CITAZIONE (Shin80 @ 8/4/2010, 13:30)
Ora, non sto dicendo che le vite terrene sono per forza un calvario e le sofferenze non finiranno mai, anzi possono finire, se solo si comprende la loro natura e il loro motivo!
Quando uno ti ammazza la moglie o un figlio, non serve a niente metterlo in prigione a vita e dimenticarsi di lui e del fatto! Se ti succede una cosa del genere, ti succede per spingerti a farti domande del tipo: mi serve portare rancore e odio? segnare per sempre la vita di chi ha tolto un'altra vita, mi ripagherà della vita che è stata tolta? riporterà in vita chi non c'è più? mi farà stare meglio? il perdono mi gioverà? bisogna punire, o capire?
Ecco a cosa servono questi fatti tremendi! E succedono perché l'umanità è ancora molto indietro nel capire queste cose e quindi ha bisogno di rfletterci sopra! Ma possono finire, se solo vengono compresi, con lo stesso meccanismo che dicevo nel mio post precedente.
Chi uccide, fa del male soprattutto a se stesso, non solo perché si rovina la vita, visto che vivrà per sempre con una vita spezzata sulla coscienza, ma anche perché si crea un karma negativo che poi si troverà a dover dissipare nella vita successiva, e quindi molto probabilmente dovrà fare la stessa esperienza, come vittima però!
Anzi, chi uccide e fa del male, si rovina la propria vita per caricarsi della responsabilità di costringere gli altri a riflettere e a farsi quelle domande che aiutano a capire e a crescere!
E lo stesso vale per chi muore e subisce questo male!!
Questa catena di violenza e sofferenza esiste solo per il fatto di essere compresa e superata, e continuerà fin quando l'umanità non avrà capito che l'occhio per occhio, il punire e il censurare non risolvono la situazione.
Non finirà mai se continuiamo a pensarla con una mentalità da medio evo!
SVEGLIA!!
Shin, tu comunque credi in un forma di giustizia che si compierà, in questa vita o in un'altra. Io non posseggo nessuna certezza.
Posso dire che nonostante tutto se mai mi capitasse una tragedia come quella di veder sterminata la mia famiglia, vorrei essere un giorno in grado di perdonare, ma per me stessa, perchè vorrebbe dire che nonostante tutto un giorno, pur senza dimenticare i miei cari, riuscirei a vivere ancora e non solo a sopravvivere.
per quanto io ci provi, non riesco a trovare nessun senso in una vita spezzata, nessuna pietà per l'assassino.
E dato che non credo che una giustizia ci sarà, preferisco cercare di proteggere altri dal male che l'assassino potrebbe arrecare.
Preferisco correre il rischio di una giustizia sbagliata che a volte mette in prigione degli innocenti, piuttosto che lasciare piede libero a un assassino. Credo di aver risposto anche a Marti sulla giustizia.