11 Settembre 2001

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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 13/1/2009, 09:21




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Le torri del World Trade Center bruciano poco dopo l'impatto del volo United Airlines 175 contro la torre meridionale, a destra; a sinistra la torre settentrionale colpita precedentemente dal volo American Airlines 11, dalla quale esce ancora fumo.

Luogo: New York City - Twin Towers e Arlington (Virginia) - il Pentagono.
Data: 11 settembre 2001
08:46 - 10:28 (UTC-4)
Tipologia: attacco suicida, dirottamento aereo
Morti: 2974 (più i 19 terroristi) e 24 dispersi
Feriti: migliaia
Compiuto da: terroristi legati ad al-Qaida
Motivazione: fatwa di al-Qa'ida contro gli Stati Uniti d'America



Gli attentati dell'11 settembre 2001 sono stati quattro attacchi suicidi da parte di terroristi di al-Qaida contro obiettivi civili e militari nel territorio degli Stati Uniti d'America.

La mattina dell'11 settembre 2001, 19 affiliati all'organizzazione terroristica di matrice islamica al-Qaida dirottarono quattro voli civili commerciali.[1][2] I dirottatori fecero intenzionalmente schiantare due degli aerei sulle torri 1 e 2 del World Trade Center di New York, causando poco dopo il collasso di entrambi i grattacieli e conseguenti gravi danni agli edifici vicini. Il terzo aereo di linea fu fatto schiantare dai dirottatori contro il Pentagono. Il quarto aereo, diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington,[3] si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania), dopo che i passeggeri e i membri dell'equipaggio ebbero tentato di riprendere il controllo del veivolo. Oltre ai 19 dirottatori, vi furono 2974 vittime come conseguenza immediata degli attacchi, mentre i dispersi furono 24. La gran parte delle vittime erano civili, appartenenti a 90 diverse nazionalità.

Gli attacchi ebbero grandi conseguenze a livello mondiale: gli Stati Uniti d'America risposero dichiarando la "Guerra al terrorismo" e lanciando una invasione nell'Afghanistan controllato dai Talebani, accusati di aver volontariamente ospitato i terroristi. Il parlamento statunitense fece passare lo USA PATRIOT Act mentre altre nazioni rafforzarono la loro legislazione anti-terroristica, incrementando i poteri di polizia. Le borse rimasero chiuse per quasi una settimana, registrando enormi perdite subito dopo la riapertura, con quelle maggiori fatte registrare dalle compagnie aeree e di assicurazioni. L'economia della Lower Manhattan si fermò per via della distruzione di uffici del valore di miliardi di dollari.

I danni subiti dal Pentagono furono riparati dopo un anno, e un piccolo monumento commemorativo fu costruito sul luogo. La ricostruzione del World Trade Center è invece stata più problematica, a seguito di controversie sorte riguardo i possibili progetti e sui tempi necessari al loro completamento. La scelta della Freedom Tower per la ricostruzione del sito ha subito ampie critiche, conducendo all'abbandono di alcune parti del progetto originario.

Attacchi

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Mappa della zona interessata dagli attacchi, sovrapposta ad una immagine di Ground Zero.

Il mattino dell'11 settembre 2001, diciannove terroristi dirottarono quattro aerei di linea passeggeri in viaggio verso la California dagli aeroporti Logan (di Boston), Washington Dulles (di Dulles, ma utilizzato per voli da Washington) e Newark (in New Jersey ma che serve anche New York).[1] I dirottatori condussero due aeroplani, il volo American Airlines 11 e il volo United Airlines 175, a schiantarsi contro le torri nord e sud del World Trade Center.[4] Un altro gruppo di dirottatori condusse il volo American Airlines 77 a schiantarsi contro il Pentagono, mentre un quarto volo, lo United Airlines 93, col quale i terroristi intendevano colpire il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington,[3] precipitò al suolo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania.[5][6]

Nel corso del dirottamento, alcuni passeggeri e membri dell'equipaggio furono in grado di effettuare chiamate con l'apparecchio radiotelefonico aria-superficie della GTE e con i telefoni cellulari;[7][8] affermarono che diversi dirottatori erano a bordo di ciascun aeroplano e che i terroristi avevano preso il controllo dei veivoli usando coltelli e taglierini per uccidere alcuni assistenti di volo e almeno un pilota o un passeggero, tra cui il comandante del volo 11, John Ogonowski;[9] la Commissione d'indagine sugli attentati dell'11 settembre 2001 stabilì che due dei dirottatori avevano recentemente acquistato attrezzi multifunzione di marca Leatherman.[10] Qualche tipo di spray nocivo, come gas lacrimogeno o spray al peperoncino, sarebbe stato utilizzato sui voli American 11 e United 175 per tenere i passeggeri fuori dalla cabina di prima classe.[11] Un assistente di volo dell'American Airlines 11, un passeggero del volo 175 e alcuni passeggeri del volo 93 riferirono che i dirottatori avevano delle bombe, ma uno dei passeggeri disse anche di ritenere che si trattasse di ordigni inerti. Nessuna traccia di esplosivi fu trovata sui luoghi degli impatti. Il Rapporto della Commissione sull'11 settembre afferma che le bombe erano probabilmente false.[9]

Sul volo United Airlines 93 le registrazioni della scatola nera hanno rivelato che l'equipaggio e i passeggeri tentarono di sottrarre il controllo dell'aereo ai dirottatori dopo aver saputo, per via telefonica, che altri aerei dirottati erano stati mandati a schiantare contro degli edifici, quella mattina.[12][13] Secondo la trascrizione della registrazione, uno dei dirottatori diede l'ordine di virare il velivolo quando fu chiaro che ne avrebbero perso in controllo a causa dei passeggeri.[14] Poco dopo, l'aeroplano si schiantò in un campo vicino Stonycreek, nella contea di Somerset (Pennsylvania), alle ore 10:03:11 ora locale (14:03:11 UTC). In una intervista rilasciata al giornalista di al Jazeera Yosri Fouda, Khalid Shaikh Mohammed, dirigente di al-Qā‘ida, affermò che l'obiettivo del volo 93 era il Campidoglio di Washington, il cui nome in codice era «la facoltà di Legge».[15]

Tre edifici del complesso del World Trade Center collassarono a causa di danni strutturali, quel giorno.[16] La torre meridionale (denominata WTC 2) crollò alle 9:59 circa, dopo un incendio di 56 minuti causato dall'impatto del volo United Airlines 175; la torre settentrionale (WTC 1) collassò alle 10:28, dopo un incendio di circa 102 minuti.[16] La caduta di WTC 1 produsse dei detriti che danneggiarono la vicina 7 World Trade Center (WTC 7), la cui integrità strutturale fu ulteriormente compromessa dagli incendi; l'edificio collassò più tardi, quello stesso giorno, alle 17:20 ora locale.[17]
Il National Institute of Standards and Technology promosse delle investigazioni sulle cause del collasso dei tre edifici, successivamente allargando le indagini sulle misure per la prevenzione del collasso progressivo, chiedendosi ad esempio se la progettazione aveva previsto la resistenza agli incendi e se era stato effettuato un rafforzamento delle strutture in acciaio. Il rapporto riguardo WTC 1 e WTC 2 fu terminato nell'ottobre 2005, mentre l'indagine sul WTC 7 è stata pubblicata il 21 agosto 2008: il crollo dell'edificio è stato causato dalla dilatazione termica, prodotta dagli incendi incontrollati per ore, dell'acciaio della colonna primaria, la numero 79, il cui cedimento ha dato inizio ad un collasso progressivo delle strutture portanti vicine.[18]

Gli attacchi crearono grande confusione tra le agenzie di notizie e i controllori del traffico aereo in tutti gli Stati Uniti; a tutto il traffico aereo civile internazionale fu proibito di atterrare su terreno statunitense per tre giorni.[19] Gli aerei già in volo furono respinti o indirizzati agli aeroporti in Canada o Messico. Radio e televisioni diffusero notizie non confermate e spesso contraddittorie per tutto il giorno; una delle ricostruzioni più diffuse raccontava di una autobomba esplosa nella Segreteria di Stato degli Stati Uniti a Washington.[20]

Poco dopo aver annunciato per la prima volta l'incidente del Pentagono, la CNN e altre emittenti raccontarono anche che un incendio era scoppiato al National Mall di Washington.[21] Un altro rapporto fu lanciato dalla Associated Press, secondo il quale un Boeing 767 della Delta Air Lines, il volo 1989, era stato dirottato: anche questa notizia si rivelò poi un errore, in quanto si era effettivamente pensato che vi fosse quel pericolo, ma l'aereo rispose ai comandi dei controllori di volo e atterrò a Cleveland, Ohio.[22]

Vittime

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Raccolta delle foto di quasi tutte le vittime degli attacchi, prova presentata nel processo contro Zacarias Moussaoui.

Le vittime degli attentati furono 2974, esclusi i diciannove dirottatori: 246 su quattro aeroplani (88 sul volo American Airlines 11,[23] 59 sul volo United Airlines 175[24], 59 sull'American Airlines 77[25] e 40 sul volo United 73[26]; non ci fu alcun superstite), 2603 a New York e 125 al Pentagono.[27][28] Altre 24 persone sono ancora elencate tra i dispersi.[29] Tutte le vittime erano civili a parte 55 militari uccisi al Pentagono.[30] Furono più di 90 i paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center.[31]

Il NIST ha stimato che circa 17.400 civili erano presenti nel complesso del World Trade Center al momento degli attacchi, mentre i dati sui turisti elaborati dalla Port Authority of New York and New Jersey (l'"Autorità portuale di New York e del New Jersey") suggeriscono una presenza media di 14.154 persone sulle Torri Gemelle alle 8:45 del mattino.[32][33] La gran parte delle persone al di sotto delle zone di impatto evacuarono in sicurezza gli edifici, come pure 18 persone che si trovavano nella zona di impatto della torre meridionale;[34] Al contrario, 1366 delle vittime si trovavano nella zona di impatto o nei piani superiori della torre settentrionale;[35] secondo il Rapporto della Commissione, centinaia furono le vittime causato dall'impatto, mentre le restanti rimasero intrappolate e morirono a seguito del collasso della torre.[36] Quasi 600 persone furono invece uccise dall'impatto o morirono intrappolate ai piani superiori nella torre meridionale.[35]

Almeno 200 persone saltarono dalle torri in fiamme e morirono, come raffigurato nella emblematica foto The Falling Man ("L'uomo che cade"), precipitando su strade e tetti degli edifici vicini a centinaia di metri più in basso.[37] Alcune persone che si trovavano nelle torri al di sopra dei punti di impatto salirono fino ai tetti degli edifici sperando di essere salvati dagli elicotteri, ma le porte di accesso ai tetti erano chiuse; inoltre, non vi era alcun piano di salvataggio con elicotteri e, quella mattina dell'11 settembre, il fumo denso e l'elevato calore degli incendi avrebbe impedito agli elicotteri di effettuare manovre di soccorso.[38]

Le vittime tra i soccorritori furono 411. Il New York City Fire Department (i vigili del fuoco di New York) perse 341 vigili del fuoco e 2 paramedici;[39] il New York City Police Department (la polizia di New York) perse 23 agenti,[40] il Port Authority Police Department (la polizia portuale) 37.[41] I servizi di emergenza medica privata persero altri 8 tecnici e paramedici.[42][43]

La Cantor Fitzgerald L.P., una banca di investimenti i cui uffici si trovavano ai piani 101–105 del WTC 1, perse 658 impiegati, più di qualunque altra azienda.[44] La Marsh Inc., i cui uffici si trovavano immediatamente sotto quelli della Cantor Fitzgerald ai piani 93–101 (dove avvenne l'impatto del volo 11), perse 295 impiegati, mentre 175 furono le vittime tra i dipendenti della Aon Corporation.[45] Dopo New York, lo stato che ebbe più vittime fu il New Jersey, con la città di Hoboken a registrare il maggior numero di morti.[46]

È stato possibile identificare i resti di sole 1600 delle vittime del World Trade Center; gli uffici medici raccolsero anche «circa 10.000 frammenti di ossa e tessuti non identificati, che non possono essere collegati alla lista dei decessi».[47] Altri resti di ossa furono trovati ancora nel 2006, mentre gli operai approntavano il Deutsche Bank Building per la demolizione.

La morte per malattie ai polmoni di alcune altre persone è stata fatta risalire alla respirazione delle polveri contenenti centinaia di composti tossici (quali amianto, mercurio, piombo, ecc.) causate dal collasso del World Trade Center. La gravità dell'inquinamento ambientale derivante da tali polveri - che investirono tutta la punta sud dell'isola di Manhattan - fu resa nota al grande pubblico solo a distanza di circa quattro anni dall'evento: sino ad allora le agenzie governative statunitensi avevano sottovalutato o nascosto il rischio ambientale, forse allo scopo di non causare ulteriore panico e di rendere più spediti i soccorsi, lo sgombero delle macerie, il ripristino delle normali attività della città così gravemente ferita[48][49][50].

Danni

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Il Pentagono fu seriamente danneggiato dal fuoco e una sezione dell'edificio collassò.

Oltre alle Torri gemelle, i due grattacieli da 110 piani, numerosi altri edifici del World Trade Center furono distrutti o gravemente danneggiati, inclusi il 7 World Trade Center, il 6 World Trade Center, il 5 World Trade Center, il 4 World Trade Center, il Marriott World Trade Center e la chiesa greco ortodossa di St Nicholas.[51] Il Deutsche Bank Building, situato al di là della Liberty Street rispetto al complesso del World Trade Center, è attualmente in demolizione, in quanto l'ambiente all'interno dell'edificio è tossico e inabitabile.[52][53] La Fiterman Hall del Borough of Manhattan Community College, situato al 30 West Broadway, ricevette gravi ed estesi danni durante gli attacchi e la sua demolizione è stata programmata.[54] Altri edifici limitrofi, come il 90 West Street e il Verizon Building, subirono gravi danni, ma sono stati riparati.[55] Gli edifici del World Financial Center, la One Liberty Plaza, il Millenium Hilton, e 90 Church Street riportarono danni moderati.[56] Anche gli impianti di telecomunicazioni situati sulla torre settentrionale andarono distrutti, incluse le antenne di trasmissione radio e televisive e i ponti radio, ma le stazioni degli organi di informazioni re-instradarono rapidamente i segnali e ripresero le trasmissioni.[51][57]

Nella contea di Arlington, una porzione del Pentagono fu gravemente danneggiata dall'impatto e dal successivo incendio, e una sezione dell'edificio crollò.[58]

Operazioni di salvataggio e soccorso

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Evacuazione di un ferito nell'attacco al Pentagono

Successivamente agli attacchi alle Torri gemelle, il New York City Fire Department inviò rapidamente sul sito 200 unità, pari a metà dell'organico del dipartimento, che furono aiutati da numerosi pompieri fuori-servizio e da personale dei pronto soccorso.[59][60][61] Il New York City Police Department inviò delle unità speciali dette "Emergency Service Units" e altro personale.[62] Durante i soccorsi, i comandanti dei vigili del fuoco, della polizia e dell'Autorità portuale ebbero difficoltà a condividere le informazioni e a coordinare i loro sforzi,[59] tanto che vi furono duplicazioni nelle ricerche dei civili dispersi invece che ricerche coordinate. [63]

Con la situazione che peggiorava, il dipartimento di polizia, che riceveva informazioni degli elicotteri in volo, fu in grado di diffondere l'ordine di evacuazione che permise a molti dei suoi agenti di allontanarsi prima del crollo degli edifici;[62][63] tuttavia, poiché i sistemi di comunicazione radio dei dipartimenti di polizia e di vigili del fuoco erano incompatibili, questa informazione non fu inoltrata ai comandi dei vigili del fuoco. Dopo il collasso della prima torre, i comandanti dei vigili del fuoco trovarono difficoltà a inviare gli ordini di evacuazione ai pompieri all'interno della torre, a causa del malfunzionamento dei sistemi di trasmissione all'interno del World Trade Center. Persino le chiamate al 911 (il servizio di emergenza) non furono correttamente inoltrate.[60] Una enorme operazione di ricerca e salvataggio fu lanciata dopo poche ore dagli attacchi; le operazioni cessarono alcuni mesi dopo.[64]

Attentatori e loro moventi

Gli attacchi dell'11 settembre sono il risultato degli obiettivi dichiarati da al-Qaida, così come furono formulati nella fatwa promulgata da Osama bin Laden, Ayman al-Zawahiri, Abū Yāsir Rifā'ī Ahmad Tāhā, Mir Hamzah, e Fazlur Rahman, la quale dichiarava che fosse «dovere di ogni musulmano [...] uccidere gli americani in qualunque luogo».[65][66][67]

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Mohamed Atta, responsabile tattico degli attacchi, morto nell'impatto del volo American Airlines 11.

Al-Qa'ida

L'origine di al-Qa'ida risale al 1979, anno dell'invasione sovietica dell'Afghanistan; poco dopo l'invasione, Osama bin Laden si recò in Afghanistan per collaborare con l'organizzazione dei mujaheddin arabi e alla formazione di Maktab al-Khidamat, una formazione il cui scopo era quello di raccogliere fondi e assoldare mujaheddin stranieri per resistere all'Unione Sovietica. Nel 1989, con il ritiro delle forze sovietiche dal conflitto afghano, il Maktab al-Khidamat si trasformò in una "forza di intervento rapido" del jihad contro i governi del mondo islamico.

Sotto la guida di Ayman al-Zawahiri, bin Laden assunse posizioni più radicali.[68] Nel 1996, bin Laden promulgò la prima fatwa, con la quale intendeva allontanare i soldati statunitensi dall'Arabia Saudita.[69] In una seconda fatwa promulgata nel 1998, bin Laden avanzò obiezioni sulla politica estera statunitense nei riguardi di Israele, come pure sulla presenza di truppe statunitensi in Arabia Saudita anche dopo la fine della guerra del Golfo.[70] Bin Laden ha citato testi dell'Islam per esortare ad azioni di forza contro soldati e civili statunitensi fin quando i problemi sollevati non saranno risolti, notando che «durante tutta la storia dei popoli islamici, gli ulema hanno unanimemente affermato che il jihad è un dovere individuale se il nemico devasta i paesi musulmani».[70]

Organizzazione degli attacchi

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Khalid Shaykh Mohammed, ideatore degli attacchi.

L'idea degli attacchi dell'11 settembre fu formulata da Khalid Shaykh Mohammed, che per primo la presentò a Osama bin Laden nel 1996.[71] In quel momento bin Laden e al-Qa'ida vivevano un periodo di transizione, in quanto erano appena tornati in Afghanistan dal Sudan.[72] Gli attentati alle ambasciate statunitensi del 1998 segnarono un punto di svolta, in quanto con essi bin Laden attaccava direttamente gli Stati Uniti.[72] Alla fine del 1998 o all'inizio del 1999, bin Laden diede il proprio consenso a Mohammed per l'organizzazione dell'attentato.[72] Una serie di incontri ebbero luogo nella primavera del 1999 tra Khalid Shaykh Mohammed, bin Laden e il suo rappresentante Mohammed Atef: bin Laden approvò la scelta dei capi dell'azione e garantì il sostegno finanziario;[72] fu anche coinvolto nella scelta dei partecipanti all'attacco, tanto che fu lui a scegliere Mohamed Atta come il capo dei dirottatori.[73] Mohammed fornì il supporto operazionale, selezionando gli obiettivi e organizzando i viaggi per dirottatori[72] (quasi 27 membri di al-Qaida tentarono di entrare negli Stati Uniti d'America per prendere parte agli attacchi dell'11 settembre);[9] bin Laden modificò alcune decisioni di Mohammed, respingendo alcuni potenziali obiettivi come la U.S. Bank Tower di Los Angeles.[74]

La National Commission on Terrorist Attacks upon the United States ("Commissione nazionale sugli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti") fu formata dal governo degli Stati Uniti ed è comunemente nota come 9/11 Commission; il 22 luglio 2004 la commissione rilasciò un rapporto nel quale concludeva che gli attacchi erano stati progettati e messi in atto da membri di al-Qa'ida. La commissione affermò che «gli organizzatori dell'attentato dell'11 settembre spesero in totale tra 400.000 e 500.000 dollari per progettare e mettere in atto il loro attacco, ma che la precisa origine dei fondi utilizzati per eseguire gli attacchi è rimasta sconosciuta».[75]

Dirottatori

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Gli edifici intorno al World Trade Center furono gravemente danneggiate dai detriti e dalla caduta delle Torri gemelle.

Quindici dirottatori provenivano dall'Arabia Saudita, due dagli Emirati Arabi Uniti, uno dall'Egitto e uno dal Libano.[76] In contrasto con il consueto profilo degli attentatori suicidi, i dirottatori erano adulti maturi e ben istruiti, le cui visioni del mondo erano ben formate.[77] Dopo alcune ore dagli attacchi, l'FBI fu in grado di determinare i nomi e, in molti casi, i dettagli personali dei sospetti piloti e dirottatori.[78][79] Il bagaglio di Mohamed Atta, che non fu trasbordato dal suo volo da Portland sul volo 11, conteneva documenti che rivelarono l'identità di tutti i 19 dirottatori e altri importanti indizi sui loro piani, sulle loro intenzioni e sui loro precedenti.[80] Il giorno degli attacchi, la National Security Agency intercettò delle comunicazioni che portavano a Osama bin Laden, come avevano fatto i servizi segreti tedeschi.[81][82]

Il 27 settembre 2001, l'FBI rese pubbliche le foto dei 19 dirottatori, assieme alle informazioni sulle possibili nazionalità e nomi falsi di molti.[83] Le indagini dell'FBI sugli attacchi, l'operazione "PENTTBOM", furono le più vaste e complesse nella storia dell'FBI, coinvolgendo più di 7000 agenti speciali.[84] Il governo degli Stati Uniti determinò che al-Qa'ida, diretta da Osama bin Laden, era responsabile per gli attacchi, con l'FBI che afferma che «le prove che mettono in relazione al-Qa'ida e bin Laden agli attacchi dell'11 settembre sono chiare e irrefutabili»;[85] Il governo del Regno Unito raggiunse la stessa conclusione.[86]

La dichiarazione di una guerra santa contro gli Stati Uniti d'America e la fatwa firmata da Osama bin Laden e altri nel 1996, in cui si chiedeva l'uccisione di civili statunitensi, sono viste come indizi del suo movente negli attacchi dell'11 settembre da parte degli investigatori.[87] Inizialmente bin Laden negò il proprio coinvolgimento negli attacchi, per poi ammetterlo.[88][89] Il 16 settembre 2001, bin Laden negò ogni coinvolgimento negli attacchi leggendo una dichiarazione trasmessa dal canale satellitare del Qatar Al Jazeera: «Sottolineo che non ho attuato questo gesto, che sembra essere stato portato avanti da individui con motivazioni proprie»;[90] questa smentita fu trasmessa dalle testate giornalistiche statunitensi e mondiali. Nel novembre 2001 forze statunitensi recuperarono una registrazione in una casa distrutta a Jalalabad, in Afghanistan, in cui bin Laden parla a Khaled al-Harbi: nella videoregistrazione bin Laden ammette di aver saputo in anticipo degli attacchi.[91] La registrazione fu trasmessa da varie emittenti giornalistiche a partire dal 13 dicembre 2001; la distorsione delle immagini è stata attribuita ad artefatti causati dalla copia del nastro.[92] Il 27 dicembre 2001 fu pubblicato un secondo video di bin Laden, in cui affermava che «il terrorismo contro gli Stati Uniti merita di essere lodato perché fu una risposta ad una ingiustizia, avente lo scopo di forzare gli Stati Uniti a interrompere il suo sostegno ad Israele, che uccide la nostra gente», senza però ammettere la responsabilità degli attacchi.[93] Poco prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 2004, bin Laden rivendicò pubblicamente con una registrazione video il coinvolgimento di al-Qa'ida negli attacchi agli Stati Uniti, ammettendo il proprio legame diretto con gli attentati; affermò che gli attacchi erano stati portati perché «siamo liberi [...] e vogliamo riottenere libertà per la nostra nazione. Così come voi indebolite la nostra sicurezza noi indeboliamo la vostra».[94] Osama bin Laden afferma di aver personalmente diretto i 19 dirottatori:[95] nel video afferma che «concordammo assieme al comandante Muhammad Atta, che Allah abbia pietà di lui, che tutte le operazioni sarebbero dovute essere completate in 20 minuti, prima che Bush e la sua amministrazione se ne accorgessero».[89] Un altro video ottenuto da Al Jazeera nel settembre 2006 mostra Osama bin Laden con Ramzi Binalshibh e due dirottatori, Hamza al-Ghamdi e Wail al-Shehri, mentre preparano gli attacchi.[96]
In una intervista del 2002 con il giornalista di al Jazeera Yosri Foda, Khalid Shaykh Mohammed ammise il proprio coinvolgimento nella "operazione del santo Martedì", assieme a Ramzi Binalshibh.[97] Il Rapporto della Commissione sull'11 settembre ha determinato che l'animosità di Khalid Shaykh Mohammed, il «principale architetto» degli attacchi dell'11 settembre, verso gli Stati Uniti ebbe origine «non dalla sua esperienza di studente fatta lì, ma piuttosto dalla sua violenta opposizione con la politica estera statunitense in favore deli Israele».[72] Mohammed Atta condivideva le stesse motivazioni di Khalid Shaykh Mohammed. Ralph Bodenstein, un ex-compagno di classe di Atta, lo descrisse come «ampiamente imbevuto, in realtà, sulla difesa degli Stati Uniti di queste politiche israeliane nella regione».[98] Abd al-Aziz al-Umari, dirottatore del volo 11 assieme a Mohamed Atta, affermò nel suo testamento video che «il mio gesto è un messaggio per coloro che mi hanno ascoltato e per coloro che mi hanno visto e, allo stesso tempo, è un messaggio agli infedeli, che lasciate la penisola arabica sconfitti e che smettiate di dare una mano ai codardi ebrei in Palestina».[99] Khalid Shaykh Mohammed fu arrestato il 1º marzo 2003 a Rawalpindi, in Pakistan,[100] per poi essere detenuto definitivamente nel campo di detenzione di Guantanamo Bay, a Cuba. Durante le udienze condotte dagli Stati Uniti nel marzo 2007, che sono state «ampiamente criticate da avvocati e gruppi per i diritti umani in quanto tribunali falsi»,[101] Mohammed confessò nuovamente la propria responsabilità per gli attacchi: «ero il responsabile dell'operazione dell'11 settembre, dalla A alla Z».[101][102]

Nel "Sostituto di testimonianza di Khalid Shaykh Mohammed" del processo a Zacarias Moussaoui, cinque persone sono identificate come quelle che conoscevano tutti i dettagli dell'operazione: Osama bin Laden, Khalid Shaykh Mohammed, Ramzi Binalshibh, Abu Turab al-Urdunni e Mohammed Atef.[103] Fino al 2008, solo le figure di contorno sono state processate o condannate in relazione agli attacchi; bin Laden non è stato ancora formalmente accusato degli attentati.[104] Il 26 settembre 2005, la Audiencia Nacional de España (la corte nazionale spagnola), diretta dal giudice Baltasar Garzón, condannò Abu Dahdah a 27 anni di prigione per cospirazione riguardo gli attentati dell'11 settembre e in qualità di membro dell'organizzazione terrorisitica al-Qa'ida. Allo stesso tempo, altri 17 membri di al-Qa'ida ricevettero condanne tra i sei e gli undici anni.[105][106] Il 16 febbraio 2006, la corte suprema spagnola ridusse la pena di Abu Dahdah a 12 anni, in quanto considerò non provata la sua partecipazione alla cospirazione.[107]



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Khalid Shaykh Mohammed dopo la sua cattura in Pakistan.

Moventi

Molte conclusioni della commissione dell'11 settembre sui moventi degli attacchi sono state condivise da altri esperti. L'esperto di anti-terrorismo Richard Clarke ha spiegato, nel suo libro Against All Enemies, che le scelte di politica estera degli Stati Uniti, inclusi «il confronto con Mosca in Afghanistan, l'invio delle forze armate statunitensi nel Golfo persico» e «il rafforzamento di Israele come base per un fianco meridionale contro i sovietici», contribuirono a formare le motivazioni di al-Qaida.[108] Altri, come il corrispondente dall'estero del The Observer Jason Burke, sottolineano l'aspetto politico dei moventi, affermando che «bin Laden è un attivista con un'idea molto chiara di ciò che vuole e di come spera di ottenerlo. Questi mezzi possono essere molto distanti dalla normale attività politica [...] ma la sua agenda è fondamentalmente politica».[109]

Molti studi si sono concentrati anche sull'insieme della strategia di bin Laden per individuare il movente degli attentati. Per esempio, il corrispondente Peter Bergen afferma che gli attacchi erano parte di un piano volto a far incrementare la presenza militare e culturale degli Stati Uniti nel Vicino Oriente, forzando in questo modo i musulmani a confrontarsi con le "malefatte" di un governo non-musulmano e a stabilire governi islamici conservatori nella regione.[110] Michael Scott Doran, corrispondente di Foreign Affairs, enfatizza l'uso "mitico" del termine "spettacolare" nella risposta di bin Laden agli attacchi, spiegando che si trattava di un tentativo di provocare una reazione viscerale nel Vicino Oriente e di assicurarsi che i cittadini musulmani reagissero il più violentemente possibile a un aumento dell'impegno statunitense nella regione.[111]

Conseguenze

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Il Presidente degli Stati Uniti, George Bush, riceve la comunicazione dell'impatto del secondo aereo al World Trade Center mentre si trova in una classe della Emma E. Booker Elementary School di Sarasota, Florida, l'11 settembre 2001.

Gli attacchi dell'11 settembre ebbero un immediato e travolgente effetto sulla popolazione degli Stati Uniti. Molti agenti di polizia e soccorritori di altre parti del paese presero dei permessi dal lavoro per recarsi a New York ad assistere i propri colleghi nel recupero dei corpi dalle macerie delle Torri gemelle.[112] Le donazioni di sangue ebbero un incremento nella settimana successiva agli attacchi in tutti gli Stati Uniti.[113][114] Per la prima volta nella storia, tutti i veivoli civili degli Stati Uniti e di altri paesi (come il Canada), che non effettuavano servizi di emergenza, furono immediatamente fatti atterrare, recando grossi disagi a decine di migliaia di passeggeri in tutto il mondo.[115] La Federal Aviation Administration chiuse i cieli statunitensi a tutti i voli internazionali, obbligando gli aerei a dirigersi su aeroporti di altri paesi; il Canada fu uno dei paesi maggiormente toccati da questo fenomeno e lanciò l'Operation Yellow Ribbon per gestire l'enorme numero di aerei a terra e di passeggeri bloccati negli aeroporti.[116]

Il consiglio della Nato dichiarò che gli attacchi agli Stati Uniti erano considerati un attacco a tutti i paesi della Nato e che, in quanto tali, soddisfavano l'Articolo 5 del trattato NATO.[117] Subito dopo gli attacchi, l'amministrazione Bush dichiarò la "Guerra al terrorismo", con l'obiettivo dichiarato di portare Osama bin Laden e al-Qa'ida davanti alla giustizia e di prevenire la costituzione di altre reti terroristiche. I mezzi previsti per perseguire questi obiettivi includevano sanzioni economiche e interventi militari contro gli stati che avessero dato l'impressione di ospitare terroristi, aumenti dell'attività di sorveglianza su scala globale e condivisione delle informazioni ottenute dai servizi segreti. L'invasione statunitense dell'Afghanistan (2001) e il rovesciamento del governo dei Talebani da parte di una coalizione guidata dagli Stati Uniti fu la seconda operazione della guerra effettuata al di fuori dei confini statunitensi in ordine di grandezza, la più vasta tra quelle direttamente collegate al terrorismo. Gli Stati Uniti non furono l'unica nazione ad aumentare la propria preparazione militare: stati come le Filippine e l'Indonesia dovevano infatti affrontare le minacce portate dal terrorismo islamista interno.[118][119] Subito dopo, alcuni esponenti dell'amministrazione statunitense specularono sul coinvolgimento di Saddam Hussein, il presidente iracheno, con al-Qa'ida.[120] Questi sospetti si rivelarono successivamente infondati, ma questa associazione contribuì a far accettare all'opinione pubblica l'invasione dell'Iraq del 2003.[120]

Reazioni dell'opinione pubblica statunitense

A seguito degli attacchi, l'indice di gradimento del presidente Bush salì fino all'86%.[121] Il 20 settembre 2001, il Presidente degli Stati Uniti parlò alla nazione e ad una seduta congiunta del Congresso, esponendo gli eventi del giorno degli attacchi, i successivi nove giorni di sforzi di salvataggio e ricostruzione e la sua risposta agli eventi. Anche il sindaco di New York Rudolph Giuliani ottenne un notevole gradimento a livello locale e nazionale in virtù del ruolo svolto.[122] Molti fondi furono immediatamene aperti per assistere finanziariamente i sopravvissuti e le famiglie delle vittime degli attacchi; al termine ultimo per la compensazione delle vittime, l'11 settembre 2003, erano state ricevute 2833 richieste dalle famiglie delle vittime.[123] Subito dopo gli attacchi furono messi in atto i piani di emergenza per l'evacuazione dei governanti e per la continuità del governo (la serie di atti necessari a garantire la prosecuzione delle funzioni governative in caso di attacco nucleare o simile).[115] Il fatto che gli Stati Uniti fossero in una condizione di continuità del governo fu però comunicato al Congresso solo nel febbraio 2002.[124] Il Congresso passò l'Homeland Security Act del 2002, che istituì il Department of Homeland Security, la maggiore ristrutturazione dell'amministrazione statunitense nella storia contemporanea. Il congresso passò anche lo USA PATRIOT Act, affermando che sarebbe stato utile a individuare e perseguire il terrorismo e altri crimini; i gruppi per le libertà civili hanno però criticato il PATRIOT Act, affermando che permette agli organi di polizia di invadere la vita privata dei cittadini e che elimina il controllo da parte della magistratura della polizia e dai servizi segreti interni.[125][126][127] L'amministrazione Bush indicò gli attacchi dell'11 settembre per giustificare l'inizio di una operazione segreta della National Security Agency volta a «intercettare comunicazioni via telefono e e-mail tra gli Stati Uniti e persone all'estero senza mandato».[128]

Furono riportati numerosi incidenti di molestie e crimini d'odio contro mediorientali e persone "dall'aspetto mediorientale"; furono coinvolti particolarmente Sikh, in quanto gli uomini sikh vestono un turbante, elemento essenziale dello stereotipo del musulmano negli Stati Uniti. Vi furono abusi verbali, attacchi a moschee e altre costruzioni religiose (tra cui un tempio induista) e aggressioni, tra cui un omicidio: Balbir Singh Sodhi, un Sikh, fu ucciso il 15 settembre, dopo essere stato scambiato per un musulmano.[129] Le principali organizzazioni statunitensi di musulmani[130] furono immediate nella condanna degli attacchi e si appellarono affinché «i musulmani statunitensi si facciano avanti con le loro capacità e le loro risorse per aiutare ad alleviare le sofferenze delle persone coinvolte e delle loro famiglie». Oltre a notevoli donazioni di denaro, molte organizzazioni islamiche organizzarono raccolte di sangue e fornirono assistenza medica, cibo e alloggio alle vittime dell'attentato.[131] A seguito degli attacchi, 80.000 arabi e immigrati musulmani furono registrati e le loro impronte digitali schedate in base all'Alien Registration Act del 1940. Ottomila arabi e musulmani furono interrogati e cinquemila stranieri furono detenuti secondo la Joint Congressional Resolution 107-40, che autorizzava l'uso delle forze armate «per scoraggiare e prevenire atti di terrorismo internazionale contro gli Stati Uniti».[132]

Risposta internazionale

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Un vigile del fuoco di New York osserva i resti della Torre meridionale.

Gli attacchi furono condannati da governi di tutto il mondo, e molte nazioni offrirono aiuti e solidarietà.[133] I governanti della maggior parte dei paesi del Medio Oriente, incluso l'Afghanistan, condannarono gli attacchi. L'Iraq fece eccezione, in quanto diffuse immediatamente una dichiarazione in cui si affermava che «i cowboys americani stanno cogliendo il frutto dei loro crimini contro l'umanità».[134] Un'altra eccezione molto evidenziata dai mass media furono i festeggiamenti da parte di alcuni Palestinesi.[135] Circa un mese dopo gli attacchi, gli Stati Uniti d'America guidarono una vasta coalizione nell'invasione dell'Afghanistan, allo scopo di rovesciare il governo dei Talebani, accusati di ospitare al-Qa'ida.[136] Le autorità del Pakistan si schierarono nettamente al fianco degli Stati Uniti contro i Talebani e al-Qa'ida: i pakistani misero a disposizione degli Stati Uniti diversi aeroporti militari e basi per gli attacchi contro il governo talebano e arrestarono più di 600 presunti membri di al-Qa'ida, che poi cedettero agli statunitensi.[137] Diversi paesi - tra cui Regno Unito, India, Australia, Francia, Germania, Indonesia, Cina, Canada, Russia, Pakistan, Giordania, Mauritius, Uganda e Zimbabwe - promulgarono legislazioni "antiterroristiche" e congelarono i conti in banca di persone che sospettavano avessero legami con al-Qaida.[138][139] I servizi segreti e le forze di polizia di alcuni paesi - tra cui Italia, Malesia, Indonesia e Filippine - arrestarono persone che indicavano come sospetti terroristi con lo scopo dichiarato di distruggere le cellule terroristiche in tutto il mondo.[140][141]

Negli Stati Uniti questi fatti generarono alcune controversie; critici come il Bill of Rights Defense Committee affermarono che le tradizionali limitazioni sul potere di sorveglianza federale (come il controllo degli assembramenti pubblici del COINTELPRO) erano stati "smantellati" dallo USA PATRIOT Act.[142] Organizzazioni per le libertà civili come la American Civil Liberties Union e il gruppo di pressione Liberty affermarono che anche alcune protezioni dei diritti civili erano state aggirate.[143][144] Gli Stati Uniti aprirono un centro di detenzione a Guantanamo Bay, a Cuba, per detenervi quelli che definirono "combattenti nemici illegittimi". La legittimità di tali detenzioni è stata messa in discussione dall'Unione Europea, dall'Organizzazione degli Stati Americani e da Amnesty International, tra gli altri.[145][146][147]

Indagini

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Punti di impatto sulle Torri gemelle

La Commissione d'indagine sugli attentati dell'11 settembre 2001, anche nota come "9/11 Commission" e diretta dall'ex-governatore del New Jersey Thomas Kean, fu istituita nel tardo 2002 per preparare una ricostruzione completa dei fatti riguardanti l'attacco, analizzando anche lo stato di preparazione e l'immediata reazione ad essi. Il 22 luglio 2004, la 9/11 Commission pubblicò il Rapporto della Commissione sull'11 settembre. La Commissione e il suo rapporto hanno ricevuto diverse critiche.[148][149]

Collasso del World Trade Center

Una indagine federale sulle caratteristiche tecniche e di resistenza agli incendi connesse con il collasso delle Torri gemelle e del WTC 7 fu condotta dal National Institute of Standards and Technology (NIST) dello United States Department of Commerce. Questa indagine aveva il compito di trovare il motivo del collasso degli edifici, il numero di morti e feriti causati, oltre che le procedure collegate alla progettazione e alla gestione del World Trade Center.[150]

Il rapporto concluse che il rivestimento anti-incendio delle infrastrutture in acciaio furono spazzate via dagli impatti degli aerei e che, se questo non fosse accaduto, le torri sarebbero probabilmente rimaste in piedi.[151]

Gene Corley, direttore dell'indagine originale, commentò che «le torri si comportarono in maniera impressionante. Non furono gli aerei dei terroristi ad abbattere gli edifici; fu l'incendio successivo. Fu dimostrato che era possibile abbattere due terzi delle colonne di una torre e l'edificio sarebbe restato in piedi».[152] Il fuoco indebolì le travature di sostegno dei piani, facendole piegare verso il basso, tirando così le colonne in acciaio esterne che si piegarono verso l'interno. Con le colonne portanti danneggiate, le colonne esterne piegate non furono più in grado di sostenere gli edifici, causandone il collasso. Il rapporto afferma inoltre che le trombe delle scale non erano adeguatamente rinforzate per funzionare da via di fuga per le persone al di sopra della zona di impatto.[153][154] Questo fu confermato da uno studio indipendente della Purdue University.[155] I risultati dell'indagine del NIST sul WTC 7 sono stati pubblicati il 21 agosto 2008: il crollo dell'edificio è stato causato dalla dilatazione termica prodotta dagli incendi che divamparono incontrollati per ore, e che hanno in particolare interessato l'acciaio della colonna primaria numero 79, il cui cedimento ha dato inizio ad un collasso progressivo delle strutture portanti vicine.[156]

Indagine interna della CIA

L'Ispettore Generale della CIA condusse una indagine interna sulle prestazioni della CIA prima dell'11 settembre e fu estremamente critico nei confronti dei funzionari anziani della CIA per non aver fatto tutto ciò che era possibile contro il terrorismo, in particolare per non essere riusciti a fermare due dei dirottatori dell'11 settembre, Nawaf al-Hazmi e Khalid al-Mihdhar, al loro ingresso negli Stati Uniti, e per non aver condiviso le informazioni su di loro con l'FBI.[157]

Nel maggio 2007, senatori appartenenti sia al Partito Democratico che a quello Repubblicano hanno sostenuto una proposta di legge che avrebbe reso pubblica un rapporto d'indagine interno alla CIA. Il rapporto investiga sulle responsabilità del personale CIA prima e dopo gli attacchi: completato nel 2005, i suoi dettagli non sono mai stati resi pubblici.[158]

Effetti a lungo termine

Conseguenze economiche


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Da Manhattan, il 12 settembre 2001, si sollevava un lungo pennacchio di fumo.

Gli attacchi ebbero un significativo impatto sui mercati finanziari degli Stati Uniti e mondiali. La borsa di New York (New York Stock Exchange, NYSE), l'American Stock Exchange e il NASDAQ non aprirono l'11 settembre e rimasero chiusi fino al 17 settembre. Quando i mercati riaprirono, l'indice Dow Jones precipitò di 684 punti, pari al 7.1%, fino a 8921, la maggiore flessione mai avuta in un solo giorno.[159] Alla fine della settimana, l'indice Dow Jones era precipitato a 1369,7 punti (14,3%), la maggiore caduta settimanale della sua storia.[160] Le azioni statunitensi persero 1.400 miliardi di dollari di valore in quella settimana.[160] A New York si contarono circa 430.000 posti di lavoro e 2,8 miliardi di dollari di stipendi persi nei tre mesi seguenti agli attacchi; gli effetti economici si concentrarono sui settori economici dell'export della città.[161] Si stima che la perdita in termini di prodotto interno lordo sperimentata dall'economia newyorkese negli ultimi tre mesi del 2001 e per tutto il 2002 ammonti a 27,3 miliardi di dollari. Il governo federale concesse immediatamente 11,2 miliardi di dollari al governo cittadino nel settembre 2001 e 10,5 miliardi di dollari all'inizio del 2002, per incentivare lo sviluppo economico e la ricostruzione delle infrastrutture.[162]

Gli attacchi ebbero un grosso impatto anche sulle piccole imprese di Lower Manhattan, poste nelle vicinanze del World Trade Center; circa 18.000 di queste imprese furono distrutte o trasferite dopo gli attacchi. L'agenzia federale che gestisce i fondi per le piccole imprese, la Small Business Administration, fornì dei prestiti mentre il goveno federale diede assistenza alle piccole imprese danneggiate dagli attacchi tramite il Community Development Block Grants e l'Economic Injury Disaster Loans.[162] Quasi tre milioni di metri quadri di uffici a Lower Manhattan furono danneggiati o distrutti.[163] Gli studi economici sugli effetti degli attacchi hanno confermato che il loro impatto sul mercato degli uffici di Manhattan e su quello dei lavori da ufficio è stato inferiore a quanto previsto, a causa della necessità di una interazione faccia a faccia nell'ambito dei servizi finanziari.[164][165]

Lo spazio aereo nordamericano fu chiuso per diversi giorni dopo gli attacchi e i voli di linea sperimentarono un calo dopo la sua riapertura. Gli attacchi causarono un taglio di circa il 20% della capacità di viaggi aerei, esacerbando i problemi delle compagnie aeree statunitensi.[166]

Effetti sulla salute

Migliaia di tonnellate di detriti tossici risultanti dal collasso delle Torri gemelle contenevano più di 2500 contaminanti, tra cui alcuni elementi noti per essere cancerogeni.[167][168] Sono testimoniate diversi casi di malattie debilitanti tra coloro che si occuparono dei soccorsi e dei lavori di rimozione delle macerie, malattie ritenute collegate direttamente all'esposizione ai detriti.[169][170] Alcune di queste conseguenze sanitarie hanno toccato anche alcuni residenti, studenti e impiegati della Lower Manhattan e della vicina Chinatown.[171] Molti decessi sono stati collegati alla polvere tossica causata dal collasso del World Trade Center e i nomi delle vittime saranno incluse nel memoriale del WTC.[172] Esistono alcuni studi scientifici che suggeriscono che l'esposizione a diversi prodotti tossici dispersi nell'aria potrebbe avere effetti negativi sullo sviluppo del feto: per questo motivo, un centro studi per la salute ambientale dei bambini sta studiando i figli delle donne incinte all'epoca degli attacchi e che vivevano o lavoravano in prossimità delle torri del WTC.[173]

Sono tutt'ora in atto procedimenti legali per il rimborso dei costi delle cure per le malattie connesse agli attacchi. Il 17 ottobre 2006, il giudice federale Alvin Hellerstein annullò il rifiuto della municipalità di New York di pagare i costi dell'assistenza sanitaria ai soccorritori, permettendo così numerosi processi contro l'amministrazione cittadina.[174] Ufficiali governativi sono stati censurati per aver spinto le persone a tornare a Lower Manhattan nelle settimane successive agli attacchi; l'amministratrice della Environmental Protection Agency ("Agenzia per la protezione dell'ambiente", EPA) nel periodo immediatamente successivo agli attacchi, Christine Todd Whitman, fu pesantemente criticata per aver affermato scorrettamente che l'area era sicura dal punto di vista ambientale.[175] Il presidente Bush fu anche criticato per aver interferito con le interpretazioni e i pareri dell'EPA riguardo la qualità dell'aria successivamente agli attacchi.[176] Inoltre, il sindaco Giuliani fu criticato per aver sollecitato il personale del settore finanziario a tornare rapidamente nell'area vasta attorno a Wall Street.[177]

Ricostruzioni

Il giorno degli attacchi, Giuliani affermò: «Ricostruiremo. Ne usciremo più forti di prima, politicamente più forte, economicamente più forti. La skyline tornerà ad essere nuovamente completa».[178] La rimozione dei detriti terminò ufficialmente nel maggio 2002.[179] La Lower Manhattan Development Corporation, incaricata della ricostruire il sito del World Trade Center, è stata criticata per aver compiuto poco con i notevoli fondi destinati alla ricostruzione.[180][181] Uno degli edifici completamente distrutti, il 7 World Trade Center, ha una nuova torre uffici, completata nel 2006; la Freedom Tower è attualmente (2008) in costruzione e, al suo completamento, nel 2011, sarà uno degli edifici più alti dell'America settentrionale con una altezza di 541 m. Si prevede il completamento di altre tre torri tra il 2008 e il 2012, poste un isolato a oriente rispetto a quelle originali.

La sezione danneggiata del Pentagono fu ricostruita e rioccupata entro un anno dagli attacchi.[182]

Monumenti

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Il Tribute in Light, come appariva da Jersey City nell'anniversario degli attacchi nel 2004.

Nei giorni immediatamente successivi agli attacchi, si tennero molte commemorazioni e veglie in tutto il mondo;[183][184][185] mentre ovunque a Ground Zero furono affisse immagini delle vittime.[186] Uno delle prime commemorazioni fu il Tribute in Light, una istallazione di 88 fari da ricerca posti nelle fondamenta delle Torri che proiettavano due colonne di luce verticalmente verso il cielo.[187] A New York fu istituita una competizione per decidere il progetto di un monumento da erigere sul luogo di Ground Zero; il progetto vincente, Reflecting Absence, selezionato nell'agosto 2006, consiste in una coppia di piscine riflettenti sul luogo delle fondamenta delle Torri, circondate da un monumento sotterraneo in cui sono iscritti i nomi delle vittime.[188] I progetti di creazione di un museo sul sito sono stati sospesi dopo che l'International Freedom Center è stato abbandonato per le critiche delle famiglie delle vittime.[189]

Il monumento del Pentagono è correntemente in costruzione fuori dall'edificio: si tratta di un parco con 184 panchine che fronteggiano il Pentagono.[190] Quando il Pentagono fu ricostruito, nel 2001-2002, furono costruiti anche una cappella privata e un monumento interno, posti nel luogo dove il Volo 77 si schiantò nell'edificio.[191] Un monumento del Volo 93 da costruire a Shanksville è in fase di progetto: includerà un groviglio di alberi scolpiti che forma un circolo intorno al sito dell'impatto, tagliato dal percorso dell'aereo, mentre delle campane a vento porteranno i nomi delle vittime.[192] Un monumento temporaneo si trova a 450 m dal sito dell'impatto del Volo 93 a Shanksville.[193] Molti altri monumenti permanenti sono in costruzione in tutto il mondo e la loro lista è aggiornata man mano che sono completati.[194] Oltre a monumenti veri e propri, anche borse di studio e programmi caritatevoli sono stati istituiti dai parenti delle vittime, come pure da altre organizzazioni e privati.[195]

Dispute e controversie sui resoconti ufficiali

A seguito degli attacchi, negli Stati Uniti e nel mondo sono stati sollevati diversi dubbi circa il reale svolgimento dei fatti e sono state formulate numerose teorie difformi da quelle comunemente accettate, generalmente configurabili come vere e proprie teorie del complotto.
Tali dubbi e teorie hanno dato luogo ad innumerevoli dispute e controversie circa la natura, l'origine e i responsabili degli attentati, contestando il contenuto dei resoconti ufficiali circa l'accaduto e suggerendo, tra l'altro, che persone con incarichi di responsabilità negli Stati Uniti fossero a conoscenza del pericolo e che deliberatamente avrebbero deciso di non prevenirli, o che individui estranei ad al-Qa'ida avrebbero partecipato alla pianificazione o all'esecuzione degli attacchi[196]. Una delle più diffuse teorie pone in dubbio che gli edifici colpiti a New York siano crollati per conseguenza del solo impatto degli aerei e degli incendi che ne sono seguiti. Tuttavia, la comunità degli ingegneri civili concorda con la versione che vuole il collasso delle Torri gemelle provocato dagli impatti ad alta velocità degli aviogetti e dai conseguenti incendi, piuttosto che da una demolizione controllata[197].

Filmografia

Durante il corso degli anni, decine e decine di film e documentari sono stati girati su questa tragedia. Nel 2006 sono stati prodotti per il cinema due lungometraggi:

* United 93 di Paul Greengrass, che tratta del quarto aereo, quello che precipitò in Pennsylvania.
* World Trade Center, di Oliver Stone, con Nicolas Cage e Michael Peña, che racconta la storia vera di due superstiti al crollo della torre sud.

Note

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Edited by †MurderouS_AngeL† - 15/1/2009, 09:39
 
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Cronologia

* 05:33: Mohamed Atta e Abd al-Aziz al-Umari lasciano l'albergo "Comfort Inn" di South Portland (Maine) e si dirigono, a bordo di una Nissan Altima blu, al Portland International Jetport.[2]

* 06:00: Atta ed Al-Omari partono con un aereo della Colgan Air alla volta di Boston.

* 06:45: I due dirottatori arrivano al Logan International Airport di Boston.

* 06:52: Marwan al-Shehhi, un altro dei dirottatori, chiama Atta per confermare l'inizio delle operazioni.

* 07:00: Atta, al-Omari, Satam al-Suqami, Walid al-Shehri e Wail al-Shehri si imbarcano sul volo American Airlines 11. Al momento dei controlli, al-Suqami e i due fratelli al-Shehri vengono selezionati per un controllo più accurato del loro bagaglio a mano, superato senza problemi.[3] Nel frattempo, presso un altro terminale dello stesso aeroporto, al-Shehhi, Fayez Banihammad, Mohand al-Shehri, Hamza al-Ghamdi e Ahmed al-Ghamdi si imbarcano sul volo United Airlines 175. Nessuno di loro viene selezionato per controlli di sicurezza supplementari.

* 07:15: Hani Hanjour, Khalid al-Mihdhar, Majed Moqed, Nawaf al-Hazmi e Salem al-Hazmi iniziano le procedure per l'imbarco sul volo American Airlines 77. I primi ad arrivare sono al-Midhar e Moqed, gli altri giungono circa venti minuti dopo.[4] Al momento dei controlli, Hanjour, al-Mihdhar e Moqed vengono selezionati per un controllo più accurato del loro bagaglio a mano, superato senza problemi.

* 07:30: Ziad Jarrah, Ahmed al-Nami, Sa'id al-Ghamdi e Ahmed al-Haznawi si imbarcano sul Volo United Airlines 93.[5] al-Haznawi viene selezionato per un controllo più accurato del bagaglio a mano, superato senza problemi.

* 07:59: Il volo AA11, un Boeing 767, parte con un ritardo di 14 minuti dal Logan International Airport alla volta di Los Angeles. A bordo ci sono 81 passeggeri (compresi i 5 dirottatori) e 11 membri dell'equipaggio.

* 08:13: Il volo AA11 non risponde più ai comandi del Centro FAA di Boston. I dirottatori entrano in azione probabilmente in quel momento. Intorno a quest'ora può essere fatta risalire la morte di Daniel Lewin, ex-ufficiale israeliano. Nel tentativo di bloccare i dirottatori, Lewin viene sgozzato, probabilmente da al-Suqami.

* 08:14: Il volo UA175, un altro Boeing 767, parte dall'aeroporto di Boston anch'esso alla volta di Los Angeles. A bordo ci sono 56 passeggeri (compresi i 5 dirottatori) e 9 membri dell'equipaggio.

* 08:19: Betty Ong, una assistente del volo AA11, contatta la American Airlines per avvertire la compagnia dell'avvenuto dirottamento.[6] La Ong afferma che sono stati accoltellati un passeggero di business class (Daniel Lewin) e due assistenti di volo (Karen Martin e Barbara Arestegui) e fornisce le prime indicazioni sui posti occupati dai dirottatori (che permettono una identificazione sommaria dei soggetti).

* 08:20: Il volo AA77, un Boeing 757, decolla dal Washington Dulles International Airport alla volta di Los Angeles. A bordo ci sono 58 passeggeri (compresi i 5 dirottatori) e 6 membri dell'equipaggio.

* 08:21:[7] Il transponder del volo AA11 viene spento. L'aereo sparisce dai monitor dei controllori di volo.

* 08:24: Il Centro FAA di Boston riceve una comunicazione dal volo AA11. Un voce di uomo (probabilmente Mohamed Atta) afferma: "Abbiamo alcuni aerei. State tranquilli e andrà tutto bene. Stiamo tornando all'aeroporto". Le affermazioni di Atta non vengono comprese dai controllori. Circa 20 secondi dopo, avviene la seconda comunicazione: "Nessuno si muova, tutto andrà bene. Se cercate di reagire, metterete in pericolo voi stessi e il velivolo. State tranquilli". I controllori di volo comprendono che l'aereo è stato dirottato e avvertono i propri superiori. Il dirigente del Centro dispone il riascolto del primo messaggio.[8]

* 08:25: L'assistente del volo AA11 Madeline Amy Sweeney contatta, attraverso uno dei telefoni di bordo, il manager della American Airlines Michael Woodward.[9] La testimonianza di Sweeney permette l'identificazione di tre dirottatori: al-Omari, Atta e al-Suqami.

* 08:28: Il Centro FAA di Boston notifica al Centro FAA di Herndon[10] che il volo AA11 è stato dirottato e che sta puntando su New York dopo aver effettuato una ampia virata verso sud.

* 08:32: Il Centro di Herndon comunica al Quartier Generale della FAA di Washington D.C. che il volo AA11 è stato dirottato. Il Quartier Generale risponde che ne è già a conoscenza.

* 08:33: Dal volo AA11 proviene un'ulteriore comunicazione, sempre di Atta: "Nessuno si muova, per favore. Stiamo ritornando all'aeroporto. Non cercate di fare mosse stupide". Nel frattempo, Craig Marquis (del Systems Operations Control della American Airlines) viene informato dal supervisore Nydia Gonzalez di quanto sta accadendo sul volo AA11. Viene attivata la procedura di sicurezza per garantire la riservatezza delle informazioni.

* 08:37: Il centro FAA di Boston avverte i controllori del Northeast American Defense Sector (NEADS, facente capo al NORAD) riguardo il dirottamento del volo AA11, richiedendo l'aiuto dei militari per intercettare il velivolo.[11] L'ordine effettivo di decollo, però, tarderà ad arrivare: con il transponder spento, nessuno sa esattamente dove si trovi il volo AA11 e quindi in che direzione inviare i caccia.

* 08:40: Vengono approntati due F-15 della United States Air Force alla base aerea militare di Otis (Massachusetts) con l'ordine di intercettare l'aereo dirottato. Contemporaneamente, il volo AA11 entra nello spazio aereo della città di New York. Il Centro FAA di New York prende conoscenza della situazione.

* 08:41: Craig Marquis viene informato che il volo AA11 "sembra essere stato individuato sui radar primari" e che sta perdendo quota in direzione dell'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York.

* 08:42: Il volo UA93, un Boeing 757, decolla dal Newark International Airport alla volta di San Francisco con oltre 40 minuti di ritardo, a causa della congestione del traffico aereo. A bordo ci sono 37 passeggeri (compresi i 4 dirottatori) e 7 membri dell'equipaggio. Contemporaneamente, dal volo UA175 parte l'ultima comunicazione. I piloti affermano riguardo il volo AA11: "Abbiamo sentito una trasmissione sospetta quando siamo partiti da Boston. Qualcuno... sembrava che qualcuno avesse preso il microfono e detto a tutti di stare ai loro posti".

* 08:44: I terroristi prendono il controllo del volo UA175, uccidono i piloti ed accoltellano alcuni assistenti di volo.

* 08:46: I due F-15 della base di Otis decollano con il compito di intercettare il volo AA11. Tuttavia, essendo il transponder dell'aereo spento, i piloti ricevono l'ordine di portarsi in una zona di cielo nei pressi di Long Island e di aspettare ulteriori istruzioni.[12] Il NEADS tenta di riacquisire il contatto radar con il volo dirottato.

* 08:46:40:[13] Il volo American Airlines 11 si schianta alla velocità di circa 490 miglia orarie (circa 790 km/h) fra il 94° e il 98° piano della Torre Nord del World Trade Center. Il velivolo entra quasi completamente intatto all'interno della Torre, raggiungendone il centro e tagliando letteralmente in due i sostegni in gesso di tutte e tre le trombe delle scale dell'edificio. Una tremenda onda d'urto scuote la Torre, mentre scoppia un violento incendio alimentato dal carburante che fuoriesce dal serbatoio dell'aereo.[14] La forza dell'urto è così devastante che alcuni rottami trapassano da parte a parte il grattacielo. L'impatto del volo AA11 è stato ripreso separatamente da Jules e Gédéon Naudet, due registi francesi che in quel momento giravano un documentario sui vigili del fuoco di New York, e da Pavel Hlava, operatore ceco.[15]

* Dalle 08:48 alle 08:56: Il servizio di sicurezza della Torre Nord ordina la completa evacuazione del grattacielo. Iniziano ad accorrere i vigili del fuoco, la polizia e le prime ambulanze.

* Dalle 08:46 alle 10:29: Almeno 100 persone,[16] intrappolate nei piani alti della Torre Nord e successivamente della Torre Sud, tentano disperatamente di salvarsi gettandosi nel vuoto. Il vigile del fuoco Daniel Thomas Suhr viene colpito da un uomo lanciatosi nel vuoto e muore. Nessuna forma di salvataggio mediante elicotteri viene approntata, a causa del fumo troppo denso che impedisce l'atterraggio sul tetto di entrambe le torri.

* 08:49: Radio e televisione danno le prime contrastanti notizie su una esplosione o un probabile incidente al WTC. La CNN è la prima ad interrompere la normale programmazione alle 8:49, parlando di "disastro al World Trade Center". La prima giornalista a dare la notizia è Carol Lin.[17] Poco più tardi il vice-presidente della CNN Sean Murtagh, in una chiamata in diretta dal suo ufficio nella sede di New York, per primo afferma che un aereo passeggeri ha colpito il World Trade Center. I primi bollettini via e-mail della CNN e della MSNBC parlano di "incendio in una torre del WTC". I siti dei due network vengono presi d'assalto e molti server collassano per il traffico eccessivo. Il sito di BBC News è attivo e mostra una foto della Torre Nord in fiamme. Qualche minuto dopo, i bollettini via e-mail correggono la notizia da "incendio" a "schianto di un aereo".

* 08:51: Il Centro FAA di New York si accorge che il codice emesso dal transponder del volo UA175 è cambiato. Il Centro comunica all'aereo il codice corretto, ma non ottiene risposta. Il Centro tenta ripetutamente di contattare (senza successo) il velivolo, poi fa deviare gli altri aerei in volo per tenerli lontani dalla rotta del volo UA175, che ha virato in direzione di New York. Risalgono più o meno a quest'ora varie telefonate dei passeggeri, che avvisano i propri congiunti del dirottamento. Contemporaneamente, parte l'ultima comunicazione dal volo AA77.

* 08:52:[18] Approssimativamente a quest'ora, alcuni ufficiali dichiarano dalla Torre Sud del WTC (ancora non colpita) che l'edificio è "sicuro" e che le persone possono tornare nei loro uffici. Alcuni non sentono l'avviso, altri lo ignorano volutamente ed evacuano l'edificio. Altri ancora si riuniscono nelle aree comuni, come quella del 78° piano.

* 08:54: I terroristi hanno già preso il controllo del volo AA77, con le stesse modalità degli altri due aerei. Si può far risalire l'effettivo dirottamento alle 08:52 circa.

* 08:55: Il Presidente George W. Bush entra in una classe della Scuola elementare "Emma E. Booker" di Sarasota, Florida. La visita è parte di un programma per promuovere l'educazione e le politiche in questo campo della Amministrazione Bush. Karl Rove, membro del suo staff, lo avverte dello schianto di un piccolo aereo contro la Torre Nord del WTC. La Consigliera per la Sicurezza Nazionale Condoleezza Rice parla di un velivolo commerciale.[19] A causa delle notizie frammentarie, Bush e il suo staff sottovalutano l'accaduto e decidono di continuare con il programma prestabilito.

* 08:56: Il transponder del volo AA77 viene spento e l'aereo sparisce anche dai monitor del radar primario. Il Centro FAA di Indianapolis tenta ripetutamente (anche qui senza successo) di contattare via radio il velivolo, mentre questo ha completamente invertito la rotta. I controllori pensano ad un problema di natura tecnica o elettrica, essendo totalmente all'oscuro di quanto già avvenuto al volo AA11.[20]

* 09:00: I Centri Operativi della United Airlines e della American Airlines vengono informati rispettivamente del dirottamento del volo UA175 e della perdita dei contatti con il volo AA77. Quest'ultimo è ormai chiaramente diretto verso Washington D.C.[21]

* 09:02: Il Centro FAA di New York avvista il volo UA175. In un primo momento, i controllori pensano ad un aereo in difficoltà che tenta di atterrare in uno degli aeroporti minori. Pochi istanti dopo, si rendono conto che l'aereo intende schiantarsi da qualche parte. L'allarme è ormai generalizzato: si susseguono chiamate fra il Centro FAA di Boston, quello di New York e il NEADS. Un manager del Centro FAA di New York chiede al Centro FAA di Herndon il coinvolgimento dei militari per far fronte alla situazione.

* 09:03:11: Il volo United Airlines 175 si schianta ad una velocità di circa 590 miglia orarie (circa 950 km/h) fra il 78° e l'84° piano della Torre Sud del World Trade Center. Lo schianto è ripreso da varie troupes televisive, che trasmettono le immagini in diretta a milioni di persone in tutto il mondo. Frammenti dell'aereo fuoriescono dai lati est e nord dell'edificio e atterrano fino a sei isolati di distanza. Inizia una evacuazione di massa dei piani sottostanti la zona di impatto. Una delle scale resta intatta nonostante l'impatto, ma è inagibile per il troppo fumo. Molte persone salgono verso il tetto, nella vana speranza di essere salvati per via aerea. La CNN adesso titola: "Un secondo aereo si schianta nel World Trade Center".

* 09:05: La FAA dispone l'ATC Zero, ovvero il divieto assoluto di atterraggio e di sorvolo, nelle aree di New York, Boston, Cleveland e Washington (in pratica, tutta l'area del New England). Nel frattempo, il volo AA77 riappare sul radar primario del centro FAA di Indianapolis, ma i controllori non se ne accorgono.

* 09:06: Andrew Card, responsabile dello staff presidenziale, si avvicina al Presidente Bush e gli sussurra all'orecchio: "Un secondo aereo ha colpito il World Trade Center. L'America è sotto attacco". La scena viene ripresa da diverse telecamere, presenti nella scuola per documentare la visita presidenziale. Bush per alcuni minuti continua ad ascoltare gli alunni della scuola, facendo finta di nulla e ignorando volutamente le richieste da parte dei servizi segreti di abbandonare immediatamente l'edificio.[22]

* 09:07: Viene diramato l'ordine a tutti gli aerei di bloccare le porte delle cabine di pilotaggio. Il Centro FAA di Herndon però decide di seguire la complessa procedura ordinaria, anziché diramare immediatamente l'ordine alle singole compagnie.[23]

* 09:10: Sia la American Airlines che la United Airlines decidono di bloccare le procedure di decollo per tutti i propri aerei su tutto il territorio degli Stati Uniti.

* 09:12: Dopo un primo tentativo andato a vuoto, l'assistente del volo AA77 Renee May riesce a contattare la madre Nancy, avvertendola dell'avvenuto dirottamento. Questi contatta immediatamente la American Airlines, ma l'operatore inizialmente crede che la donna stia parlando del volo AA11.

* 09:13: I due F-15 in attesa su Long Island ottengono finalmente l'autorizzazione per portarsi nei cieli di Manhattan a difesa della città di New York.

* 09:15: Il Presidente Bush si apparta con lo staff in una sala privata della scuola in cui si trova, mettendosi in contatto con il Vice-Presidente Dick Cheney, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Condoleeza Rice, il Governatore di New York George Pataki e il Direttore dell'FBI Robert Mueller. Viene avvertito del secondo schianto anche il Direttore della CIA George Tenet, la cui prima reazione è: "C'è Bin Laden dietro tutto questo. Devo andare".[24]

* 09:19: Il Centro FAA di Boston invia al volo Delta 1989 l'ordine di bloccare ogni accesso alla cabina di pilotaggio, temendo che anche questo volo possa essere dirottato. Successivamente l'aereo sarà costretto ad atterrare a Cleveland e sarà sottoposto a particolari controlli di sicurezza, che daranno esito negativo.

* 09:20:[25] Barbara Olson, passeggera del volo AA77 e moglie del Procuratore Generale Ted Olson, chiama il marito e lo avverte dell'avvenuto dirottamento. Il Procuratore informa immediatamente il Dipartimento della Giustizia di quanto sta avvenendo. Contemporaneamente, la CNN annuncia che l'FBI si sta occupando del caso e lascia trapelare per prima che gli aerei sono stati "probabilmente dirottati".

* 09:21: Il Centro FAA di Indianapolis apprende finalmente che almeno due aerei (il volo AA11 ed il volo UA175) sono stati dirottati, che probabilmente sono proprio quelli schiantatisi contro il WTC e che il volo AA77 potrebbe anch'esso essere stato dirottato. Contemporaneamente il Centro FAA di Boston contatta il NEADS, ma commette un errore clamoroso: a Boston si ritiene che sia il volo AA77 ad essersi schiantato contro il WTC e che il volo AA11 sia ancora in volo verso sud.

* 09:23: Il volo UA93 riceve una comunicazione da parte della United Airlines: "Prestare attenzione alle intrusioni in cabina di pilotaggio. Due velivoli hanno colpito il World Trade Center".

* 09:24: Dalla base aerea di Langley (Virginia) decollano due F-16 con l'ordine di stazionare nell'area di Baltimora per interporsi fra Washington D.C. e il fantomatico volo AA11.[26]

* 09:25: Il Centro FAA di Herndon ordina il ground stop, ovvero il divieto totale di decollo per qualsiasi aereo su tutto il territorio nazionale. Gli aerei ancora in volo però possono continuare a seguire normalmente la loro tabella di marcia.

* 09:27: Parte l'ultima comunicazione radio di routine dal volo UA93.

* 09:28: I terroristi entrano in azione anche sul volo UA93 ed ingaggiano una colluttazione con il pilota e il primo ufficiale, che lanciano il mayday. Qualche secondo più tardi giunge una nuova comunicazione, in cui qualcuno urla: "Ehi! Fuori di qui! Fuori di qui! Fuori di qui!". I controllori del Centro FAA di Cleveland ascoltano tutto ed osservano una perdita di quota dell'aereo, ma non riescono a capire con precisione cosa stia accadendo.

* 09:30: Il consigliere anti-terrorismo Richard Clarke ordina la chiusura immediata di tutte le Ambasciate statunitensi nel mondo, l'innalzamento del livello di allerta in tutte le basi militari a Combat Threatcon e l'immediato imbarco del Presidente Bush sull'Air Force One.[27] Contemporaneamente, il Presidente tiene una breve conferenza stampa presso la scuola Booker di fronte a circa 200 persone, fra insegnanti ed alunni. Dichiara che tornerà immediatamente a Washington perché "c'è una tragedia nazionale in corso" e chiede un minuto di silenzio.[28]

* 09:32: Dal volo UA93 giunge una comunicazione radio. Ziad Jarrah, pensando di rivolgersi ai passeggeri, afferma: "Signore e signori, qui è il comandante. Per piacere, state seduti e restate seduti. Abbiamo una bomba a bordo, per cui state seduti". In realtà, l'affermazione viene ascoltata dal Centro FAA di Cleveland, a causa di un errore dello stesso Jarrah. Deborah Welsh, una delle assistenti di volo, cerca di reagire ai dirottatori ma viene uccisa. Contemporaneamente, il New York Stock Exchange rinvia l'apertura delle contrattazioni.

* 09:33: Un supervisore dell'aeroporto di Washington D.C. avvisa la Casa Bianca che "un aereo [sta] venendo verso di voi e noi non riusciamo a contattarlo", riferendosi al volo AA77.

* 09:34: Il volo AA77, a sole 5 miglia di distanza dal Pentagono, inizia la virata di 330 gradi che lo porta nello spazio di soli due minuti e mezzo da una quota di 7.000 piedi ad una di 2.200 piedi.[29]

* 09:35: Viene ordinata l'immediata evacuazione dell'Aeroporto Ronald Reagan di Washington D.C. e del Congresso. Contemporaneamente, Bush abbandona la scuola Emma E. Booker di Sarasota e si reca verso l'aeroporto.

* 09:36: Il volo UA93 cambia rotta e punta verso Est. Contemporaneamente, un assistente di volo riesce a mettersi in contatto con gli uffici della United Airlines di San Francisco. L'assistente spiega che l'aereo è stato dirottato, che i dirottatori dicono di avere una bomba, che sono armati con coltelli e che hanno ucciso un assistente di volo (la già citata Deborah Welsh).

* 09:37: Dal volo UA93 parte una nuova telefonata: Thomas Burnett chiama sua moglie Deena, avvertendola del dirottamento. Sarà la prima di quattro telefonate.[30]

*\: Il volo American Airlines 77 si schianta contro la facciata ovest del Pentagono ad una velocità di circa 528 miglia orarie (circa 850 km/h). L'aereo penetra a livello del piano terra e del primo piano e attraversa due anelli della struttura. Alcuni rottami arrivano a sfondare il terzo anello. L'area è però quasi deserta, perché composta da nuovi uffici ancora non occupati completamente. Il primo segnale d'allarme viene dato da Alan Wallace, un vigile del fuoco in servizio presso l'eliporto del Pentagono che assiste personalmente alle fasi dell'impatto.[31]

* 09:39: Dal volo UA93 parte un altro messaggio: "Qui è il comandante. È preferibile che restiate tutti seduti. C'è una bomba a bordo e stiamo ritornando in aeroporto. Per piacere restate tranquilli". Jarrah, come sette minuti prima (e come anche Atta sul volo AA11), sbaglia nuovamente a premere il pulsante: anziché i passeggeri, il messaggio viene ascoltato nuovamente dal Centro FAA di Cleveland.

* 09:40: Thomas Burnett chiama nuovamente la moglie Deena, che mette al corrente il marito degli altri dirottamenti già portati a termine. Burnett risponde: "Ok, faremo qualcosa. Ti richiamo".

* 09:41: Il transponder del volo UA93 viene spento, ma l'aereo continua ad essere strettamente monitorato dal centro FAA di Cleveland sui radar primari. Contemporaneamente, la CNN titola: "Probabile incendio al Pentagono".

* 09:42: Il Responsabile operativo della FAA Ben Sliney ordina l'allargamento a tutto il territorio nazionale del provvedimento di ATC Zero, ovvero di divieto totale di decollo e di sorvolo. 37 minuti prima, il provvedimento era stato adottato per il solo New England.[32] Gli aerei in volo, stimati in 4.500 quella mattina, vengono costretti ad atterrare all'aeroporto più vicino.[33] Tutti i voli internazionali diretti verso gli USA vengono indirizzati verso il Canada. La FAA annuncia inoltre che il provvedimento resterà in vigore fino alle ore 12:00 del 12 settembre 2001 e che potrebbe essere ulteriormente procrastinato nel tempo.

* 09:45: Anche il Canada dispone, per la prima volta nella sua storia, la chiusura totale "fino a nuovo ordine" del proprio spazio aereo: è la cosiddetta Operazione Yellow Ribbon. Viene comunque confermata una deroga per i voli internazionali diretti verso gli USA. Contemporaneamente, la Casa Bianca viene evacuata.

* Dalle 09:45 alle 09:55: Si susseguono varie telefonate dal volo UA93 da parte di passeggeri ed assistenti di volo. Filtrano le prime intenzioni da parte dei passeggeri di "fare qualcosa" per bloccare i dirottatori. Più o meno tutte le comunicazioni si interrompono intorno alle 09:55, pochi istanti prima della reazione dei passeggeri. Una centralinista raccoglie le ultime parole di Todd Beamer: "Siete pronti ragazzi? Si balla!".[34]
* 09:46:due Jet passano a grande velocità sopra Manhattan successivamente grazie all’aiuto dei passeggeri riusciranno a dirottare il volo United Airelines 93
* 09:53: La CNN conferma la notizia dello schianto di un aereo contro il Pentagono.

* 09:55: Un corrispondente della CNN nomina per la prima volta Osama bin Laden come qualcuno "intenzionato a colpire gli Stati Uniti".

* 09:57: I passeggeri del volo UA93 danno inizio alla rivolta contro i dirottatori.

* 09:59: Dale Watson, Responsabile della sezione antiterrorismo dell'FBI, contatta il Consigliere anti-terrorismo Richard Clarke e lo avverte che alcuni dei nominativi presenti sulle liste passeggeri degli aerei dirottati risultano legati ad al-Qaida.[35]

* 09:59:04: La Torre Sud del World Trade Center collassa su sé stessa in diretta televisiva mondiale. Sono passati circa 56 minuti dall'impatto del volo UA175. I primi cedimenti nella struttura risalgono almeno alle 09:54. In un primo momento si pensa ad una nuova esplosione o ad un nuovo impatto. Moltissime persone che si trovano nell'area circostante vengono investite da una immensa nuvola di detriti e polvere. Quando la nuvola scompare, la torre è ridotta ad un cumulo di macerie.

* 10:03:[36] Il Volo United Airlines 93 si schianta a Shanksville (Pennsylvania), località a sud-est di Pittsburgh. In base a quanto ricostruito dalla scatola nera, lo schianto sarebbe da attribuire ai dirottatori stessi: per evitare che i passeggeri riuscissero ad entrare nella cabina di pilotaggio, i quattro terroristi hanno deciso deliberatamente di lanciare in picchiata il velivolo. L'obiettivo, sempre in base alle ricostruzioni, avrebbe dovuto essere un edificio di Washington D.C. (presumibilmente la Casa Bianca o il Congresso degli Stati Uniti).

* 10:05: Un C-130 dell'U.S.A.F. avvista una colonna di fumo nero alzarsi dalle campagne di Shanksville, a circa 17 miglia (circa 27 chilometri) di distanza. Il tenente colonnello O'Brian informa immediatamente il Centro FAA di Cleveland, che in risposta avverte il pilota che un aereo è scomparso dai radar proprio in quella zona. Manca qualsiasi conferma al momento che si tratti del volo UA93.[37] Contemporaneamente, la CNN ipotizza per prima un eventuale coinvolgimento di Osama bin Laden negli attentati.

* 10:10:[38] L'ala ovest del Pentagono collassa. I vigili del fuoco, cogliendo alcuni segni di un probabile cedimento della struttura, hanno provveduto nei minuti precedenti ad evacuare le aree interessate.

* Dalle 10:10 alle 10:18: Approssimativamente in questi minuti, il cielo di Washington D.C. è protetto da una pattuglia di caccia intercettori. Il vice-presidente Dick Cheney da l'ordine, su autorizzazione verbale del Presidente Bush, di abbattere qualunque aereo civile dirottato diretto verso la capitale.[39]

* 10:13: Il Palazzo di Vetro, sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, viene evacuato. Circa 11mila persone lasciano l'edificio. Contemporaneamente, il Centro FAA di Herndon avverte il Quartier Generale della FAA a Washington che il volo UA93 è precipitato.

* 10:15: Le agenzie riportano una rivendicazione degli attentati da parte del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, successivamente smentita da alcuni esponenti dell'organizzazione stessa.

* 10:20: Approssimativamente a quest'ora, la Casa Bianca viene messa al corrente del fatto che il volo UA93 è precipitato.

* 10:22: Vari uffici federali a Washington D.C. e la sede della Banca Mondiale vengono evacuati.

* 10:28:31: Anche la Torre Nord del World Trade Center collassa su sé stessa. Sono passati un'ora e 42 minuti dall'impatto del volo AA11. Nessuno degli occupanti della Torre al di sopra del 98° piano riesce a salvarsi. Nel crollo perdono la vita anche 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti. Anche il Marriott Hotel, che si trovava alla base delle due torri, viene totalmente distrutto.

* Dalle 10:30 alle 10:40: Giungono nuovi allarmi di altri aerei dirottati in avvicinamento a Washington, rivelatisi successivamente infondati. La polizia viene allertata per una possibile autobomba al di fuori del Dipartimento di Stato, sempre a Washington. Anche questo allarme si rivelerà infondato. Contemporaneamente, l'Air Force One con a bordo il Presidente Bush si dirige verso la Base aerea di Barksdale, vicino Shreveport (Louisiana).

* 10:37: La CNN riporta per prima la notizia, al momento ancora non confermata, che il volo UA93 è precipitato.[40].

* 10:45: Un pilota privato a bordo di un piccolo Cessna sorvola l'area di impatto del volo UA93 e scatta alcune fotografie. Viene immediatamente allontanato da un elicottero della polizia e costretto ad atterrare a Johnstown.[41] Contemporaneamente, il Segretario di Stato Colin Powell decolla da Lima (Perù), dove si trovava per una missione diplomatica, per fare immediato ritorno negli Stati Uniti. Nel frattempo, la CNN annuncia che è iniziato un piano di evacuazione di massa per le città di Washington D.C. e New York. Qualche minuto più tardi, il sindaco di New York Rudolph Giuliani ordina l'evacuazione totale della parte meridionale di Manhattan.

* 10:50: Altri cinque piani del Pentagono collassano a causa di un incendio.

* 11:00: Il Canada conferma il divieto di decollo per tutti i velivoli, con la sola eccezione dei voli militari ed umanitari.

* 11:18: La American Airlines conferma definitivamente di aver perso i voli AA11 ed AA77.

* 11:26: La United Airlines conferma la perdita del volo UA93 ed esprime "profonda preoccupazione" per il volo UA175.

* 11:45: L'Air Force One atterra alla base di Base di Barksdale per fare rifornimento. Bush registra un breve messaggio in cui afferma che "il terrorismo in territorio statunitense non verrà lasciato impunito", che "la libertà stessa è stata attaccata questa mattina da codardi senza volto e che la libertà verrà difesa" e che "gli Stati Uniti troveranno e puniranno i responsabili di questi atti codardi". I servizi segreti insistono per fare tappa in un'altra base aerea, quella di Offutt (Nebraska).

* 11:53: La United Airlines conferma la perdita del volo UA175.

* 11:55: Viene dichiarato lo stato di massima allerta al confine fra Stati Uniti e Messico. Il provvedimento però non dispone la chiusura del confine stesso.

* 12:04: Il Los Angeles International Airport viene precauzionalmente evacuato e chiuso. Era la destinazione dei voli AA11, AA77 e UA175.

* 12:15: Viene evacuato e chiuso precauzionalmente anche il San Francisco International Airport. Era la destinazione del volo UA93.

* 13:04: Il Presidente Bush dichiara lo stato di massima allerta per tutte le basi militari statunitensi in patria e all'estero. Pochi minuti dopo, decolla dalla base di Barksdale e si dirige verso la base di Offutt.

* 13:27: Il sindaco di Washington D.C. Anthony A. Williams dichiara lo stato di emergenza. La Guardia Nazionale arriva sul posto.

* 13:44: Le portaerei USS Washington e USS Kennedy lasciano il porto di Norfolk insieme a cinque unità da combattimento lanciamissili, con lo scopo di schierarsi a protezione della costa orientale degli Stati Uniti.

* 14:30: Il Senatore John McCain, in riferimento agli attentati, parla chiaramente di un "atto di guerra".

* 14:49: Durante una conferenza stampa, il sindaco Giuliani afferma che le vittime del WTC sono "molte di più di quanto chiunque di noi possa sopportare".

* 14:50: L'aereo presidenziale atterra alla base di Offutt.

* 16:00: Tutte le maggiori emittenti riportano che gli alti ufficiali dei servizi segreti considerano Osama bin Laden il sospetto numero uno.

* 16:25: Il New York Stock Exchange, il Nasdaq e l'American Stock Exchange annunciano che le contrattazioni resteranno chiuse fino al 12 settembre compreso.

* 17:20: Il WTC7, un edificio di 47 piani posizionato vicino alle Twin Towers, collassa a causa dei danni strutturali subiti durante il collasso delle torri e a causa degli incendi che divampano da ore. Al suo interno vi era il NYC Office of Emergency Management, un'agenzia della città di New York preposta alla gestione di emergenze e disastri. I vigili del fuoco, d'intesa con la società proprietaria dell'edificio, avevano deciso alcune ore prima di non tentare di salvare l'edificio per non rischiare altre vite umane.[42]

* 18:00: La CNN e la BBC parlano di esplosioni a Kabul. Successivamente si stabilirà che le esplosioni sono riconducibili ad un attacco della Alleanza del Nord all'aeroporto della capitale afgana. Contemporaneamente, la televisione di Stato irachena definisce gli attentati come il frutto dei "crimini contro l'umanità commessi dagli Stati Uniti".

* 18:54: Il Presidente Bush torna definitivamente alla Casa Bianca.

* 19:00: Continuano gli sforzi per individuare e trarre in salvo eventuali sopravvissuti dalle macerie delle due torri. Parecchie ambulanze stazionano nell'area in attesa di feriti, mentre centinaia di vigili del fuoco, poliziotti e volontari continuano le operazioni. Appaiono già le prime foto delle potenziali vittime dell'attentato in tutta New York.

* 19:30: Il Governo statunitense nega qualsiasi responsabilità riguardo le esplosioni di Kabul.

* 20:30: Il Presidente Bush appare in televisione per un messaggio alla nazione dalla Casa Bianca.[43] Mentre Bush sta parlando, alcuni membri del Congresso riportano alla CNN che alcuni alti ufficiali dell'Amministrazione, durante alcuni incontri privati avuti durante il pomeriggio, hanno detto di avere abbastanza prove per affermare che gli attentati sono opera di Osama bin Laden e del suo network terrorista, al-Qaida.[44]

* 21:00: Il Presidente Bush incontra prima il Consiglio di Sicurezza Nazionale e, dopo circa un'ora e mezzo, un piccolo gruppo di consiglieri chiave. Ormai è chiaro che c'è bin Laden dietro gli attacchi. Il Direttore della CIA Tenet afferma che al-Qaida e i Talebani in Afghanistan sono "essenzialmente la stessa cosa". Bush risponde: "Dite ai Talebani che se la vedranno con noi".

* 21:22: Alcuni giornalisti riportano che i vigili del fuoco non sono ancora riusciti a spegnere gli incendi al Pentagono.

* 22:00: Corrono voci di telefonate fatte da sopravvissuti ancora sotto le macerie delle due torri. Le voci si riveleranno successivamente infondate.[45]

Bibliografia e fonti

Fonti e documenti ufficiali

* National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States, Final Report
* National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States, Public Hearings
* National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States, Staff monographs and statements
* National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States, Staff Report del 26 agosto 2004 (.pdf file)[46]
* Statement by the President in His Address to the Nation, The White House Official Press Release, 11 settembre 2001
* NORAD's response times to hijackings on September 11, 2001, NORAD Offical Press Release, 18 settembre 2001
* Boston Division seeks assistance, FBI Official Press Release, 14 ottobre 2001
* 9/11 Revealed?, U.S. Department of State Official Press Release, 15 settembre 2005

Altre fonti

* Richard B. Bernstein, Out of the Blue: A Narrative of September 11, 2001, Times Books, 2003, ISBN 0805074104
* Complete 9/11 Timeline - Ricostruzione dettagliata degli eventi a cura del Center for Cooperative Research
* September 11: Chronology of terror - Cronologia degli eventi pubblicata dalla CNN
* America under attack transcript, CNN, 11 settembre 2001
* John Ibbitson, Action, not overreaction, prudent course, The Globe and Mail, 12 settembre 2001
* Mark Clayton, Controllers' tale of Flight 11, Christian Science Monitor, 13 settembre 2001
* FBI explains other planes at Flight 93 crash, WTAE-TV 4 / The Pittsburgh Channel, 15 settembre 2001 (aggiornato l'11 ottobre 2001)
* Jim McKinnon, The phone line from Flight 93 was still open when a GTE operator heard Todd Beamer say: 'Are you guys ready? Let's roll', Pittsburgh Post-Gazette, 16 settembre 2001
* David Wastell, Israeli security issued urgent warning to CIA of large-scale terror attacks, The Telegraph, 16 settembre 2001
* Peter Grier, A changed World - Part 1: The attack, Christian Science Monitor, 17 settembre 2001
* Miles O'Brien, Calls indicate Flight 93 passengers went down fighting, CNN, 19 settembre 2001
* Primary target, CBS News, 21 settembre 2001
* David Maraniss, Another workday becomes a surreal plane of terror, Washington Post, 21 settembre 2001
* Karen Breslau, The final moments of United Flight 93, MSNBC, 22 settembre 2001
* Transcript American Airlines Flight 11, New York Times, 16 ottobre 2001
* Michael Ellison, 'We have planes. Stay quiet' - Then silence, The Guardian, 17 ottobre 2001
* Dennis B. Roddy, Cindi Lash, Steve Levin, Jonathan D. Silver, Flight 93: Forty lives, one destiny, Pittsburgh Post-Gazette, 28 ottobre 2001
* Glen Johnson, Probe reconstructs horror, calculated attacks on planes, Boston Globe, 23 novembre 2001
* William Langley, Revealed: what really went on during Bush's 'missing hours', The Telegraph, 16 dicembre 2001
* Dan Balz, Bob Woodward, America's chaotic road to war, Washington Post, 27 gennaio 2002
* Alan Levin, For air traffic controllers, a historic achievement, USA Today, 12 agosto 2002
* Bill Sammon, Suddenly, a time to lead, Washington Times, 7 ottobre 2002
* Jonathan D. Salant, Boxcutters weren't allowed pre-9/11, CBS News, 12 novembre 2002
* Mike M. Ahlers, 9/11 commission hears flight attendant's phone call, CNN, 27 gennaio 2004
* Gail Sheehy, Stewardess ID'd hijackers early, transcripts show, New York Observer, 16 febbraio 2004 (.pdf file)
* Betty Ong's Call from 9/11 Flight 11, The Memory Hole, 2 marzo 2004
* Maureen Dowd, Truth as a weapon, New York Times, 25 marzo 2004
* Flight 93 hijacker: 'Shall we finish it off?', CNN, 23 luglio 2004

Note

1. ^ Quando non è diversamente indicato, si intende che la circostanza è citata nel Rapporto Finale della Commissione di inchiesta indipendente sui fatti dell'11 settembre o in uno degli atti allegati o complementari ad esso. Tutte le fonti utilizzate sono comunque citate nel paragrafo "Bibliografia e fonti".
2. ^ I movimenti di Atta ed al-Omari dalle ore 17:43 del 10 settembre 2001 alle ore 06:00 dell'11 settembre 2001 sono stati ricostruiti dall'FBI in base a varie testimonianze e filmati. Cfr. (EN) [1].
3. ^ I passeggeri sottoposti a controllo del bagaglio a mano vengono scelti a caso dal sistema di controllo e vengono ispezionati da dipendenti delle compagnie aeree o degli enti aeroportuali (quindi, non da agenti di polizia). Riguardo la politica di sicurezza in vigore all'epoca, cfr. (EN) [2].
4. ^ Il loro imbarco è stato registrato da una telecamera di sorveglianza dell'aeroporto. Il filmato è stato a lungo secretato, prima di essere ottenuto e diffuso dalla Associated Press.
5. ^ I dirottatori avrebbero dovuto essere cinque come per gli altri voli, ma il presunto quinto uomo, Mohamed al-Qahtani, era stato respinto all'aeroporto di Orlando (Florida) nel mese di agosto 2001 da un ispettore del Servizio immigrazione, mentre tentava di entrare negli Stati Uniti. Cfr. a tal proposito anche (EN) [3].
6. ^ Il testo della telefonata, in lingua inglese, è disponibile qui. A causa di un settaggio proprio del sistema di registrazione della American Airlines, sono stati registrati solo i primi quattro minuti della conversazione. Il resto della chiamata è stato ricostruito mediante la testimonianza di Nydia Gonzalez, supervisore della American Airlines, con cui la Ong ha parlato. Cfr. anche (EN) [4].
7. ^ L'orario è stato stabilito dalla Commissione sull'11 settembre. Prima del rapporto, si è ipotizzato lo spegnimento del transponder intorno alle 8:13. Cfr. anche (EN) [5], [6] e [7].
8. ^ L'operazione richiederà ben 30 minuti per essere effettuata.
9. ^ Il colloquio non è stato registrato, ma è stato ricostruito dagli appunti di Woodward. La telefonata si interromperà bruscamente al momento dell'impatto contro la Torre Nord del WTC. Cfr. anche (EN) [8] (.pdf file).
10. ^ Il Centro di Herndon è il centro nazionale da cui dipendono i vari centri regionali della Federal Aviation Administration.
11. ^ Tutte le trascrizioni delle comunicazioni fra i comandi militari sono state registrate e riportate nel Rapporto Finale della Commissione sull'11 settembre.
12. ^ La decisione è in parte motivata dal fatto che, una volta entrati nello spazio aereo civile, i caccia sarebbero ricaduti sotto la giurisdizione della FAA.
13. ^ Le primissime testimonianze hanno indicato l'orario dello schianto in un lasso di tempo compreso fra le 8:45 e le 8:50.
14. ^ Si suppone che vi fossero circa 45mila litri di kerosene all'interno del serbatoio.
15. ^ In realtà esisterebbe un terzo video, oltre a quello dei due fratelli Naudet e a quello di Hlava. La registrazione, di scarsa qualità, è dell'artista tedesco Wolfgang Staehle ed è rintracciabile qui.
16. ^ Alcune ricostruzioni parlano addirittura di 250 persone.
17. ^ Queste le parole della giornalista: "Sì, è appena successo. State vedendo delle immagini davvero inquietanti rigorosamente in diretta. Questo è il World Trade Center. Il CNN Center ha cominciato proprio adesso a cercare di comprendere quanto è esattamente successo e a chiamare le nostre fonti. Chiaramente, qualcosa di relativamente devastante è successo stamattina nella parte più meridionale dell'isola di Manhattan. Ancora una volta, l'immagine di una delle torri del World Trade Center".
18. ^ L'orario è approssimato e va collocato tra le 08:49 e le 09:02.
19. ^ Cfr. anche (EN) [9], [10] e [11].
20. ^ La notizia, come detto, viene diffusa per la prima volta alle 08:49, ma la reale dinamica dello schianto verrà chiarita solo dopo vari minuti.
21. ^ Il profilo di volo dell'aereo è stato ricostruito in base alla scatola nera.
22. ^ Successivamente, il Presidente Bush dichiarerà che è rimasto nella scuola per evitare di generare allarmismo. Cfr. anche (EN) [12] e [13].
23. ^ La procedura ordinaria prevede che l'ordine sia notificato al National Transportation Safety Board (NTSB), in modo che questo lo trasmetta ai rappresentanti delle compagnie aeree. Queste infine trasmettono l'ordine ai singoli piloti.
24. ^ Cfr. anche (EN) [14].
25. ^ L'indicazione oraria non è precisa e va collocata in un momento compreso tra le 09:16 e le 09:26.
26. ^ Questa decisione è strettamente connessa all'errore commesso dal Centro FAA di Boston.
27. ^ Cfr. anche (EN) [15].
28. ^ Cfr. anche (EN) [16].
29. ^ L'avvenimento è citato nei rapporti della FAA e dell'NTSB, a loro volta riportati nel Rapporto finale della Commissione. Cfr. anche (EN) [17], [18], [19] e [20].
30. ^ Cfr. anche (EN) [21].
31. ^ Cfr. anche (EN) [22].
32. ^ Molti giornali, statunitensi e non, hanno asserito che è "la prima volta" che viene disposto un provvedimento del genere. In realtà, il blocco totale è stato disposto per tre volte fra il 1960 e il 1962 per motivi militari. Questa è tuttavia la prima volta che l'ATC Zero viene disposto senza avviso preventivo, come invece accaduto nelle precedenti occasioni.
33. ^ Entro un'ora dall'emanazione dell'ordine, circa 2.800 aerei atterrano all'aeroporto più vicino. Alle 12:16, lo spazio aereo americano è totalmente sgombro, con la sola eccezione dei voli militari e dei servizi di emergenza. Cfr. anche (EN) [23] e [24].
34. ^ La frase originale è: "Are you guys ready? Let's roll!". Cfr. anche (EN) [25], [26], [27] e [28].
35. ^ Cfr. anche (EN) [29].
36. ^ L'orario è quello ufficiale stabilito dalla Commissione sull'11 settembre. Alcuni ricercatori però sostengono che l'impatto si avvenuto intorno alle 10:06 o 10:07. Su questo punto, cfr. la voce sul volo UA93.
37. ^ Cfr. anche (EN) [30] e [31].
38. ^ L'orario indicato è approssimato e va collocato tra le 09:57 e le 10:10.
39. ^ Cfr. anche (EN) [32]. L'ordine viene disposto perché il Centro FAA di Cleveland continua a calcolare mediante simulazione la posizione del volo UA93, nonostante si sia già schiantato da diversi minuti. Il Centro infatti non dispone ancora di informazioni certe riguardo la sorte dell'aereo. L'ordine scritto arriverà alle 10:25.
40. ^ La conferma ufficiale verrà data solo alle 10:50.
41. ^ Cfr. (EN) [33].
42. ^ Cfr. anche (EN) [34].
43. ^ Il testo integrale del discorso, in lingua inglese, è disponibile qui.
44. ^ Cfr. (EN) [35].
45. ^ Nei giorni a venire, verranno estratte vive dalle macerie solo due persone. Nessuna di loro ha però mai effettuato telefonate.
46. ^ Il rapporto è stato inizialmente coperto da segreto di stato e successivamente declassificato.




Video





 
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keria@
view post Posted on 13/1/2009, 22:09




E' evidente dal secondo video postato da Murd che dietro all'attacco delle torri gemelle e del pentagono cè qualcosa di grosso dietro...facciamo che siamo tutti scemi e le torri sono cadute per colpa degli aerei (ovviamente impossibile), ma la storia del Pentagono è assurda!! Un aereo 40x40m alto 15 sparito nel nulla e non cè nessun filmato....naaaa non si può credere una roba del genere....
 
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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 14/1/2009, 10:37




Ma se si guarda con attenzione come mi hanno fatto notare a me qualche giorno fà se il crollo delle torri se fosse stato causato solo dall'impatto dell'aereo, il crollo della torre nn sarebbe stato perpendicolare cioè non sarebbe crollato su se stesso, ma di lato.
 
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the music
view post Posted on 16/1/2009, 08:33




bel lavoro Marty ... cmq nn concordo con la vostra idea che le torri non son cadute per colpa degli aerei ..

gli aerei han indebolito la struttura .. e in palazzi cosi' alti .. la struttura e' molto resistente ma allo stesso tempo tirata al limite come carichi .. basta eliminare qualche punto di supporto e gli altri collassano e la torre implode su se stessa .. ca dendo diritta ...

 
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keria@
view post Posted on 16/1/2009, 11:38




CITAZIONE (the music @ 16/1/2009, 08:33)
bel lavoro Marty ... cmq nn concordo con la vostra idea che le torri non son cadute per colpa degli aerei ..

gli aerei han indebolito la struttura .. e in palazzi cosi' alti .. la struttura e' molto resistente ma allo stesso tempo tirata al limite come carichi .. basta eliminare qualche punto di supporto e gli altri collassano e la torre implode su se stessa .. ca dendo diritta ...

Con il cemento armato può essere, con la struttura in acciaio no....un'aereo è una piuma per quel tipo di grattacieli. E poi non si capisce perchè (per avere una prova tangibile) il grattacielo di Madrid è bruciato tutta la notte senza cedere di un millimetro, mentre le Twin Towers sono implose nel giro di poche ore...
Nel corso di Scienza delle Costruzioni che ho fatto in Facoltà, avevamo provato a fare dei test di laboratorio sull'argomento e la soluzione era palese a tutti.
 
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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 16/1/2009, 14:39




CITAZIONE (the music @ 16/1/2009, 08:33)
bel lavoro Marty ... cmq nn concordo con la vostra idea che le torri non son cadute per colpa degli aerei ..

gli aerei han indebolito la struttura .. e in palazzi cosi' alti .. la struttura e' molto resistente ma allo stesso tempo tirata al limite come carichi .. basta eliminare qualche punto di supporto e gli altri collassano e la torre implode su se stessa .. ca dendo diritta ...

So he ci sono stati degli studi sul crollo.. se li trovo lì posto al più presto!
 
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6 replies since 13/1/2009, 09:17   130 views
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