L'alfabeto runico

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=VOODOO=
view post Posted on 6/7/2008, 19:37




L'alfabeto runico, detto anche "futhark", dalla sequenza delle prime 6 lettere che lo compongono (Fehu, Ur, Thurs, Ansuz, Raido, Ken), era l'alfabeto usato dalle antiche popolazioni germaniche (come ad esempio Angli e Juti). L'alfabeto runico futhark era inizialmente formato da 24 singoli caratteri chiamati rune. Si conoscono evoluzioni successive del futhark, diverse per numero e forma delle rune. La grafia delle singole rune, composte da linee rette, dipende dal fatto che spesso le incisioni erano effettuate su pietra, su legno, su superfici dure.

Il futhark arcaico (ca. 150800) era così composto:
f u th,þ a r k g w
h n i j ï,ei p R s

t b e m l ŋ d o
I relativi valori fonetici e le traslitterazioni sono: f f, u u, th,þ þ (th), a a, r r, k k, g g, w w, h h, n n, i i, j j, ï,ei ï (æ, ei), p p, R z (R), s s, t t, b b, e e, m m, l l, ŋ ŋ (ng), d d, o o.

Le rune germaniche probabilmente derivano da una scrittura appartenente al gruppo delle cinque principali varietà di alfabeto italico settentrionale, derivato dall'alfabeto etrusco. Tale alfabeto è conosciuto solo attraverso alcune iscrizioni che furono scoperte nell'area alpina e prealpina. Scritture simili furono usate per il Lepontico, il Retico e il Venetico. L'esame delle iscrizioni dello scavo archeologico in corso ad Auronzo di Cadore sul monte Calvario sta spiegando la formazione dell'alfabeto runico.

Le rune germaniche probabilmente derivano da una scrittura appartenente al gruppo delle cinque principali varietà di alfabeto italico settentrionale, derivato dall'alfabeto etrusco. Tale alfabeto è conosciuto solo attraverso alcune iscrizioni che furono scoperte nell'area alpina e prealpina. Scritture simili furono usate per il Lepontico, il Retico e il Venetico. L'esame delle iscrizioni dello scavo archeologico in corso ad Auronzo di Cadore sul monte Calvario sta spiegando la formazione dell'alfabeto runico.

Rune medievali

Secondo la mitologia norrena, il Padre degli Dei, Odino (Wotan la sua variante germanica) fu il primo Erilaz (Maestro Runico).

Dall' Havamal: “…So che restai appeso ad un albero sferzato dal vento per nove notti intere, ferito da una lancia e consacrato ad Odino, offerto da me stesso a me stesso; I piu’ sapienti non sanno da dove nascono Le radici di quell'albero antico. Non mi confortarono con il pane, ne’ mi porsero il corno per bere; Guardai verso il basso, afferrai le Rune, gridando le afferrai; caddi dall'albero. Appresi nove canti di potere Dal figlio famoso di Bolthor, padre di bestla, ed ebbi un sorso del prezioso idromele misto con magico Odrerir. Poi diventai dotto, sapiente, crebbi e prosperai: parola da parola mi diedero parole; azione da azione mi diedero azioni…” (Havamal)

Nel racconto il Padre degli dei rimase appeso per 9 giorni e nove notti ad un mitico albero, Yggdrasill (l'albero della vita nella mitologia norrena), senza mangiare né bere. Pare poi che l'albero si sia trasformato in Sleipnir, il cavallo ad 8 zampe (Drasill significa propriamente 'cavallo') che poi diventerà cavalcatura di Odino. Questo cavallo lo porterà attraverso i nove mondi e infine dal gigante Mimir (figlo di Bolthor), al quale sacrificherà un'occhio in cambio di un sorso di idromele alla fonte della saggezza. Tramite l'assunzione di questa bevanda Odino imparerà le rune, potenti segni magici, che donerà poi agli uomini, similmente a quello che fece Prometeo con il fuoco.


Ogni Runa si compone di 3 aspetti. Questa è una triade e non può essere separata, in quanto nessuna di queste tre parti può avere senso da sola: ognuna implica l'esistenza e la sussistenza delle altre due.

* Il suono (il nome pronunciato): valore fonetico della Runa è la sua caratteristica vibratoria nell'aria e nello spazio. Questa rappresenta la qualità creativa che risiede nella magia della vocalizzazione. È la qualità alla quale pensiamo quando immaginiamo la parola di Dio, per esempio.

* Il glifo della Runa (la sua forma): rappresenta la sua qualità visibile. Questa è, forse, la caratteristica che riusciamo a comprendere meglio, in quanto - come esseri umani - riusciamo a trasporre un'enfasi eccezionale in quello che possiamo vedere.

* Il contenuto simbolico: rappresenta il significato (o i significati) che sono stati attribuiti alla Runa; tuttavia, è facile comprendere come, anche questo aspetto sia solo un pallido riflesso del reale significato della Runa, che resta, comunque, celato ai nostri 5 sensi. Questo perché le Rune esistono in una realtà molto più estesa di quella tridimensionale e possono, quindi, solo essere accennate nel diagramma bidimensionale che siamo superficialmente disposti a concepire.






La parola runa è connessa ai concetti di "segreto" e "mistero" per alludere sia alla caratteristica di comunicazione silenziosa (la scrittura in sè), sia all'uso magico che se ne faceva (come osserva Tacito, in "Germania", sacerdoti, capi tribù o paterfamilias praticavano sortilegi leggendo la disposizione di pezzetti di legno, su cui erano incise le rune, sparpagliati a caso su un telo bianco).


Molto spesso le Rune venivano incise su strumenti o nel legno delle navi per assicurare virtù sovrannaturali a tali oggetti o, anche, solo per indicarne il proprietario od il costruttore.

La scrittura runica ha presentato, sin dalle sue prime manifestazioni, forme nettamente diversificate, a seconda che sia stata utilizzata in area continentale, settentrionale o insulare. In ambito insulare, la tendenza ad adattare la scrittura ai suoni della lingua ha portato ad ampliare il futhark originario (composto da 24 segni) con altre rune (4 più 5); in Scandinavia si è verificata la tendenza opposta, con la semplificazione del futhark a 16 segni.

Le "rune medievali" nascono proprio in scandinavia per scrivere lingue che usano alfabeti latini. Per questo perdono ogni uso nella magia e nella divinazione, e perdono anche ogni collegamento con le antiche lingue anglosassoni e scandinave.

Non ci sono evidenze storiche dell'esistenza di una runa bianca, cioè "vuota". Questa ipotetica runa secondo alcuni dovrebbe simboleggiare il Wyrd, il fato, nella divinazione. Ovviamente questa runa non ha alcun uso nella scrittura e non ne abbiamo alcuna traccia, essendo essa propriamente uno spazio vuoto. Un suo uso nella divinazione è improbabile, anche se non ne abbiamo prove definitive.

L'avvento del cristianesimo nelle popolazioni germaniche portò l'introduzione di alfabeti classici, la cui funzione principale era la conservazione e la tradizione della cultura, ma le rune non scomparvero subito, in quanto non condividevano con gli alfabeti la funzione letteraria e rimasero un metodo di scrittura utilizzato per esigenze quotidiane (di supporto alla memoria di tutti i giorni).

fonte: mistero-e-magia.spaces.live.com
 
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Shanty
view post Posted on 6/7/2008, 20:47




Purtroppo nell'ultimo periodo ho letto delle frasi con questa scrittura e non sono state per niente piacevoli quindi ora ho provato un brivido nel rivedere questi caratteri.
 
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rincoglionix
view post Posted on 6/7/2008, 20:52




Pat mi incuriosisci, ma se non vuoi parlarne ti capisco. Un abbraccio riscaldante.
 
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Shanty
view post Posted on 6/7/2008, 20:59




CITAZIONE (rincoglionix @ 6/7/2008, 21:52)
Pat mi incuriosisci, ma se non vuoi parlarne ti capisco. Un abbraccio riscaldante.

Purtroppo può capitare che i ragazzi di oggi, gli adolescenti di oggi, usano scritture particolari come questa per non far trasparire ai "grandi" i loro disagi, le loro angosce e paure e la cosa gravissima è che i "grandi" si accorgono di tutto solo quando è troppo tardi e non c'è più nessuna possibilità per aiutarli.

Edited by Shanty - 6/7/2008, 22:10
 
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rincoglionix
view post Posted on 6/7/2008, 21:03




Mi dspiace piccola. Ti abbraccio forte forte.

Bacio.

 
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=VOODOO=
view post Posted on 7/7/2008, 19:04




CITAZIONE (Shanty @ 6/7/2008, 21:47)
Purtroppo nell'ultimo periodo ho letto delle frasi con questa scrittura e non sono state per niente piacevoli quindi ora ho provato un brivido nel rivedere questi caratteri.

:hmm.gif: ...purtroppo c'è qualche IDIOTA che si appropria di simbologia antiche per farne simboli di violenza (vedi Hitler con la svastica, che è il simbolo del sole buddista ed altro --->esempi), amando il genere Fantasy e i Celti con i loro misteri ritengo invece interessante approfondire l'argomento in modo "storico" :P
 
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Shanty
view post Posted on 7/7/2008, 21:28




CITAZIONE (=VOODOO= @ 7/7/2008, 20:04)
CITAZIONE (Shanty @ 6/7/2008, 21:47)
Purtroppo nell'ultimo periodo ho letto delle frasi con questa scrittura e non sono state per niente piacevoli quindi ora ho provato un brivido nel rivedere questi caratteri.

:hmm.gif: ...purtroppo c'è qualche IDIOTA che si appropria di simbologia antiche per farne simboli di violenza (vedi Hitler con la svastica, che è il simbolo del sole buddista ed altro --->esempi), amando il genere Fantasy e i Celti con i loro misteri ritengo invece interessante approfondire l'argomento in modo "storico" :P

Quando ho scritto "poco piavevole" intendevo che questi simboli NON erano stati strumentalizzati come forma di violenza ma erano stata usati da un adolescente per scrivere delle cose personali di se stesso per evitare che i genitori potessero interpretare il suo disagio.

Concordo sul fatto che sono molto interessanti dal punto di vista storico, a sono sempre piaciuti.
 
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6 replies since 6/7/2008, 19:37   163 views
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