Oscar Wilde, Scrittore, Poeta e Drammaturgo Irlandese

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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 10/12/2007, 09:40




Oscar Wilde



Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.


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Oscar Wilde

(CIT): «Riesco a resistere a tutto, fuorché alle tentazioni.»

Biografia
Oscar Wilde nacque al n. 21 di Westland Row a Dublino il 16 ottobre 1854. il padre Sir William Wilde, era un celebre oculista inglese e fra i suoi illustri pazienti v’era pure il re Oscar I di Svezia, padrino per procura, del giovinetto Wilde. Scrisse libri sull'archeologia e il folklore e fu un filantropo. La madre, Jane Francesca Elgee, aveva fondato un salotto letterario a Dublino impegnandosi a favore dell'emancipazione femminile, dopo essere stata in gioventù un'accesa sostenitrice dell'indipendentismo irlandese e una poetessa di successo.
Oscar Wilde venne educato a casa fino a nove anni, successivamente studiò alla Portora Royal School a Enniskillen (contea di Fermanagh) dal 1864 al 1871. Poi fino al 1874 studiò al Trinity College di Dublino e vinse la Berkeley Gold Medal, il premio più alto della scuola per i suoi studi. Infine studiò al Magdalen College di Oxford fino al 1878, anno in cui si laureò e vinse l'Oxford Newdigate Prize per il poema Ravenna.

Da ragazzo visse l'esperienza del salotto letterario tenuto dalla madre. Frequentò il Magdalen College di Oxford, e si distinse brillantemente nello studio dei classici, iniziando a scrivere poesie. Wilde all'inizio s’avvicinò alla religione cattolica ed all'arte della bellezza secondo i canoni che John Ruskin andava via via pubblicando.

A Oxford Wilde scandalizzò i bigotti professori con il suo atteggiamento irriverente nei confronti della religione, e venne deriso per il suo abbigliamento eccentrico. D'altro canto, però, è proprio là che inizia a svilupparsi il suo istinto "estetico", grazie all'ispirazione e all'influenza del professore, e scrittore, Pater e di Ruskin. In seguito ricorderà, lucidamente, l'esperienza a Oxford, insieme a quella del carcere, come le esperienze che più caratterizzarono e sconvolsero la sua esistenza. Attirarono l'attenzione in modo particolare la sua collezione di piume e i suoi pantaloni alla zuava di velluto. Nel 1878 Wilde ottenne la laurea e nello stesso anno si trasferì a Londra. Divenne presto un esponente dell'Estetismo, il movimento inglese di fine '800 che sosteneva un'arte fine a sé stessa. Lavorò come critico d'arte (1881), tenne conferenze negli Stati Uniti e in Canada (1882), e visse a Parigi (1883). Tra il 1883 e il 1884 tenne delle conferenze in Gran Bretagna. Dalla metà degli anni '80 divenne collaboratore fisso per il Pall Mall Gazette e il Dramatic View.

Ormai adulto decise di trasferirsi a Londra, dove si dedicò ad un'intensa ed affascinante vita mondana, conquistando la società conformista del tempo vittoriano con le sue stravaganze, i suoi eccessi, i suoi scandali.
Nel 1881 pubblicò il volume intitolato Poems (Poesie) che in un anno ebbe cinque edizioni, successo dovuto anche alla curiosità che destava l'autore i cui atteggiamenti sregolati e dissoluti erano criticati, ammirati ed anche presi di mira dalla satira, soprattutto da Sullivan nell'operetta Patience, dove si beffeggiava il movimento estetico.

Nel 1884 Wilde sposò Constance Lloyd (morta nel 1898) e per mantenere la propria famiglia negli anni 1887-1889 pubblicò il Woman's World magazine. Nel 1888 pubblicò Il principe felice e altri racconti, una raccolta di fiabe scritte per i suoi due figli (Cyril e Vyvyan). Il ritratto di Dorian Gray, simbologia estetistica, fu pubblicato nel 1890 e l'anno successivo Oscar Wilde scrisse ulteriori fiabe. Il matrimonio finì nel 1893. Pochi anni prima (1891) Wilde aveva conosciuto Lord Alfred Douglas (Bosie), un aristocratico, poeta non mediocre, che divenne allo stesso tempo il grande amore dello scrittore e la causa della sua rovina.

L'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedere ad essa, aveva detto una volta Wilde.

Altrettanto importante come libro da citare è The Canterville Ghost (Il fantasma di Canterville, 1887) che ha per protagonista una famiglia americana trasferitasi in Inghilterra, dove fa i conti con lo spirito di un uomo malvagio che si aggira per la loro nuova casa; il fantasma vorrebbe a tutti i costi spaventarli, ma non ci riesce.

Wilde divenne celebre nel mondo del teatro negli anni tra il 1892 e il 1895 con una serie di opere di grande successo. Il ventaglio di Lady Windermere (1892) tratta di una divorziata ricattatrice che arriva a sacrificare se stessa per l'amore materno. In Una donna senza importanza (1893) un figlio illegittimo è diviso tra suo padre e sua madre. Un marito ideale (1895) parla di ricatti, corruzione politica ed onore pubblico e privato. L'importanza di chiamarsi Ernesto (1895) è una commedia che vuole essere una satira nei confronti del mondo delle classi alte. Il titolo in Inglese si basa sul gioco di parole fra la parola "Ernest", Ernesto, e l'aggettivo "Earnest" che significa onesto, sincero. Affascinato dall'"Erodiade" di Mallarmé e dalla descrizione di due dipinti di Gustave Moreau, tra il 1891 e il 1892 Wilde scrive (in francese) per Sarah Bernhardt la 'tragedia in un atto' "Salomé", che sarà pubblicata nel'93 a Parigi e nel '94 a Londra, nella traduzione di Alfred Douglas e con le illustrazioni di Aubrey Beardsley. Il testo, che potrà essere rappresentato in pubblico soltanto nel 1935, fungerà da base all'opera omonima di Richard Strauss (1905) e al film omonimo di Carmelo Bene (1972). Restano incompiute le tragedie "A Florentine Tragedy" e "La Sainte Courtisane" pubblicate entrambe nel 1908.

Prima del successo teatrale Wilde produsse diversi saggi, molti dei quali furono scritti in maniera anonima. Chiunque può scrivere un romanzo in tre volumi. Richiede soltanto una completa ignoranza sia della vita che della letteratura, disse una volta.

I suoi maggiori lavori furono i dialoghi The Decay of Lying (1889) e The Critic as Artist (1890). In quest'ultima Wilde fa affermare al suo personaggio che la critica è la parte più alta della creazione, e che il critico non deve essere equo, razionale e sincero, ma deve avere un temperamento squisitamente predisposto alla bellezza. Nel saggio più tradizionale L'anima dell'uomo sotto il socialismo (1891) Wilde esprime le proprie riflessioni politiche, ispirate a un anarchismo idealizzato. Egli respinge l'ideale cristiano del sacrificio di sé necessario per ottenere la felicità.

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Wilde nel 1882

Il processo Wilde
Benché fosse sposato e padre di due bambini, Wilde aveva segretamente (come tutti gli omosessuali dell'epoca, del resto) un'intensa vita omosessuale extraconiugale, che si suppone durasse sin da quando frequentava Oxford. Fino a quando si limitò ad avventure con ragazzi proletari, la società chiuse un occhio, ma la situazione precipitò quando Wilde iniziò una relazione con il figlio di un Lord, Alfred Douglas, detto "Bosie".

Il padre di Alfred (John Sholto Douglas, nono marchese di Queensberry), ovviamente contrario alla storia del figlio, insultò pubblicamente Wilde come sodomita. Wilde, spinto da "Bosie", che voleva vendicarsi del padre, lo querelò per diffamazione, ma gli avvocati del marchese riuscirono rapidamente a rovesciare la situazione, chiamando a testimoniare prostituti con cui Wilde aveva avuto rapporti sessuali. Lo scrittore divenne così, da querelante, imputato di gross indecency ("grave immoralità", termine usato per indicare l'omosessualità, che era illegale). Il processo si concluse con la condanna di Wilde a due anni di lavori forzati, la bancarotta, e la rovina definitiva della sua carriera.

Durante il processo fu letta una poesia di Alfred Douglas, intitolata "Two Loves", "Due amori", che si conclude con il celebre verso in cui l'"Altro Amore" dichiara: Io sono l'Amore che non osa dire il suo nome. A Wilde fu rinfacciato di aver appoggiato "The chamaleon", la rivista che aveva pubblicato "Two Loves".

Wilde si difese affermando che: l'Amore, che non osa dire il suo nome in questo secolo, è il grande affetto di un uomo anziano nei confronti di un giovane, lo stesso che esisteva tra Davide e Gionata, e che Platone mise alla base stessa della sua filosofia, lo stesso che si può trovare nei sonetti di Michelangelo e di Shakespeare... Non c'è nulla di innaturale in ciò.

Il Giudice Wills pronunciando la sentenza (il massimo della pena prevista dalla legge), per nulla impressionato da tale difesa dell'amore omosessuale, affermò però che le persone che fanno cose di questo genere devono essere immuni da ogni senso della vergogna, e non si può produrre alcun cambiamento su di loro.

In carcere lo scrittore decise di scrivere a Bosie una lettera di vero e proprio sfogo, il celebre De profundis che a "Bosie" non fu mai data.

Wilde fu portato prima alla prigione di Wandsworth, a Londra, e poi al Reading Gaol (il carcere di Reading). Quando alla fine, dopo 19 mesi di detenzione, gli fu consentito di avere carta e penna, Wilde era ormai diventato incline a opinioni opposte riguardo alle possibilità dell'uomo di raggiungere la perfezione.

Fu in questo periodo che egli scrisse il citato De Profundis (1900). In esso confessò: Tutto nella mia tragedia è stato orribile, mediocre, repellente, senza stile. Il nostro stesso abito ci rende grotteschi. Noi siamo i pagliacci del dolore. Siamo i clown dal cuore spezzato. (De Profundis).

Successivamente Wilde scrisse anche La ballata del carcere di Reading, che esprimeva la sua preoccupazione per le disumane condizioni di prigionia. Anche in quest'opera, Wilde, fa sfoggio involontario di buon gusto "lamentando", e dando voce, non ai propri patimenti carcerari, ma alla preoccupazione per i figli dei prigionieri, costretti a subire tanto passivamente quanto fisicamente, la loro stessa prigionia. Allora infatti, quando veniva incarcerata una donna, di riflesso, i suoi bambini venivano incarcerati con essa. L'opera, considerata una delle migliori di Wilde, ebbe un enorme successo, ma i proventi furono assorbiti in gran parte dai debiti derivanti dal fallimento, e giovarono poco a Wilde.

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Oscar Wilde e Lord Alfred Douglas al tempo della loro relazione

La fine
Wilde non riuscì mai più a riprendersi dalle conseguenze dello scandalo e dell'arresto, dopo i quali era diventato un paria, rifiutato da gran parte della "buona società" che lo aveva fin lì vezzeggiato.

Dopo il rilascio avvenuto nel 1897 Wilde visse con il nome di Sebastian Melmoth a Berneval, vicino a Dieppe, poi a Parigi. Un tentativo di vivere assieme a Douglas, prima a Napoli, poi nel piccolo hotel "Vittoria "della "trasgressiva" Taormina se non altro in modo finalmente aperto, fu stroncato dalle famiglie di entrambi, con l'efficace minaccia di cessare l'erogazione del piccolo sussidio di cui i due (privi di altre rendite) vivevano. Fu allora aiutato economicamente dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan che anche ottenne per lui un vitalizio governativo di 70 sterline che Wilde non riuscì a godersi.

Sul letto di morte Wilde si convertì al Cattolicesimo, prendendo una decisione che aveva rimandato a lungo. Morì di meningite il 30 novembre 1900, povero, con problemi di salute derivati dall'abuso di alcol, in un hotel economico di Parigi, "L'Hotel" in Rue des Beaux-Arts 13, all'età di 46 anni.

Le sue spoglie riposano al cimitero di Père Lachaise, dopo essere state qui traslate dal cimitero di Bagneaux. Nel cimitero di Bagneaux, sulla sua tomba, gli amici avevano fatto costruire un monumento modesto su cui avevano fatto incidere la frase (tratta dal libro di Giobbe) "nulla osavano aggiungere alle mie parole, e su di loro stillava goccia a goccia il mio discorso". Nonostante tutto gli erano rimasti fedeli anche negli ultimi, difficilissimi, anni. Nel cimitero di Père Lachaise, invece, riposa sotto un imponente monumento costruitogli da Jacob Epstein raffigurante una sfinge. Negli anni numerose estimatrici di Oscar Wilde si sono succedute dinnanzi a questo monumento lasciandovi, come traccia del loro passaggio, impronte di baci.


Wilde disse una volta ad André Gide:
(CIT): « Volete sapere qual è stato il grande dramma della mia vita? È che ho messo il mio genio nella mia vita; tutto quello che ho messo nelle mie opere è il mio talento. »

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La tomba di Oscar Wilde, scolpita da Jacob Epstein

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Particolare dei "baci" impressi sulla tomba di Wilde

Opere:

Poesia
Ravenna (1878)
Poemi (Poems) (1881)
La sfinge (The Sphinx) (1894)
La ballata del carcere di Reading (The Ballad of Reading Gaol) (1898)

Opere teatrali
Vera o i nichilisti (Vera, Or the Nihilists) (1880)
La duchessa di Padova (The Duchess of Padua) (1883)
Salomè (in francese) (1893, prima rappresentazione a Parigi nel 1896)
Il ventaglio di Lady Windermere (Lady Windermere's Fan) (1892)
Una donna senza importanza (A Woman of No Importance) (1893)
Un marito ideale(An Ideal Husband) (1895) -
L'importanza di chiamarsi Ernesto (The Importance of Being Earnest) (1895)
La santa cortigiana (La Sainte Courtisane) e Una tragedia fiorentina (A Florentine Tragedy). Opere incomplete; prima pubblicazione, nel 1908, in Collected Works (editore Methuen).

Prosa
Il fantasma di Canterville (The Canterville Ghost) (1887)
Il principe felice e altri racconti(The Happy Prince and Other Stories) (1888)
Il delitto di Lord Arturo Savile e altri racconti (Lord Arthur Savile's Crime and Other Stories) (1891)
Intenzioni (Intentions) (1891)
Il ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray) (1891)
La casa dei melograni (A House of Pomegranates) (1891)
Poesie in Prosa (Poems in Prose) (1894)
L' anima dell'uomo sotto il socialismo (The Soul of Man under Socialism) - prima pubblicazione sulla rivista Pall Mall Gazette (1891); prima edizione libraria (1904)
De profundis (1905)
Le lettere di Oscar Wilde (The Letters of Oscar Wilde) - Pubblicata nel 2000 sulla base di un testo scoperto nel 1960
Teleny (Teleny or The Reverse of the Medal) (Parigi, 1893) - l'attribuzione a Wilde è incerta

 
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