfitti.
I titani, secondo la mitologia greca, erano dodici (sei uomini e sei donne), figli di Gea e Urano che osarono affrontare gli dei e il sommo potere di Zeus.
Tale comportamento è proprio del movimento dello Sturm und Drang (tempesta e assalto), del quale i massimi esponenti furono Goethe e Schiller.
Anche l'uomo del Romanticismo si rifece al titanismo, ma va inquadrato in una prospettiva più ampia di generale ribellione alla natura, di desiderio di onniscienza e di desiderio di onnipotenza.
Il titanismo esprime la ricerca dell'assoluto e dell'infinito, è l'affermazione della propria unica e assoluta individualità.
Il titanismo mette a capo il suicidio, non come rinuncia alla vita, ma come atto di estrema sfida verso la vita.http://it.wikipedia.org/wiki/TitanismoIo sono così, mi ribello a qualunque dio, a qualsiasi verità imposta, perchè la verità voglio cercarla con le mie forze, perchè è nel mio sforzo di ricerca della verità, o come dice Angelo del
senso da dare alla mia vita che costruisco lentamente giorno dopo giorno, che riesco ad affermare me stessa, la mia identità. Questo mi rende felice. Anche quando scopro che per me non esiste volere divino, non esiste destino, non esiste disegno superiore. Concetti questi che potrebbero mettere tranquillità, perchè de-responsabilizzano e anestetizzano il dolore, perchè causano rassegnazione.
Condivido in pieno anche il concetto titanico del suicidio.
La mia catarsi, Ale, non è nell'apatia, ma nella reazione, di cui una modalità a cui spesso ricorro è la scrittura. Quando la sofferenza o, meglio, l'insofferenza arrivano a livelli insopportabili sento il bisogno di scrivere e qui, su questo topic, arriva solo parte di quelli che sono privatissimi pensieri, quella parte che desidero condividere con gli altri. Vorrei essere apatica e lasciarmi scivolare le cose addosso, ma in realtà mi entrano dentro, nel profondo, e devo fare un lavoro arduo per liberarmene. E non sempre ci riesco.