Ferrari , Story

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†MurderouS_AngeL†
icon11  view post Posted on 4/3/2008, 21:59




Ferrari



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Tipologia: Società per azioni
Fondazione: 1947 a Modena
Sede legale: Modena
Gruppo: Fiat
Persone chiave: Luca Cordero di Montezemolo (presidente)
Jean Todt (amministratore delegato)
Settore: Autoveicoli
Prodotti: Enzo, 599GTB Fiorano, F430, 612 Scaglietti, FXX
Fatturato: 1.5 miliardi di € (2005)
Sito web: www.ferrariworld.com

La Ferrari è una casa produttrice italiana di automobili da corsa e di vetture sportive d'alta fascia. Il simbolo (il "cavallino rampante") è quello dell'aviatore romagnolo della Prima Guerra Mondiale Francesco Baracca (1888-1918), che fu ceduto personalmente dalla madre a Enzo Ferrari come portafortuna.

La sua nascita è spesso fatta coincidere - anche se a rigore sarebbe errato - con la fondazione da parte di Enzo Ferrari della Scuderia Ferrari nel 1929 a Modena. L'imprecisione in questa affermazione risiede nel fatto che, inizialmente, la Scuderia Ferrari non produceva automobili, ma sponsorizzava i piloti e realizzava le vetture per le corse utilizzando automobili di marca Alfa Romeo.

Per essere più rigorosi, l'azienda nasce ufficialmente il 1 settembre 1939 con il nome di Auto Avio Costruzioni; i suoi primi incarichi sono la costruzione di rettificatrici e di parti per velivoli. La prima vettura costruita è la Auto Avio 815, nel 1940, mentre solamente nel 1947 nasce il modello "125 S", la prima automobile che porti sul cofano il nome Ferrari. Nel 1957 assume ufficialmente la denominazione Auto Costruzioni Ferrari, per diventare SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse) SpA il 26 maggio 1960 e Ferrari SpA nel 1965.

Nel 1975 la Ferrari S.p.A. entra a far parte del gruppo Fiat. Nel 1988, alla scomparsa di Enzo Ferrari, il pacchetto azionario passa per il 90% alla FIAT, mentre la parte restante appartiene al figlio Piero Lardi Ferrari, che rimane anche all'interno del team aziendale come vice presidente. Nel 2006 il 5% di azioni è stato acquisito da una società finanziaria degli Emirati Arabi Uniti che sta promovendo la costruzione del primo parco a tema del cavallino rampante negli Emirati Arabi Uniti. Luca Cordero di Montezemolo, attuale presidente di Confindustria, è il Presidente e del gruppo Ferrari e del gruppo Fiat; la sede dell'azienda è attualmente a Maranello, sempre in provincia di Modena.

Nell'anno fiscale 2005 la Ferrari ha venduto 5409 vetture (+8,7% dall'anno precedente) per un fatturato di 1,5 miliardi di euro. Quando iniziò l'attività della Scuderia Ferrari nel 1929, il suo fondatore - Ferrari, appunto - non intendeva produrre autovetture: si dedicò piuttosto a sponsorizzare i guidatori amatoriali della sua città, Modena. Preparò e portò in gara con successo numerose vetture Alfa Romeo fino al 1938, quando fu ufficialmente ingaggiato dalla stessa Alfa come direttore del proprio reparto corse.

Storia

Dal 1937 al 1961
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Ferrari 360 GTC

Dopo la liquidazione della Scuderia Ferrari (30 dicembre 1937) e la nomina a direttore sportivo dell'Alfa Corse, Enzo Ferrari ebbe forti divergenze di opinioni coi vertici della casa milanese, tanto da abbandonarla nel corso del 1939. Dal momento che per contratto gli era vietato di partecipare a delle gare automobilistiche per alcuni anni, egli fondò il 1° settembre 1939 una ditta denominata Auto Avio Costruzioni, che produceva macchinari ed accessori per l'aviazione. Ma già l'anno successivo Ferrari produsse un'automobile da corsa, la AUTO AVIO Tipo 815 nel periodo nel quale non poteva gareggiare né produrre automobili riportanti il suo nome.

Ferrari 360 GTCQuesta è la prima vera Ferrari, che tuttavia, a causa della seconda guerra mondiale ebbe scarsamente modo di gareggiare. Nel 1943 la fabbrica della Ferrari si trasferì da Modena a Maranello, dove si trova tuttora. La fabbrica fu bombardata nel 1944 e ricostruita nel 1946 con l'aggiunta di una linea di produzione per le autovetture sportive non da corsa.

"Scuderia Ferrari" ha letteralmente il significato di stalla per i cavalli dal momento che l'emblema è il cavallino rampante; l'intera squadra viene frequentemente denominata "Team Ferrari". La prima vettura da strada prodotta da Ferrari nel 1947 fu il modello 125 Sport, con motore V12 da 1,5 litri; Enzo con riluttanza dovette costruire e vendere le sue automobili per finanziare la Scuderia. Mentre le sue belle e velocissime automobili guadagnavano rapidamente l'eccellente reputazione, Enzo mantenne sempre una certa avversione per i propri clienti, forse perché avvertiva che molti di loro acquistavano le sue macchine solo per una questione di prestigio e non per sfruttarne a fondo le prestazioni.


La crisi del 1961


La forte personalità di Enzo Ferrari aiutò spesso la sua società; tuttavia, nel corso della storia della Ferrari, causò qualche tensione interna. L'apice di questi dissidi ci fu nel novembre 1961, quando il responsabile vendite della società, Girolamo Gardini, si irritò per il coinvolgimento della moglie di Enzo, Laura, all'interno degli affari della Ferrari. I due litigarono spesso, ma la loro discussione divenne una crisi quando Gardini minacciò di lasciare la compagnia, qualora le tensioni fossero continuate.

Enzo mantenne una dura linea di comportamento. Gardini venne licenziato, come il manager della Scuderia Ferrari, Romolo Tavoni, il capo-ingegnere Carlo Chiti, il capo-ingegnere per lo sviluppo tecnologico, Giotto Bizzarrini, e numerosi altri lavoratori. Tutti questi personaggi furono per l'azienda una terribile perdita, che mise a rischio la sopravvivenza dell'azienda. In effetti, quelli che erano stati licenziati fondarono immediatamente una nuova compagnia, l'ATS (sigla per "Automobili Turismo e Sport"), per competere direttamente con la Ferrari sia per le automobili da strada che per quelle da competizione.


La 250 GTO

Questo "grande sciopero" portò delle grandi difficoltà per la Ferrari. La compagnia stava sviluppando un modello 250 per difendere il suo onore contro la Jaguar E-Type. Lo sviluppo di quest'automobile, la 250 GTO, rese evidenti alcune difficoltà derivanti dalla perdita dei tecnici specializzati.

In questa situazione, furono importantissimi due personaggi: un giovane ingegnere, Mauro Forghieri, e un veterano delle corse automobilistiche, Sergio Scaglietti. Forghieri progettò il motore della GTO, Scaglietti il corpo della vettura. Durante il Gran Premio di Sebring, Florida, Phil Hill, alla guida della Ferrari 250 GTO, si piazzò al primo posto. La vettura continuò a vincere nel 1962, spazzando via la concorrenza della Jaguar e divenendo una delle più famose auto da corsa della storia, portando alla società enormi guadagni, rispetto alla precedente decade. Negli anni successivi, grazie al talento ingegneristico di Forghieri, la Ferrari produsse altri due modelli leggendari, la 275 GTB e la Daytona.


Dal 1963 al 1968

In questi anni entrò a far parte della sfera delle case automobilistiche la Porsche. Questa iscrisse 3 nuove auto da corsa nelle competizioni, nel 1968 (come la Porsche 908), mentre la Ferrari correva con la 312P solo in poche occasioni, nel 1969. Nel marzo di quell'anno, la presentazione della Porsche 917, costruita in una serie composta da 25 esemplari, sorprese anche la Ferrari, che rispose, sul finire dello stesso anno, con la produzione di 25 Ferrari 512S, finanziata da introiti dovuti ad un accordo con la FIAT.

Il 1970 vede leggendarie battaglie tra i due team, con l'iscrizione di numerose vetture per entrambe le case automobilistiche; la Porsche vinse tutte le gare, eccetto la 12 ore di Sebring, dove prevalsero Ignazio Giunti, Nino Vaccarella e Mario Andretti sulla Ferrari 512S. Nel 1971, per preparare la nuova Ferrari 312PB per la stagione del 1972, dove erano ammesse solo auto di classe 3 litri, decise di rinunciare alla Ferrari 512S.

Dal 1972 al 1988

La Ferrari 312PB dominò il Campionato del Mondo delle auto sportive nel 1972 contro i rivali della Alfa Romeo, mentre la Porsche non prese parte al campionato in seguito al cambiamento di alcune regole, mentre la Matra gareggiava solo nella 24 ore di Le Mans, vincendovi.

Nel 1973, il team Matra gareggiò nell'intero campionato mondiale, vincendo 5 gare, prevalendo sulla Ferrari che aveva collezionato solo due vittorie; l'Alfa Romeo non gareggiò in quell'anno.

Quando Enzo morì nel 1988, Ferrari divenne un mito. Il valore delle auto usate crebbe enormemente, così come la vendita dei nuovi modelli.

Oggi


Nel 2004, FIAT possedeva il 56% di Ferrari, Mediobanca il 15%, Commerzbank il 10%, Lehman Brothers il 7%, mentre il figlio di Enzo, Piero Ferrari il 10%.


Le vetture

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Ferrari 550 Maranello GTC

Le autovetture Ferrari, notevoli per lo stile raffinato, opera di illustri progettisti e designer, quali Pininfarina e Giugiaro, sono da molto tempo oggetto del desiderio per ricchi e giovani di tutto il mondo, particolarmente negli Stati Uniti, dove il marchio ha riscosso particolarmente successo, ma anche nei nuovi mercati dell'Est e dell'Oriente. Altri designer e case che hanno lavorato per Ferrari durante gli anni comprendono Scaglietti, Bertone e Vignale.

I motori impiegati nelle autovetture Ferrari sono prevalentemente dei piccoli V8 e V12, che fino all'introduzione negli anni ottanta dell'iniezione elettronica diretta, erano abbastanza capricciosi e instabili. Una certa reputazione di inaffidabilità e tecnica veniva comunque descritta come "carattere" dagli appassionati e dagli entusiasti.

La Corsa

[IMG]://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9d/Schumacher_%28Ferrari%29_in_practice_at_USGP_2005.jpg/250px-Schumacher_%28Ferrari%29_in_practice_at_USGP_2005.jpg[/IMG]
Ferrari di Formula 1 nel 2005

La vera passione di Enzo Ferrari, nonostante gli ottimi affari derivanti dalla vendita di autovetture, è stata sempre la corsa. La sua Scuderia era iniziata come uno sponsor indipendente per piloti di varie macchine, ma divenne presto parte del team corse dell'Alfa Romeo. Dopo l'uscita di Enzo Ferrari dall'Alfa, egli iniziò a progettare e produrre vetture per proprio conto; il team Ferrari apparve per la prima volta sulla scena di gran premi europei dopo la fine della seconda guerra mondiale.

La prima monoposto costruita dalla Ferrari, la "125", debutta al Gran Premio d'Italia il 5 settembre 1948 a Torino, pilotata dal francese Raymond Sommer che si qualifica terzo alle spalle di Wimille (Alfa Romeo) e Villoresi (Maserati).

La Scuderia aderì al Campionato del mondo di Formula 1 nel primo anno della sua esistenza, il 1950. Fece il suo debutto al Gran Premio di Monaco. José Froilan González diede al team la sua prima vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1951. Alberto Ascari ottenne per la Ferrari il primo titolo di Campione del mondo l'anno successivo.

La Ferrari è, ad oggi, l'unico team ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato del Mondo di Formula 1 e, soprattutto, quello con il maggior numero di successi: vanta il record di 15 titoli di Campione del mondo piloti (conseguiti nel 1952, 1953, 1956, 1958, 1961, 1964, 1975, 1977, 1979, e dal 2000 al 2004, e nel 2007), il record di 15 titoli di Campione del mondo costruttori (1961, 1964, 1975, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983, dal 1999 al 2004 e 2007) ed il record di 201 vittorie in un Gran Premio (aggiornato al 21 ottobre 2007).

Tra i piloti famosi che hanno corso per la "Rossa": Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari, Phil Hill, Mike Hawthorn, John Surtees, Niki Lauda, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Alain Prost, Nigel Mansell, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen.

Il 14 gennaio 2007 la Ferrari ha presentato la F2007, la sua 53° monoposto, la prima dopo l'era Schumacher. Il 18 marzo a Melbourne, con Kimi Raikkonen, la Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2007 con una vittoria. Il 21 ottobre a San Paolo la Ferrari si è aggiudicata il suo 15° titolo mondiale piloti con Kimi Raikkonen. Particolare significato ha assunto la vittoria, arrivata in una stagione caratterizzata dallo scandalo Spystory, poichè alla vigilia la situazione in classifica vedeva i 2 piloti McLaren, Hamilton ed Alonso, precedere il finlandese rispettivamente di 7 e 3 punti. Ma grazie a una doppietta Raikkonen-Massa, e ai problemi accusati da Hamilton durante la corsa, che lo relegarono nelle retrovie, Raikkonen scavalcò i rivali della scuderia anglo-tedesca in classifica, vincendo il titolo con un punto di vantaggio su Hamilton e Alonso. La Ferrari aveva già vinto anche il titolo costruttori, arrivato in Belgio dopo la cancellazione dei punti della McLaren nel campionato marche per la vicenda di spionaggio ai danni della scuderia di Maranello.

Nel 1986 Enzo Ferrari ordinò anche la costruzione di un autovettura per la partecipazione al campionato di Formula Indy e alla 500 miglia di Indianapolis, in risposta alla FOM, che non accettava alcune richieste di Ferrari per il nuovo Patto della Concordia. Di fronte alla minaccia di vedere la scuderia abbandonare la Formula 1, palesatasi quando apparirono le prime foto della monoposto realizzata per le gare americane, Bernie Ecclestone accettò le richieste di Ferrari, così la vettura non venne mai utilizzata in gara.


Il "Cavallino Rampante"

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Francesco Baracca

Il logo Ferrari, famoso in tutto il mondo, è il cavallino rampante su fondo giallo, con in basso le lettere S F per Scuderia Ferrari, con tre strisce, una verde, una bianca e una rossa, colori nazionali italiani, in alto. Questo è il logo che viene applicato su tutte le auto da competizione direttamente supportate dalla scuderia.

Il cavallino rampante era originariamente l'emblema personale del Maggiore Francesco Baracca, che l'asso della 1ª Guerra Mondiale faceva dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli. Sul colore esatto del cavallino di Baracca esiste un piccolo mistero. Sembra infatti accertato che il colore originario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2° Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" di cui l'asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso colore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi compagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca.

Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse una corsa all'autodromo di Savio, vicino a Ravenna, e in quell'occasione incontrò la contessa Paolina, madre di Baracca. La contessa propose a Ferrari di utilizzare il cavallino sulle sue macchine, sostenendo che avrebbe portato fortuna; tuttavia la prima corsa nella quale l'Alfa permise di utilizzare il cavallino sulle macchine della Scuderia fu la 24 ore di Spa del 1932. La Ferrari vinse.

Non ha mai trovato fondamento, invece, la teoria secondo cui il simbolo fosse stato ispirato da un aereo tedesco che Francesco Baracca aveva abbattuto durante la Prima Guerra Mondiale. Su questo aereo era dipinto, infatti, il simbolo della città di Stoccarda: una cavalla rampante, che è anche lo stemma della famosa Porsche che ha sede nella città tedesca. L'aviatore italiano, recatosi sul luogo dove era precipitato il velivolo nemico, avrebbe visto tale simbolo e gli piacque tanto da decidere di disegnarlo sulla carlinga del proprio aereo. Se questa speculazione fosse corretta, lo stemma della Ferrari sarebbe lo stesso della Porsche.

Ferrari utilizzò un cavallino rampante ampiamente modificato rispetto al disegno originario (soprattutto nella coda, che nel cavallino di Baracca puntava verso il basso), aggiungendo un fondo giallo canarino, che era il colore della sua città natale, Modena.

Il cavallino rampante non è stato utilizzato unicamente dal marchio Ferrari: Fabio Taglioni lo usò sulle sue motociclette Ducati.

Il cavallino rampante è un marchio registrato della Ferrari.


Rosso Corsa

Fin dagli anni venti, le automobili da corsa italiane erano verniciate di rosso. Questo è il consueto colore per le vetture italiane, che gareggiano in campionati automobilistici, in base ad un provvedimento, preso durante le due guerre mondiali, dall'associazione che in seguito verrà chiamata FIA. La tonalità del rosso è gradualmente passata dal rosso scuro (famoso come rosso Alfa) ad una notevolmente più accesa nota come rosso corsa. In questo schema, le auto francesi come la Bugatti sono blu, le tedesche come la BMW e la Porsche bianche, le inglesi Lotus Cars e Jaguar verdi eccetera. Tale colorazione è rimasta immutata per le Ferrari di serie mentre, per quelle di formula uno, dopo l'acquisizione Fiat ci sono state variazioni di tonalità. Di anno in anno, più chiare o più scure assecondando gli interessi degli sponsor.


Curiosità

La struttura della sede modenese della Ferrari è rimasta pressochè immutata negli anni salvo qualche ritocco per eliminare i segni del tempo: tutto ciò per tradizione e per ricordare il fondatore Enzo Ferrari. Si racconta che il sottosuolo della piazzola adiacente all'entrata sia "rinforzata" da automobili del Cavallino che non avevano avuto molto successo in tema di prestazioni e vittorie nelle competizioni automobilistiche. Enzo Ferrari era solito dire: "un auto della Rossa che non vince, non merita di essere ricordata; poiché non sarebbe una vera Ferrari"; per questo motivo, ordinava ai suoi tecnici di "affettare" questi modelli ed impiegarli in questo modo originale.


Elenco dei modelli

Modelli stradali
F430 Spider Biofuel[1]

Attuali

8 cilindri:

F430
F430 Spider
F430 Scuderia

12 cilindri:

612 Scaglietti
599 GTB Fiorano
FXX
Ferrari 612 Scaglietti 60° Anniversario

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Ferrari F430

Precedenti fino al 1964

125 S (1947)
166 Inter (1948)
166 MM (1948)
166 F2 (1948)
166 S (1948)
195 S (1950)
340 America (1951)
212 Export (1951)
195 Inter (1951)
212 Inter (1951)
342 America (1951)
250 S (1952)
250 MM (1952)
225 S (1952)
340 Mexico - Mexico Spider (1952)
340 MM (1953)
735 S (1953)
625 TF (1953)
250 Europa (1953)
500 Mondial (1953)
375 MM (1953)
375 America (1953)
375 Plus (1954)
250 GT - GT Spider (1954)
750 Monza - 250 Monza (1954)
735 LM (1955)
410 S (1955)
625 LM (1956)
290 MM (1956)
410 SA (Superamerica) (1956)
860 Monza (1956)
400 Testa Rossa (1956)
Ferrari 250 GT Berlinetta Scaglietti Tour de France (1957)
Dino 156 F2 (1957)
335S (1957)
315S (1957)
250 GT California (1957)
412 MI (1958)
250 Testa Rossa (1958)
Dino 196 S - Dino 246 S (1959)
250 GT Berlinetta (Passo corto) (1959)
250 GT Cabriolet (1959)
400 SA (Superamerica) (1960)
250 GT 2+2 (1960)
246 SP (1961)
250 GTO (1962)
196 SP (1962)
268 SP (1962)
250 GT Berlinetta Lusso (1962)
250 P (1963)
330 LM (1963)
330 GT 2+2 (1964)
275P - 330P
500 Superfast
250 LM (1965)
206 P
275 P2
330 P2
365 P
Dino 166 P
365 California
206 S
365 P Special
330 GTC-GTS
Dino 166 F2
365 GTC-GTS
365 GTB4-GTS4
246 Tasmania
212 E
312 P
365 GT4 2+2
Dino 308 GT4
308 GTB
208 GT4
400 Automatic - GT
512 Berlinetta Boxer
308 GTS
208 GTB-GTS
512 BBi
208 GTB-GTS Turbo
308 GTB-GTS Quattrovalvole
Mondial Cabriolet

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Ferrari 250LM

precedenti (dal 1964 al 2004)

Dino 206
Dino 246
Dino 208 GT4
Dino 308 GT4
308 GT4
208 GTB/GTS
308 GTB/GTS
328 GTB/GTS
208 Turbo GTB/GTS
GTB/GTS Turbo Intercooler
275 GTB/GTS/GTB4
365 GTC4
365 GT4 BB
512 BB
365 GT 2+2
365 GT4 2+2
400
400i
412
365 GTB4/GTS4 Daytona
330 GT 2+2
330 GTC/GTS
Mondial
Testarossa
288 GTO
F40
348 TB/TS
512 TR (1991)
456 GT - GTA (1992-1998)
F355 (1994)
F512M (1994)
F50 (1995)
550 Maranello (1996)
456M GT/GTA (1998)
550 Barchetta (2000)
575 Maranello (2002)
575 Superamerica (2004)
Ferrari Enzo (2002)
360 Modena(1999)
360 Spider(2000)
360 Challenge Stradale(2002)
Ferrari P4/5(2004)
Ferrari 612 Scaglietti(2004)

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Ferrari 612 Scaglietti

Modelli da competizione

Monoposto di Formula 1

Ferrari 125 F1 - 1950
Ferrari 166 F2-50 - 1950
Ferrari 275 F1 - 1950
Ferrari 340 F1 - 1950
Ferrari 375 F1 - 1950-51
Ferrari 212 F1 - 1951-52
Ferrari 500 F2 - 1951-52-53
Ferrari 375 Indy - 1952 P
Ferrari 166 C - 1953P
Ferrari 553 F1 - 1953-54
Ferrari 625 F1 - 1954-55
Ferrari 555 F1 - 1955-56 P (nel 1956)
Ferrari D50 - 1955-56-57
Ferrari 801 F1 - 1957
Ferrari 246 F1 - 1958 P
Ferrari 256 F1 - 1959
Ferrari 246 P - 1960
Ferrari 156 P - 1960
Ferrari 156 F1 - 1961-62 P(nel 1961)
Ferrari 156 F1-63 - 1963-64
Ferrari 158 F1 - 1964-65 P(nel 1964)
Ferrari 512 F1 - 1965-66
Ferrari 246 F1-66 - 1966
Ferrari 312 F1 - 1966-67-68-69
Ferrari 312 B - 1970-71-72
Ferrari 312 B2 - 1971-72-73
Ferrari 312 B3 - 1973
Ferrari 312 B3-74 - 1974-75
Ferrari 312 T - 1975-76 PM (nel 1975)
Ferrari 312 T2 - 1976-77-78 PM (M nel 1976, PM nel 1977)
Ferrari 312 T3 - 1978-79 PM (nel 1979)
Ferrari 312 T4 - 1979 PM
Ferrari 312 T5 - 1980
Ferrari 126 CK - 1981
Ferrari 126 C2 - 1982 M
Ferrari 126 C2B - 1983 M
Ferrari 126 C3 - 1983 M
Ferrari 126 C4 - 1984
Ferrari 156-85 - 1985
Ferrari F1-86 - 1986
Ferrari F1-87 - 1987
Ferrari F1-87/88C - 1988
Ferrari 640 F1 (F1-89) - 1989
Ferrari 641 F1 (F1-90) - 1990
Ferrari 641/2 F1 (F1-90) - 1990
Ferrari 642 F1 (F1-91) - 1991
Ferrari 643 F1 (F1-91) - 1991
Ferrari F92 A - 1992
Ferrari F92 AT - 1992
Ferrari F93 A - 1993
Ferrari 412 T1 - 1994
Ferrari 412 T1/B - 1994
Ferrari 412 T2 - 1995
Ferrari F310 - 1996
Ferrari F310B - 1997
Ferrari F300 - 1998
Ferrari F399 - 1999 M
Ferrari F2000 - 2000 PM
Ferrari F2001 - 2001 PM
Ferrari F2002 - 2002 PM
Ferrari F2003GA - 2003 PM
Ferrari F2004 - 2004 PM
Ferrari F2004M - 2005
Ferrari F2005 - 2005
Ferrari 248 F1 - 2006
Ferrari F2007 - 2007 PM
Ferrari F2008 - 2008

Stradali attuali

430 GT2
430 GT3
430 Challenge
430 Scuderia
550 Maranello
575 GTC

Stradali precedenti

330 P3 (1966)
330 P4 (1967)
512 S (1969-70)
312 P (1969-70)
612 Can-Am (1970)
512 M (1971)
312 PB (1971-72)
712 Can-Am (1972)
512 BB LM (1978-1984)
F40 LM (1992-1996)
F50 GT (1996)
333 SP (1994-2001)
550 Millennio (2000-2001)
550 GTO/GTS (2000-2001)
360 GT
360 GTC

___________________________________

Fonte: Wikipedia
 
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guidopatek
view post Posted on 8/4/2008, 08:59




interessante ... ma questa è solo una piccola parte ... quella strettamente "ufficiale" ... ;)
 
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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 12/4/2008, 07:39




CITAZIONE (guidopatek @ 8/4/2008, 09:59)
interessante ... ma questa è solo una piccola parte ... quella strettamente "ufficiale" ... ;)

molto probabilmente è come dici tu. Se hai delle altre informazioni le possiamo unire e dare un quadro generale più completo!!
 
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guidopatek
view post Posted on 12/4/2008, 12:45




beh .. giusto a titolo di esempio ...

La crisi del 1961

"La forte personalità di Enzo Ferrari aiutò spesso la sua società;
tuttavia, nel corso della storia della Ferrari, causò qualche tensione interna.
L'apice di questi dissidi ci fu nel novembre 1961, quando il responsabile vendite della società, Girolamo Gardini, si irritò per il coinvolgimento della moglie di Enzo, Laura, all'interno degli affari della Ferrari.
I due litigarono spesso, ma la loro discussione divenne una crisi quando Gardini minacciò di lasciare la compagnia, qualora le tensioni fossero continuate."

La versione che mi è stata raccontata ( da uno dei partecipanti ) riguarda più il "lato commerciale" della società.

Infatti Ferrari vendeva di malavoglia i suoi "gioielli", mentre altri ( in primis il citato Girolamo Gardini ), vedeva le difficoltà in cui si dibatteva l'azienda, e le imputava alle corse ...
secondo il suo pensiero, la partecipazione alle corse doveva essere limitata e vista "solo" come traino per vendere decine o centinaia di vetture, ed i guadagni realizzati avrebbero permesso di potenziare notevolmente l'attività.

Dalla sua parte, aveva i responsabili dei vari reparti e trovo' anche un ricco "sponsor": il Conte Volpi di Misurata, già padrone della SSS Scuderia Serenissima Repubblica di Venezia, ed altri disposti ad investire nel progetto.

Era una vera e propria scalata ... che Enzo Ferrari vide come un tentativo di esautorarlo.

I due gruppi si affrontarono in quella che venne definita "la notte dei lunghi coltelli".

Enzo Ferrari non volle sentire ragioni ed accusò tutti di tradimento e licenziò "i capi degli ammutinati", Girolamo Gardini, Romolo Tavoni, Carlo Chiti, Giotto Bizzarrini ed altri quattro tecnici ...

ma "ufficialmente" nessuno lo ammetterà mai :D

Edited by guidopatek - 20/4/2008, 12:11
 
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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 12/4/2008, 17:09




grazie Guido per le tue rivelazioni è piacevole riuscire a scoprire tante altre cose..
 
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guidopatek
view post Posted on 20/4/2008, 12:09




Sempre parlando dell' "uomo" Enzo Ferrari, ... preferisco stendere un velo pietoso su molti episodi, perchè lo scopo non è certo quello di offuscare un mito ... e non vorrei finire "off topic" :P

anche perchè sono episodi che attengono alla "vita dell'uomo" e non c'entrano nulla con la bellezza ed il successo delle automobili che tutto il mondo ci invidia :D

Parlavamo della sua forte personalità ... ( eufemismo impiegato per non definirlo "un gran testa di c ... " :lol: ) e della sua "certa avversione per i propri clienti" ... ( già questa frase è un ben triste epitaffio per un uomo !! ) ..

Sul finire del 1962 ha luogo un incontro ( :lol: ) con un altro uomo che si era fatto da sè, tale Ferruccio Lamborghini ...

a Cento (FE) subito dopo la fine della guerra, era nata la "Lamborghini Trattori", che all'inizio trasformava veicoli militari per renderli adatti ai lavori nei campi ma, via via, aveva iniziato a produrre i suoi primi trattori e nell'arco di pochi anni era diventata una delle più importanti aziende italiane di macchine agricole.

Ferruccio Lamborghini si era recato a Maranello e. dopo una certa anticamera ( !! ), aveva ottenuto di incontrare "the Drake" ( il soprannome di Enzo Ferrari ) :

oltre a lamentarsi del funzionamento della frizione sulla sua Ferrari appena acquistata, pare avesse l'ardire e la pretesa di dare consigli su come migliorarlo !!!!

La risposta di Enzo Ferrari fu semplicemente: "Tu pensa a costruire trattori e a me lascia costruire le migliori macchine sportive del mondo."



Ma anche Ferruccio Lamborghini aveva il suo bel caratterino ... e decise che questa era una sfida a cui rispondere con i fatti.

Nel 1963 nasce la Automobili Ferruccio Lamborghini SpA.
Con un blitz a suon di milioni di lire (d'allora) reclutò 18 tecnici della Ferrari a cui diede l'incarico di progettare un'automobile "con le palle di un toro".

Affidò a Paolo Rambaldi la creazione del nuovo logo, affermando che "se Ferrari ha voluto il cavallino, io per simbolo voglio il toro, un toro scatenato".

ma questa è un'altra Storia :D
 
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5 replies since 4/3/2008, 21:59   1608 views
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