72 ANNI FA NASCEVA MOGOL, IL POETA PAROLIERE

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Shanty
view post Posted on 19/8/2008, 21:23




Settandue anni fa, il 17 agosto del 1936, nasceva a Milano Giulio Rapetti, per tutti Mogol: uno pseudonimo che gli venne affibiato dalla Siae nel 1959 e che, dal luglio scorso, in base a un'autorizzazione del ministero dell'Interno, puo' aggiungere liberamente al proprio nome e cognome. Figlio d'arte - suo padre Mariano e' un alto dirigente della Ricordi, direttore della Ricordi Radio Record e a sua volta paroliere di successo negli anni cinquanta con il nome di 'Calibi' -, Giulio lavora fin da giovanissimo nella casa discografica come addetto alla pubblicizzazione delle edizioni poi, contravvenendo alla volonta' del padre, inizia l'attivita' di autore di testi, che lo portera' a scrivere circa 1500 pezzi e a lavorare con i piu' grandi interpreti della canzone italiana . Il 'poeta' - come lo chiamava Battisti - dimostra subito il suo talento di autore, vincendo nel 1961 il Festival con il brano 'Al di la'' (interpretato da Luciano Tajoli) mentre nel 1964 'Una lacrima sul viso', scritta per Bobby Solo, ottiene un gran successo pur non vincendo a Sanremo. Alla fine del 1965, l'incontro a Milano con Lucio Battisti - di cui nel settembre prossimo ricorrera' il decennale della morte - e l'inizio di un sodalizio artistico e umano, che dura un quindicennio: un capitolo imprescindibile nella storia della musica leggera italiana e, come ha detto lo stesso Mogol in una recente intervista, un'esperienza personale irripetibile: 'Il rapporto con Battisti e' stato eccezionale, diverso, libero e completo. Un rapporto cosi', dopo, non l'ho piu' avuto con nessuno'. Con Battisti, allora chitarrista e autore musicale, non ancora cantante, cominciano a comporre dei brani di grande successo affidandoli a gruppi come l'Equipe 84 e i Dik Dik: poi Mogol, vincendo le resistenze dello stesso Battisti e della Ricordi, lo convince a cantare in prima persona: un'intuizione formidabile, che porta a una serie di album che rimangono per sempre nella storia della musica leggera italiana, da 'Lucio Battisti' del 1969 a 'Una giornata uggiosa' del 1980. (AGI) - Roma, 17 ago. -




« ...L'universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c'è. »

(Da I giardini di marzo, 1972)
« Parlar del più e del meno con un pescatore per ore ed ore, per non sentir che dentro qualcosa muore »

(da Emozioni, 1970)
« Prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po' scortese, sapendo che quel che brucia non son le offese »

(da Emozioni, 1970)






Biografia


Il padre, Mariano Rapetti, era un importante dirigente della casa editrice musicale Ricordi, ed era stato nominato dall'azienda madre direttore della Ricordi Radio Record o RRR, cioè il ramo delle edizioni musicali che si occupavano di musica leggera (e da cui nascerà nel 1958 la Dischi Ricordi), a sua volta paroliere di successo degli anni Cinquanta, noto con il nome di Calibi.

Il giovane Giulio, anch'egli impiegato nella Ricordi Radio Record come addetto alla pubblicizzazione delle edizioni, iniziò l'attività di "paroliere", come allora venivano appellati gli autori di testi delle canzoni, contro la volontà del padre.

I suoi primi successi furono: Al di là, canzone che, interpretata da Luciano Tajoli e Betty Curtis, nel 1961 vinse il Festival di Sanremo e Una lacrima sul viso, con cui Bobby Solo ottenne un clamoroso successo nel 1964.

Anche se fu firmata per il deposito alla Siae da lui, Il cielo in una stanza è in realtà opera di Gino Paoli, che non era ancora iscritto al momento della pubblicazione della canzone, interpretata da Mina, che ne fece un evergreen.
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Oltre a scrivere ex novo testi in italiano per moltissimi cantanti, Mogol era anche fortemente impegnato, in anni in cui ancora in Italia vi era scarsa dimestichezza con la lingua inglese, nella traduzione dall'originale di moltissimi successi d'oltreoceano, tra cui soprattutto colonne sonore di film, ma anche brani di Bob Dylan.

Nel 1965 avvenne l'incontro chiave di Mogol con Lucio Battisti, giovane chitarrista di Poggio Bustone (Rieti) del complesso I Campioni e autore musicale. Mogol contribuì coi suoi testi all'iniziale successo di Battisti come autore, sfociato in clamorosi successi quali 29 settembre, affidata alla Equipe 84, e lo stimolò anche ad impegnarsi come produttore, come avvenne con la canzone Sognando la California, versione italiana (ovviamente tradotta da Mogol) di California Dreaming degli americani Mamas and Papas, e con Senza luce, versione italiana della mitica A Whiter Shade Of Pale dei Procol Harum, entrambe portate dai Dik Dik ad un enorme successo di vendite.



Il sodalizio con Lucio Battisti


Nel 1966, Mogol, che dovette a tale scopo superare le resistenze della casa discografica Ricordi, convinse Battisti a cantare da sé le sue canzoni: l'intuizione del "paroliere" milanese sarà tra le più felici della storia della musica italiana, poiché Battisti, dopo inizi incerti, a partire dal 1969 esploderà anche come cantante, divenendo uno degli artisti di maggior successo in assoluto del panorama musicale italiano. Nello stesso anno lascia l'etichetta discografica per fondarne una insieme a Battisti, la Numero Uno, che raccolse sotto la sua egida molti celebri cantautori italiani.

Notevoli, oltre alla sterminata produzione battistiana le canzoni che i due affidarono con immancabile successo a cantanti italiani tra i più famosi quali Bruno Lauzi, Patty Pravo e, soprattutto, Mina.

Nel 1980 Mogol ruppe il duraturo sodalizio artistico con Lucio Battisti, e proseguì con successo la propria attività di autore con Riccardo Cocciante, scrivendo con lui i testi per i brani di alcuni album di ottima fattura e di notevole successo, primo della serie Cervo a Primavera. Molto fruttuosa si è rivelata anche la collaborazione con Gianni Bella, con il quale ha scritto, tra le altre, "Nell'aria", "Il Patto", "L'ultima poesia" e "Senza un briciolo di testa" (terza a Sanremo 1986), interpretate da Marcella Bella.
Mogol (sulla destra) in compagnia dell'annunciatrice Mariolina Cannuli e di Lucio Battisti nel 1971
Mogol (sulla destra) in compagnia dell'annunciatrice Mariolina Cannuli e di Lucio Battisti nel 1971

Ultimamente, diradatasi e indirizzatasi verso altri orizzonti la produzione artistica di Cocciante, col quale pareva essersi realizzato (anche se non con lo stesso successo, né con la stessa intensità di rapporti personali) un sodalizio paragonabile a quello con Battisti, Mogol è stabilmente diventato, a partire da Io non so parlar d'amore (pubblicato nel 1999) in poi, l'autore di molti dei testi delle canzoni di un altro grande artista della musica italiana, Adriano Celentano; questo gli permette inoltre di continuare la collaborazione artistica con Gianni Bella, autore a sua volta delle musiche per le canzoni di Celentano.

Tra le canzoni incluse nell'album Io non so parlar d'amore, è da segnalare L'arcobaleno, dedicata a Lucio Battisti che di Celentano fu buon amico.

Mogol è anche noto per aver dato vita alla Nazionale italiana cantanti, che disputa incontri a scopo benefico in tutta Italia, e per la realizzazione nelle campagne dell'Umbria, a Toscolano, del CET, una modernissima scuola per autori, musicisti e cantanti. Si tratta di una struttura oggi importante, perché è invalsa la consuetudine per cui i giovani cantanti ammessi al Festival di Sanremo usano far precedere l'esibizione sul palco del Teatro Ariston da una sorta di "ritiro" di natura squisitamente artistica presso la struttura di Mogol, il quale a testimonianza del suo grande amore per la musica e del suo affetto per gli artisti più giovani, avrebbe finora speso gran parte dei sicuramente ingenti guadagni accumulati nel corso della sua carriera per il mantenimento del CET.

Mogol ha quattro figli, il primo Mario Rapetti, il secondo Alfredo Rapetti in arte "Cheope" autore tra l'altro per la Pausini e Raf, la terza è Carolina Rapetti, tutti e tre nati dalla prima moglie e quarto Francesco Rapetti nato dalla relazione con la pittrice e poetessa Gabriella Marazzi.

Dal giorno 23 luglio 2008 è stato autorizzato con decreto del Ministro dell'interno ad aggiungere al proprio il cognome "Mogol".
 
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