I controlli si riferiscono alla quarta tappa. Il corridore è stato prelevato dai gendarmi. La squadra lascia la corsa.
Il corridore italiano Riccardo Riccò è risultato positivo alla epo di nuova generazione (CERA). Lo ha reso noto l'agenzia dell'antidoping francese. Riccò è stato prelevato dai gendarmi dal pullman della Saunier Duval, a Lavelanet. La squadra lascia il Tour e blocca ogni attività agonistica.
I controlli si riferiscono alla quarta tappa, la cronometro individuale disputata l'8 luglio scorso a Cholet: nella stessa frazione fu riscontrata la positività di Duenas della Barloworld, che però è stato fermato ieri, mentre Beltran (Liquigas), non superò i test già in occasione della prima.
Secondo l'edizione on line del quotidiano francese L'Equipe, nelle urine del corridore della Saunier Duval sarebbero state trovate tracce di eritropoietina di terza generazione. Le analisi dell'AFLD avrebbero inoltre evidenziato livelli anomali di ematocrito ed emoglobina per un totale di 20 atleti iscritti alla Grande Boucle.
Vincitore fin qui di due tappe della Grande Boucle e nono in classifica generale, il ciclista della Saunier Duval avrebbe utilizzato il composto CERA, attivatore continuo dei recettori dell'eritropoietina che permette di aumentare ulteriormente la concentrazione dei globuli rossi nel sangue, e dunque di garantirne una migliore ossigenazione per ottenere prestazioni più elevate
Riccò faceva parte dei corridori sottoposti a controllo dall'Agenzia antidoping francese dopo i prelievi sanguigni effettuati il 3 e 4 luglio scorso, prima dell'inizio della corsa. La stessa Agenzia francese aveva già testato il corridore della Saunier Duval diverse volte, tre prima della partenza e una dopo l'arrivo solo nella prima settimana della Grande Boucle.
Quello di Riccò è il terzo caso di doping nell'attuale Tour de France: prima di lui sono stati fermati gli spagnoli Manuel Beltran e Moises Duenas.
