L'arcipelago giapponese si estende molto in lunghezza, ma anche se la parte sud e la parte nord sono lo stesso paese, la cultura, il modo di vivere, l'arte e l'artigianato sono molto diversi. Quello che viene presentato da Toyoshima è il bingata, un tessuto dipinto con una tecnica nata ad Okinawa, la parte più meridionale del Giappone.
Per realizzare il bingata sulla stoffa viene appoggiato un modello di carta, la stoffa viene ricoperta di colla, viene rimosso il modello in carta, gli spazi liberi dal disegno vengono ricoperti da tanti colori e sfumati per dare al colore un effetto complesso, quindi il tessuto viene lavato e asciugato.
Il bingata si diffuse durante il XVI secolo. Questo stile fu influenzato dal teatro nou e dal kabuki e dallo yuzen zome di Kyoto. I nobili di Okinawa, all'epoca ancora regno di Ryukyu, lo utilizzavano per festeggiare eventi gioiosi. Esso veniva usato come abito da cerimonia delle classi privilegiate. La famiglia reale aveva fatto riprodurre un drago e un grande uccello su tessuto giallo, simbolo ancora oggi di prestigio.
In tempi moderni, il bingata è stato utilizzato anche dal popolo. Quando le donne di Okinawa volevano vestirsi bene, usavano questi colori eleganti e brillanti, che davano loro una sensazione di benessere.
Toyoshima Takashi è nato l'11 febbraio 1929. Nel 1952 ha vinto il Premio d'incoraggiamento per l'arte pubblicitaria. L'anno seguente si è laureato in Disegno commerciale all'Accademia di Belle Arti Musashino, dove ha poi lavorato per un paio d'anni. Dopo aver lavorato per Toshiba, decide di fondare la G-Ken Art, che lavora per clienti importanti come Shiseido e Dentsu. Nel 1969 vince il Premio d'arte ACC. Ha tenuto delle personali a Tokyo, Parigi, Los Angeles, Milano e Barcellona.
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www.nipponico.com
