A 4 mani, un racconto scritto da noi

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angelo7878
view post Posted on 22/5/2007, 14:39




ma... ogni cosa risulta una ferita a lei, non può che essere così visto come si gestisce la vita, visto che è prigioniera di se stessa con l'aggravante di sentirsi sinceramente vittima di altri, di me in particolare.

Ma io sono solo una forma nella sua vita, un accidente della casualità come quando le finii dentro le cosce calde che s'aprivano lente...

In realtà quella sera avevo appuntamento con quella scema di Francesca, s'era fatto tardi e l'aspettavo tra il deluso e il consapevole.

Ero certo che non sarebbe più arrivata dopo un ritardo di un'ora e mezza, erano quasi le 23,15 ed entrò lei nel pub.

Dapprima - quasi uno scherzo ottico - mi sembrò Francesca nella semioscurità del locale.

Poi la vidi meglio a fuoco e capii che non era niente male, una che sprizzava sessualità da ogni poro della pelle, uno sguardo bruciante e di sfida.

Begli occhi neri, capelli scuri lunghi lisci, quasi una cornice per un viso da Maddalena, alta, piena di forme lungo il corpo, movenze di una donna che ama la vita piena non il medio tran tran quotidiano.

Edited by angelo7878 - 3/6/2007, 17:44
 
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Altherea
view post Posted on 29/5/2007, 10:53




"Non merita le mie lacrime, non capisce" immobile, glaciale, mentre la sua anima sembrava farsi a pezzi a questa nuova consapevolezza..

"Non capisce" non ha mai capito che quella sera, la sera del loro primo incontro, ecco in quel momento aveva capito che si era fatto il suo destino, aveva sentito di essere unita a lui in modo profondo, intimo, in uno stato tale da superare qualsiasi forma di tempo e spazio...

Non doveva andare in quel locale, non doveva essere da sola eppure era uscita ed era entrata in quel luogo che non le era minimamente conosciuto, spinta da qualcosa di più forte, una specie di attrazione animale, non si era nemmeno guardata attorno aveva visto lui, voleva lui, solo lui...

Aveva sempre vissuto le sue passioni, i suoi desideri accompagnandoli con amore, sentimento eppure quella sera si era avvicinata a quello sconosciuto, poche parole, pochi gesti e solo quell'istintiva, bruciante passione l'avevano spinta a uscire con lui e a lasciarsi andare, nel buio del parcheggio, contro la sua auto, contro il suo corpo..

Era cominciata così ed ora......
 
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angelo7878
view post Posted on 3/6/2007, 17:01





ora ora ora!

Come un'ossessione quella domanda "e ora?", ripetuta, attuale e vera perché non c'era risposta, qualsiasi risposta sarebbe andata bene, sarebbe stata vera perché si poteva solo riproporla all'infinito quella domanda, non cercava risposte.

Stava lì solo a indicare che attorno c' era il vuoto ormai, che non c'è risposta se non si vuole, se non si costruisce prima della domanda.

Ero ingenuo forse nella mia incompetenza d'amore, non volevo dissolvermi come gelato al sole, avrei voluto che quel fare l'amore nel parcheggio, tra lei e me, aprisse una strada ulteriore che non fosse soltanto quella della sua vulva bagnata, della sua vagina calda, una strada che dicesse d'una esperienza che si faceva carne e sangue, sudore, liquidi umorali, baci di mucose.

Una strada così, ulteriore, che coinvolgesse, mettesse in gioco due esperienze, non avrei voluto che lei sciacquando via il mio sperma che le scolava lento tra le cosce, dopo a casa sua, consentisse a tutto il suo passato di seppellirmi, di seppellirci in una storia sua, solo sua, che non era nostra, che a volerla vivere come nostra avrebbe ucciso sul nascere la nostra storia.

Nulla, nulla, non fu possibile e mi scaraventò contro l'inferno che non era mio come se lo fosse.
 
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Altherea
view post Posted on 5/7/2007, 11:27




Freddo...ecco, sentiva freddo. Un gelo improvviso che le intorpidiva le ossa, come se stare contro di lui le bloccasse il respiro, la mente, ogni sua più piccola cellula fosse congelata in quell'istante... Non era amore, non lo era mai stato, forse passione, forse carnalità, forse un breve sprazzo di umano calore..ma no, non era amore... Nonpoteva essere amore, non poteva amare quell'uomo che l'aveva tradita, che ora la lasciava disperarsi contro il suo petto, senza fare nulla, non era amore per quell'uomo che le spezzava il cuore....

Cuore.... la storia della sua vita, un cuore che non s'arrende, che ama troppo, convinto di poter amare per entrambi..sciocca, illusa, stupida sognatrice, ogni volta ogni volta il suo cuore era pronto, per riempirsi famelico di calore ed ogni volta quel freddo, quel glaciale abbraccio.

Lara si scosta, lo guarda, gli occhi appannati, le mani strette al libro, un ultimo sguardo per poi voltargli le spalle, non una parola, un pensiero, solo freddo, glaciale intenso e niente altro.
 
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18 replies since 14/11/2006, 10:24   1064 views
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