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| Roma, 13 mag. (Apcom) - Sarebbe stata uccisa prima in un casolare di campagna Lorena Cultraro, la 14enne scomparsa il 30 aprile scorso a Niscemi in provincia di Caltanissetta. Poi il cadavere sarebbe stato parzialmente carbonizzato e solo successivamente gettato in pozzo nelle campagne di Valle Giummaro. E' quanto si apprende dai carabinieri, anche se sono ancora tanti i lati oscuri della vicenda.
Sembra infatti, che l'ultima chiamata in uscita dal cellulare della ragazza risalga alle 15.45 del 30 aprile scorso, giorno in cui il padre, Giuseppe, vigile del fuoco ne ha denunciato la scomparsa. Da alcune indiscrezioni raccolte in questi giorni dagli inquirenti, risulterebbe che la ragazza si era allontanata da casa per andare dalla nonna, ma poi altre persone avrebbero raccontato di aver visto l'adolescente in compagnia di un uomo. Tanti ancora gli interrogativi. Intanto, la procura della repubblica ha disposto che sul corpo venga effettuata l'autopsia, che potrà almeno in parte chiarire le cause della morte di Lorena.
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Morta in pozzo: arrestati 3 minori E' stato omicidio premeditato, uno dei 3 l'aveva messa incinta
(ANSA)- NISCEMI (CALTANISSETTA), 14 MAG - I Cc hanno arrestato 3 minorenni per l'omicidio di Lorena Cultraro (14 anni), trovata morta ieri a Niscemi (Caltanissetta). Dopo l'interrogatorio durato tutta la serata di ieri, i tre ragazzi hanno confessato e hanno ricostruito il delitto, avvenuto il 30 aprile. Si e' trattato di un omicidio premeditato, organizzato in fretta e furia dai tre perche' volevano far tacere la ragazza per evitare che dicesse in giro che uno di loro l'aveva messa incinta.
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Fermati 3 minorenni per l'omicidio della 14 enne a Caltanissetta Si tratterebbe di un omicidio premeditato plurimo
Roma, 14 mag. (Apcom) - Tre minorenni sono stati fermati per l'omicidio della 14enne Lorena Cultraro, trovata morta ieri in un pozzo vicino Niscemi, in provincia di Caltanissetta. E' di omicidio plurimo l'accusa per i tre giovani. Gli adolescenti avrebbero premeditato l'omicidio, organizzato in fretta e furia per far tacere la quattordicenne: volevano evitare che dicesse in giro che uno di loro l'aveva messa incinta. Questo è quanto sarebbe emerso dalla prima ricostruzione fatta dai magistrati. I ragazzi avrebbero anche fornito delle confessioni.
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