Nino Mafredi, Attore, regista e sceneggiatore

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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 26/10/2008, 11:55




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Saturnino (Nino) Manfredi (Castro dei Volsci, 22 marzo 1921 – Roma, 4 giugno 2004) č stato un attore, regista e sceneggiatore italiano.

Insieme con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman costituė una delle colonne portanti della commedia all'italiana.

Biografia

Inizi come attore drammatico
Dopo la laurea in giurisprudenza, assecondō ben presto la propria vocazione artistica iscrivendosi all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma. In teatro fa i suoi esordi nella stagione 1947-1948, al Piccolo Teatro di Roma sotto la direzione del suo maestro Orazio Costa, nella Compagnia di Vittorio Gassman ed Evi Maltagliati con Tino Buazzelli, recitando in testi perlopių drammatici, in molti casi allestiti in prima assoluta per l'Italia: citiamo Liliom di Ferenc Molnár, L'aquila a due teste di Jean Cocteau, Casa Monestier di Denis Amiel, Erano tutti miei figli di Arthur Miller e Scontro nella notte di Eugene O'Neill. Nella stagione 1948-1949 rejjjcitō al Piccolo Teatro di Milano, sotto la regėa di Giorgio Strehler, nei drammi shakesperiani Romeo e Giulietta, La Tempesta e Riccardo II insieme a grandi attori di prosa del calibro di Giorgio De Lullo, Edda Albertini e Lilla Brignone. Nella stagione 1952-1953 collaborō col grande commediografo Eduardo De Filippo, portando in scena al Teatro Eliseo di Roma tre suoi atti unici, Amicizia, I morti non fanno paura e Il successo del giorno, recitandoli insieme con Paolo Panelli e Bice Valori. Frequenti i suoi interventi in programmi radiofonici della Rai a Rosso e nero n° 2, 1955, con il personaggio il Signor Tacito ed altri, nel 1958 insieme a Isa Bellini presenta un programma a quiz Il labirinto.

Teatro di rivista e commedia musicale
Rientrato a Roma, a partire dal 1951, insieme ai suoi compagni di studio Paolo Ferrari e Gianni Bonagura formō un terzetto che si esibė con successo dapprima nei varietā radiofonici e quindi in molti spettacoli del teatro di rivista, e della commedia musicale, a partire dalla stagione 1953-1954, con Tre per tre... Nava di Marcello Marchesi insieme alle tre sorelle Nava, quindi nella stagione 1954-1955 con Festival scritto da Age, Scarpelli, Marcello Marchesi, Dino Verde e Orio Vergani, e infine nella stagione 1956-1957 con Gli italiani sono fatti cosė di Vittorio Metz, Marcello Marchesi e Dino Verde, insieme alla coppia Billi-Riva e Wanda Osiris. In quegli anni lavora anche con Corrado. I suoi due grandi trionfi sul palcoscenico li ottiene comunque pių avanti, nelle commedie musicali Un trapezio per Lisistrata (1958) di Garinei e Giovannini accanto a Delia Scala, e soprattutto nel Rugantino (1963) di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, insieme ad Aldo Fabrizi e Bice Valori, che si risolve in un autentico trionfo anche in tournée negli Stati Uniti d'America.

Inizi cinematografici
Sul grande schermo debuttō nel 1949 e per una decina di anni ricoprė ruoli di varia importanza in film assai modesti; in questo primo periodo sono da ricordarne alcuni molto simpatici, come l'amico che aiuta Teddy Reno a trovare una soubrette teatrale conosciuta a Napoli nel film Totō, Peppino e la... malafemmina (1956) diretto da Camillo Mastrocinque e nei suoi primissimi ruoli da protagonista, nelle spigliate commedie Caporale di giornata e Carmela č una bambola, entrambe dirette nel 1958 da Gianni Puccini.

Il doppiaggio

Si cimentō anche come doppiatore, prestando la propria voce tra gli altri a Robert Mitchum in Sette settimane di guai, Earl Holliman in Il pianeta proibito, quindi al francese Gérard Philipe e, tra gli italiani, Franco Fabrizi in I vitelloni di Federico Fellini, Sergio Raimondi in Piccola posta, Antonio Cifariello in La bella di Roma, Renato Salvatori in La domenica della buona gente e Marcello Mastroianni in Parigi č sempre Parigi.

"Il barista di Ceccano"
Sul piccolo schermo apparve per la prima volta nel 1956, nello sceneggiato L'alfiere diretto da Anton Giulio Majano, ma č nel 1959 (annata chiave della sua carriera) che ottenne uno strepitoso successo di pubblico con la sua partecipazione a Canzonissima, accanto a Delia Scala, Paolo Panelli e il ballerino e coreografo statunitense Don Lurio. In quella memorabile trasmissione creō la macchietta del "barista di Ceccano", la cui battuta tormentone Fusse che fusse la vorta bbona entrō nel linguaggio comune. Riuscė persino a convincere l'amico Marcello Mastroianni, notoriamente restėo ad apparire in televisione, ad esibirsi in una scenetta insieme a lui.

Protagonista della commedia all'italiana

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Manfredi e Sordi in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?.

Sull'onda del suo successo televisivo nello stesso anno venne chiamato nella parte del meccanico Piedeamaro in Audace colpo dei soliti ignoti, di Nanni Loy, sequel del fortunato I soliti ignoti dell'anno precedente, rispetto al quale in pratica si trovō a sostituire lo stesso Mastroianni nella parte del "tecnico" della sgangherata banda di ladri. Inoltre, usō il suo timbro di voce anche come narratore fuori campo, nel 1960, nel film di Mario Mattōli Totō, Fabrizi e i giovani d'oggi.

Sempre dal 1960, a partire dal ruolo da protagonista sostenuto nel film L'impiegato diretto da Gianni Puccini, diventa una delle colonne portanti della commedia all'italiana. Convince non soltanto in parti comiche o brillanti, ma anche come attore drammatico. I personaggi che interpreta sono uomini fondamentalmente ottimisti, in possesso di una loro dignitā e moralitā, destinati inevitabilmente alla sconfitta ma non umiliati; grazie alle loro doti di amara ironia, sono spesso in grado di sovrastare il prepotente e ipotetico vincitore.

Tra le oltre cento pellicole della sua sterminata filmografia, vanno ricordati almeno i ruoli del rappresentante scambiato per gerarca fascista in Anni ruggenti di Luigi Zampa (1962), il cittadino distrutto da una burocrazia impietosa in Made in Italy di Nanni Loy (1965), l'amico di un editore, disilluso dalla civiltā consumistica e diventato stregone in Africa in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? di Ettore Scola (1968), il calzolaio convivente more uxorio con una donna ebrea che si rivela alla fine essere Pasquino, l'autore di invettive in rima contro il Papa nel film Nell'anno del Signore di Luigi Magni (1969), a cui seguirā la indimenticabile amara interpretazione di un sacerdote in In nome del Papa Re (1977) dello stesso Magni, l'emigrante italiano in Svizzera costretto a tingersi i capelli di biondo in Pane e cioccolata di Franco Brusati (1974), il portantino d'ospedale Antonio in C'eravamo tanto amati di Ettore Scola (1974), e il venditore abusivo di caffč sui treni Michele Abbagnano in Cafč Express di Nanni Loy (1980), a detta di molti la sua interpretazione pių intensa e sofferta. In qualitā di attore si aggiudicō 5 Nastri d'Argento e 5 David di Donatello.

Regista cinematografico e teatrale
Nel 1962 debuttō dietro la macchina da presa con un pregevole cortometraggio, L'avventura di un soldato, episodio del film L'amore difficile, tratto dall'omonima novella di Italo Calvino, delicata e notevole storia sullo sbocciare di un amore tra un soldato e una vedova nello scompartimento di un treno, tutto giocato sul silenzio e sulla mimica. La sua seconda regėa č lo stupendo Per grazia ricevuta (1971), pervaso da sincera commozione, col quale si aggiudica la Palma d'Oro per la miglior opera prima al Festival di Cannes e un Nastro d'Argento per il miglior soggetto. Ne dirigerā un terzo nel 1981, Nudo di donna, ereditandone anche il tema da Alberto Lattuada che lo iniziō, sulla crisi d'identitā di un uomo che scopre una sosia perfetta della moglie dal carattere allegro e disinibito, mentre la consorte č seria e posata. Sul palcoscenico rientrō alla fine degli anni ottanta da assoluto protagonista delle commedie, da lui anche scritte e dirette, Gente di facili costumi (1988) e Viva gli sposi! (1989), in seguito portati pių volte in tournée anche nel decennio successivo.

Geppetto, il commissario e il brigadiere
Sul piccolo schermo fa il suo rientro in maniera eclatante, nel 1972, quando interpreta in maniera sensibilissima e misurata Geppetto, il padre di Pinocchio nello sceneggiato televisivo Le avventure di Pinocchio diretto da Luigi Comencini. Interprete di un numero incalcolabile di caroselli e short pubblicitari, per 17 anni č testimonial fisso della nota marca di caffč Lavazza, accanto alla simpatica nonna Nerina Montagnani, dove lanciō un'altra frase destinata a passare alla storia: "Pių lo mandi gių, e pių ti tira su". Dagli anni novanta alla morte interpretō numerose fiction televisive dirette perlopių dal genero Alberto Simone e dal figlio Luca; sono sempre personaggi carichi di notevole umanitā, come il commissario Franco Amidei di Un commissario a Roma (1993) e, soprattutto, come il brigadiere Nino Fogliani nella serie televisiva di grandissimo successo Linda e il brigadiere (1997), accanto a Claudia Koll.

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Le avventure di Pinocchio

Cantante di successo

Molto attivo alla radio, ospite d'onore in trasmissioni di ogni genere, si č esibito, e con successo, anche come cantante: nel 1970 la sua versione del classico di Ettore Petrolini Tanto pe' canta' (risalente al 1932) raggiunge le primissime posizioni della Hit Parade. Pių avanti, ottengono successo anche Tarzan lo fa (1978), La Panzanella (1979), La Frittata, cantata come ospite al Festival di Sanremo 1982, Canzone pulita, eseguita come ospite al Festival di Sanremo 1983, accompagnato da 50 bambini e di cui gli introiti ricavati dalla vendita del disco, furono devoluti alla ricerca sul cancro, nello stesso anno, cantō la canzone Che bello sta' con te, inserita come colonna sonora (Titoli di coda) del film Questo e quello.

Ultimo ruolo e fine
L'ultimo suo toccante ruolo fu quello di Galapago nel film, uscito postumo, La fine di un mistero, diretto da Miguel Hermoso. Manfredi interpretō uno sconosciuto privo di memoria, salvato dalla morte da un pastorello durante la Guerra Civile Spagnola del 1936 e ricoverato per quarant'anni in un manicomio; alla fine, grazie ad alcune ricerche, si scopre la sua identitā: quella del poeta Federico Garcia Lorca, che la pellicola immagina miracolosamente sopravvissuto alla fucilazione ad opera dei Franchisti. Si tratta di un'interpretazione lodatissima dalla critica: asciutta, scarna ed essenziale, quasi senza parole, fatta soltanto di sguardi fissi, che gli valse il Premio alla carriera intitolato a Pietro Bianchi.

Nel settembre 2003, subito dopo la fine delle riprese, viene colto da un collasso cardiaco. Ricoverato in ospedale, non si riprenderā mai completamente, trascorrendo nove mesi in una continua alternanza di miglioramenti e peggioramenti, fino a quando viene colpito, nella sua casa romana, da un ictus al cervello. Muore a 83 anni, il 4 giugno 2004, un anno e quattro mesi dopo Alberto Sordi. Era sposato dal 14 luglio 1955 con l'ex indossatrice di moda Erminia Ferrari, e ha avuto da lei tre figli, la produttrice Roberta, il regista Luca e Giovanna. La quarta figlia Tonina č nata da una relazione con la giovane bulgara Svetlana Bogdanova che l'attore aveva conosciuto a Sofia durante le riprese di un film. Manfredi aveva un fratello minore, Dante, noto chirurgo oncologo.

Attore di teatro
* La famiglia dell'antiquario , di Carlo Goldoni, regia di Alfredo Zennaro, con Paolo Panelli, Maria Teresa Albani, Tino Buazzelli, Nino Manfredi, Franca Mariani, Giulia Bellini, Renato Lupi, 17 aprile 1946, Teatro Quirino, Roma.
* Woyzeck, di George Buchner, regia Ettore Gaipa, con Nino Manfredi, Anna D'Alessio, 4 luglio 1946, Teatro Eliseo, Roma.
* Il ventaglio , di Carlo Goldoni, regia di Alfredo Zennaro, con Luciano Salce, Tino Buazzelli, Nino Manfredi, Giancarlo Sbragia, Gianni Bonagura, 15 aprile 1947, Teatro Quirino, Roma.
* Quelli di Stralsund, di Fritz Stavenhagen, regia di Ettore Gaipa, con Tino Buazzelli, Nino Manfredi, Bice Valori, Franco Giacobini, 19 giugno 1947, Teatro Valle, Roma.
* L'uomo e il fucile, di Sergio Sollima, regia di Luigi Squarzina, con Rossella Falk, Tino Buazzelli, Achille Millo, Vittoria Martello, Nino Manfredi, Luciano Salce, Arnoldo Foā, Alberto Bonucci, 1947.

La Rivista
* Tre per tre... Nava , di Faele, Mario Ferretti, Carlo Silva, Italo Terzoli, con Pinuccia, Lisetta, Diana, Tonini Nava, Gianni Bonagura, Pier Luigi Pelitti, Raffaele Pisu, Nino Manfredi, Paolo Ferrari, regia di Marcello Marchesi, Teatro Sistina, Roma 1953.
* Festival, di Age, Furio Scarpelli, Dino Verde, Orio Vergani, musiche di Armando Trovajoli, regia di Luchino Visconti, con Wanda Osiris, Marina Doge, Alberto Lionello, Nino Manfredi, Raffaele Pisu, Elio Pandolfi, 14 ottobre 1954, Teatro Nuovo, Milano.
* Gli italiani sono fatti cosė!, di Marcello Marchesi, Vittorio Metz, regia di Marcello Marchesi, musiche di Lelio Luttazzi, con Mario Riva, Riccardo Billi, Alba Arnova, Diana Dei, Isa Di Marzio, Paolo Ferrari, Nino Manfredi, Gianni Bonagura, Mariolina Bovo, 6 marzo 1957, Teatro Lirico, Milano.

La commedia musicale
* Un trapezio per Lisistrata , di Garinei e Giovannini, musiche di Gorni Kramer, con Delia Scala, Nino Manfredi, Paolo Panelli, Mario Carotenuto, Eliana Silli, Ave Ninchi, Quartetto Cetra, 24 ottobre 1958, Teatro Sistina, Roma.
* Rugantino, di Pietro Garinei, Sandro Giovannini, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Luigi Magni, musiche di Armando Trovajoli, con Nino Manfredi, Lea Massari, Aldo Fabrizi, Bice Valori, Marisa Belli, Toni Ucci, Fausto Tozzi, Carlo Delle Piane, Lando Fiorini, Luciano Bonanni, 15 dicembre 1962, Teatro Sistina, Roma..... - Renzo Tian sul Il Messaggero di Roma, " E' doveroso iniziare le citazioni da Nino Manfredi senza di lui, senza il suo ritorno al palcoscenico, dopo la lunga assenza, Rugantino non sarebbe quello che č sulla scena: un personaggio inesauribile per comunicativa, estro, forza comica...".

Filmografėa


Attore cinematografico
* Monastero di Santa Chiara, regėa di Mario Sequi (1949)
* Torna a Napoli, regėa di Domenico Gambino (1949)
* Anema e core, regėa di Mario Mattōli (1951)
* Viva il cinema!, regėa di Enzo Trapani (1952)
* La prigioniera della torre di fuoco, regėa di Giorgio Walter Chili (1952)
* Ho scelto l'amore, regėa di Mario Zampi (1952)
* La domenica della buona gente, regėa di Anton Giulio Majano (1953)
* Ridere, ridere, ridere, episodio Al Night Club Bar Zellette, regėa di Edoardo Anton (1954)
* Gli innamorati, regėa di Mauro Bolognini (1955)
* Prigionieri del male, regėa di Mario Costa (1955)
* Non scherzare con le donne, regėa di Giuseppe Bennati (1955)
* Lo scapolo, regėa di Antonio Pietrangeli (1955)
* Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo, regėa di Mauro Bolognini (1956)
* Totō, Peppino e la... malafemmina, regėa di Camillo Mastrocinque (1956)
* Tempo di villeggiatura, regėa di Antonio Racioppi e Luigi Zampa (1956)
* Susanna tutta panna, regėa di Stefano Vanzina (1957)
* Camping, regėa di Franco Zeffirelli (anche soggetto e sceneggiatura) (1957)
* Femmine tre volte, regėa di Steno (1957)
* Guardia, ladro e cameriera, regėa di Steno (1958)
* Caporale di giornata, regėa di Gianni Puccini (1958)
* Adorabili e bugiarde, regėa di Nunzio Malasomma (1958)
* Pezzo, capopezzo e capitano, regėa di Wolfgang Staudte (1958)
* Carmela č una bambola, regėa di Gianni Puccini (1958)
* Venezia, la luna e tu, regėa di Dino Risi (1958)
* I ragazzi dei Parioli, regėa di Sergio Corbucci (1959)
* Audace colpo dei soliti ignoti, regėa di Nanni Loy (1959)
* L'impiegato, regėa di Gianni Puccini (anche soggetto e sceneggiatura) (1960)
* Le pillole di Ercole, regėa di Luciano Salce (1960)
* Crimen, regėa di Mario Camerini (1960)
* Il giudizio universale, regėa di Vittorio De Sica (1961)
* A cavallo della tigre, regėa di Luigi Comencini (1961)
* Il carabiniere a cavallo, regėa di Carlo Lizzani (1961)
* Anni ruggenti, regėa di Luigi Zampa (1962)
* I motorizzati, regėa di Camillo Mastrocinque (1962)
* L'amore difficile, episodio L'avventura di un soldato, regėa di Nino Manfredi (1962)
* La parmigiana, regėa di Antonio Pietrangeli (1962)
* La ballata del boia (El Verdugo), regėa di Luis Garcia Berlanga (1963)
* I cuori infranti, episodio E vissero felici..., regėa di Gianni Puccini (1963)
* Alta infedeltā, episodio Scandaloso, regėa di Franco Rossi (1963)
* Le bambole, episodio La telefonata, regėa di Dino Risi (1964)
* Controsesso, episodi Cocaina di domenica di Franco Rossi e Una donna d'affari di Renato Castellani (1964)
* Questa volta parliamo di uomini, regėa di Lina Wertmüller (1964)
* Il gaucho, regėa di Dino Risi (1964)
* Io, io, io... e gli altri, regėa di Alessandro Blasetti (1965)
* Made in Italy, regėa di Nanni Loy (1965)
* Thrilling, episodio Il vittimista, regėa di Ettore Scola (1965)
* I complessi, episodio Una giornata decisiva, regėa di Dino Risi (1965)
* Io la conoscevo bene, regėa di Antonio Pietrangeli (1965)
* Una rosa per tutti, regėa di Franco Rossi (anche soggetto e sceneggiatura) (1966)
* Operazione San Gennaro, regėa di Dino Risi (1966)
* Adulterio all'italiana, regėa di Pasquale Festa Campanile (1966)
* Italian Secret Service, regėa di Luigi Comencini (1967)
* Il padre di famiglia, regėa di Nanni Loy (1967)
* Straziami, ma di baci saziami, regėa di Dino Risi (1968)
* Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?, regėa di Ettore Scola (1968)
* Nell'anno del Signore, regėa di Luigi Magni (1969)
* Vedo nudo, regėa di Dino Risi (1969)
* Rosolino Paternō soldato, regėa di Nanni Loy (1970)
* Contestazione generale, episodio Concerto a tre pifferi, regėa di Luigi Zampa (1970)
* Per grazia ricevuta, regėa di Nino Manfredi (1971)
* La Betia ovvero in amore per ogni gaudenzia ci vuole sofferenza, regėa di Gianfranco De Bosio (anche sceneggiatura) (1971)
* Roma bene, regėa di Carlo Lizzani (1971)
* Trastevere, regėa di Fausto Tozzi (1971)
* Le avventure di Pinocchio, regėa di Luigi Comencini (proiettato in televisione in una versione pių lunga) (1972)
* Girolimoni, il mostro di Roma, regėa di Damiano Damiani (1972)
* Lo chiameremo Andrea, regėa di Vittorio De Sica (1973)
* Pane e cioccolata, regėa di Franco Brusati (anche soggetto e sceneggiatura) (1974)
* C'eravamo tanto amati, regėa di Ettore Scola (1974)
* Attenti al buffone, regėa di Alberto Bevilacqua (1975)
* Brutti, sporchi e cattivi, regėa di Ettore Scola (1975)
* Basta che non si sappia in giro...!, episodi Il superiore di Luigi Magni e L'equivoco di Luigi Comencini (1976)
* Quelle strane occasioni, episodio Il cavalluccio svedese, regėa di Luigi Magni (1976)
* Signore e signori, buonanotte, episodio Il Santo Soglio, regėa di Luigi Magni (1976)
* In nome del Papa Re, regėa di Luigi Magni (1977)
* La mazzetta, regėa di Sergio Corbucci (1978)
* Cocco mio (Gros calin), regėa di Jean-Pierre Rowson (1979)
* Il giocattolo, regėa di Giuliano Montaldo (anche soggetto e sceneggiatura) (1979)
* Café Express, regėa di Nanni Loy (1980)
* Nudo di donna, regėa di Nino Manfredi (1981)
* Spaghetti House, regėa di Giulio Paradisi (1982)
* Testa o croce, episodio Il figlio del beduino, regėa di Nanni Loy (1982)
* Questo e quello, regėa di Sergio Corbucci (1983)
* Grandi magazzini, regėa di Castellano e Pipolo (1986)
* Il tenente dei carabinieri, regėa di Maurizio Ponzi (1986)
* Secondo Ponzio Pilato, regėa di Luigi Magni (1987)
* I picari, regėa di Mario Monicelli (1987)
* Napoli-Berlino, un taxi nella notte (Helsinki-Napoli all night long), regėa di Mika Kaurismaki (1988)
* In viaggio con Alberto (Alberto Express), regėa di Albert Joffé (1990)
* In nome del popolo sovrano, regėa di Luigi Magni (1991)
* Mima, regėa di Philippe Esposito (1991)
* L'olandese volante (Der flegende Hollander), regėa di Jos Stelling (1995)
* Colpo di luna, regėa di Alberto Simone (1995)
* Grazie di tutto, regėa di Luca Manfredi (1998)
* La carbonara, regėa di Luigi Magni (1999)
* Una milanese a Roma, regėa di Diego Febbraro (2001)
* Apri gli occhi e... sogna, regėa di Rosario Errico (2002)
* La notte di Pasquino, regėa di Luigi Magni (2002)
* La fine di un mistero (La luz prodigiosa), regėa di Miguel Hermoso (2003)

Attore televisivo
* La vita di Gesų (1975)
* Julianus barát, regėa di Gábor Koltay (1991)
* Un commissario a Roma, regėa di Ignazio Agosta e Luca Manfredi (serie telefilm) (1992)
* Linda e il brigadiere, regėa di Gianfrancesco Lazotti e Roberto Giannarelli (serie telefilm) (1997)

1. Padre e figlia
2. Caccia e pesca
3. La porta chiusa
4. La turista scomparsa
5. La bellezza dell'asino
6. L'asciugamano scomparso
7. La morale della formica
8. La dottoressa della USL

* Linda e il brigadiere 2, regėa di Gianfrancesco Lazotti (serie telefilm) (1998)

1. Il fratello di Linda
2. Il cappotto scambiato
3. La pensione rubata
4. L'occhio discreto

* Dio ci ha creato gratis, regėa di Angelo Antonucci (1998)
* Linda, il brigadiere e..., regėa di Alberto Simone (serie telefilm) (1999)
* Meglio tardi che mai, regėa di Luca Manfredi (1999)
* Una storia qualunque, regėa di Alberto Simone (2000)
* Un difetto di famiglia, regėa di Alberto Simone (2002)
* Chiaroscuro, regėa di Tomaso Sherman (2003)
* La notte di Pasquino, regėa di Luigi Magni (2003)
* Un posto tranquillo, regėa di Luca Manfredi (2003)

Regista e sceneggiatore

* L'amore difficile, episodio L'avventura di un soldato (anche sceneggiatura) (1962)
* Per grazia ricevuta (anche soggetto e sceneggiatura) (1970)
* Nudo di donna (iniziato da Alberto Lattuada, anche soggetto e sceneggiatura) (1981)

Prosa radiofonica
* RAI

* Angeli e colori commedia di Carlo Linati regia Pietro Masserano Taricco, con Salvo Randone, Nino Manfredi, Giovanni Cimara, Nella Maria Bonora, Anna Maestri, giovedė 15 maggio 1950, rete azzurra, ore 21,15.

Varietā televisivi
* RAI

* Canzonissima di Garinei e Giovannini con la collaborazione di Dino Verde, Lina Wertmuller, con Delia Scala, Nino Manfredi, Paolo Panelli, coreografie Don Lurio, orchestra Bruno Canfora, regia di Antonello Falqui, i mercoledė 1959 1960.
* Spettacolo di Varietā, presenta Nino Manfredi dal Teatro Impero di Varese orchestra di Gorni Kramer regia Antonello Falqui mercoledė 31 maggio 1961, ore 22,05.

Note
* L'osservatorio astronomico di Campo Catino, con una cerimonia svoltasi il 5 febbraio 2007 presso il salone dell'Amministrazione provinciale di Frosinone, ha ribattezzato l'asteroide 2002 NJ34 col suo nome, in sua memoria.
* La cittā di Roma gli ha dedicato un viale nel Giardino degli Aranci
* Nel 1994 pubblicō la sua autobiografėa, Nudo d'attore, che ottenne un buon successo editoriale.
* Nel suo ultimo lavoro televisivo interpreta un frate: Manfredi accetta il ruolo spinto dalla sua amicizia con il co-protagonista Lino Banfi.[senza fonte] Nel sequel della fiction, girata dopo la morte di Manfredi, anche il personaggio da lui interpretato č nel frattempo morto, ma viene ricordato in un flashback.

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Targa del viale nel Giardino degli Aranci a Roma

wikipedia.it
 
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Shin80
view post Posted on 26/10/2008, 12:24




Inimitabile.
 
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niky80
view post Posted on 27/10/2008, 00:38




Grande!!!
 
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the music
view post Posted on 27/10/2008, 08:09




di lui si puo' dire solo che e' un mito ... tra i piu' grandi di tutti i tempi del cinema e della tv italiana
 
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4 replies since 26/10/2008, 11:55   186 views
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