Roma Papa Ratzinger: l'Olocausto resta un monito contro l'oblio e la negazione, Il Gran Rabbinato d'Israele chiede le scuse e la ritrattazione del vescovo Williamson

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angelo7878
view post Posted on 27/1/2009, 13:39







27/01/2009 ore 12:05

SHOAH: MONSIGNOR FISICHELLA, CHIESA NON CONDIVIDE TESI ABERRANTI DI WILLIAMSON

Roma

(Adnkronos)

''Non credo proprio che la Chiesa cattolica possa mai condividere la tesi assurda e quanto mai gratuita ed aberrante di monsignor Williamson. Questa situazione riguarda il mondo intero e non e' soltanto una situazione che tocca alcuni uomini della Chiesa cattolica''. E' monsignor Rino Fisichella, intervenuto ad un convegno a Palazzo Valdina in occasione della Giornata della Memoria, a sottolineare che nella Chiesa cattolica non c'e' spazio per le tesi negazioniste della Shoah. Monsignor Fisichella ricorda ''il dialogo in corso tra la Chiesa cattolica ed il popolo ebraico, la visita di Giovanni Paolo II alla sinagoga, le ripetute visite di Benedetto XVI alle sinagoghe e tutte le udienze dei tanti rabbini e delle tante associazioni, anche laiche, con Benedetto XVI''.
(Mac/Gs/Adnkronos)
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estratto da qui
 
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angelo7878
view post Posted on 28/1/2009, 16:46







mercoledì, 28 gennaio 2009

Papa: solidarietà a ebrei. Ma Rabbinato chiede scuse

CITTA' DEL VATICANO

(Reuters)

Il Papa Benedetto XVI ha ribadito oggi la propria "piena e indiscutibile solidarietà con gli ebrei", nel tentativo di far calare le tensioni dopo che un vescovo lefebvriano, da poco riammesso nella Chiesa cattolica, ha negato l'Olocausto.

Ma nel frattempo il Rabbinato d'Israele ha chiesto le scuse pubbliche del prelato, avvertendo che in caso contrario le relazioni tra ebrei e cattolici ne resteranno colpite. E ha chiesto di rinviare l'incontro col Vaticano, già fissato per l'inizio di marzo, fino a che la questione non sarà chiarita.

Parlando nel corso dell'udienza pubblica del mercoledì, il Pontefice tedesco ha detto che il tentativo di sterminare gli ebrei nell'Olocausto deve rappresentare un avvertimento per tutti. Ricordando la sua visita al campo di concentramento nazista ad Auschwitz, nel 2006, Ratzinger ha condannato "l'eccidio efferato di milioni di ebrei, vittime innocenti di un cieco odio razziale e religioso".

Il britannico Richard Williamson, uno dei quattro vescovi tradizionalisti la cui scomunica è stata annullata la scorsa settimana, ha negato la portata dell'Olocausto degli ebrei europei, affermando: "Non credo che ci siano state le camere a gas".

Williamson ha anche detto che le vittime furono diverse centinaia di migliaia, mentre gli storici parlano di circa 6 milioni di ebrei uccisi.

Il Papa ha detto oggi: "Mentre rinnovo con affetto l'espressione della mia piena e indiscutibile solidarietà con i nostri Fratelli destinatari della Prima Alleanza, auspico che la memoria della Shoah induca l'umanità a riflettere sulla imprevedibile potenza del male quando conquista il cuore dell'uomo".

Il Papa, che non ha citato direttamente Williamson, ha detto che l'Olocausto deve restare per tutti "un monito contro l'oblio, la negazione o il riduzionismo".

E dopo che nei giorni scorsi le parole di Williamson hanno causato un'ondata di critiche da parte degli ebrei, secondo cui la vicenda fa tornare indietro di 50 anni il dialogo tra ebraismo e cattolicesimo, oggi è stata resa nota una lettera che ieri - nel Giorno della Memoria - il direttore del Rabbinato d'Israele, Oded Wiener, ha scritto alla Santa Sede per chiedere scuse pubbliche da parte del vescovo.

Nella missiva, Wiener indica Williamson "come un negazionista dichiarato dell'Olocausto" e spiega che "anche se l'iniziativa (del Vaticano di annullare la scomunica) in sé non fosse in alcun modo legata alla relazione della Chiesa con il Popolo ebraico, quando essa comporta l'abbraccio di qualcuno che esprime pubblicamente opinioni così odiose e oltraggiose, allora essa colpisce effettivamente il nostro rapporto".

"La Commissione del Rabbinato, sotto la presidenza del rabbino capo Shear Yashuv Cohen, ha deciso su questa vicenda... che senza le pubbliche scuse del vescovo Williamson e la ritrattazione delle sue deplorevoli dichiarazioni sarà molto difficile per il Rabbinato di Israele continuare il suo dialogo col Vaticano come prima".

La lettera annuncia anche che "in queste circostanze" va rimandato il prossimo incontro già fissato in Vaticano dal 2 al 4 marzo "fino a che questa vicenda non sia chiarita".

Dopo le parole pronunciate dal Papa nel corso dell'udienza, il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi ha detto di augurarsi che "anche alla luce di esse, le difficoltà presentate dal Rabbinato di Israele possano essere oggetto di ulteriore e più approfondita riflessione, in dialogo con la Commissione per i Rapporti con l'Ebraismo del Consiglio per l'Unità dei Cristiani", allo scopo di non intaccare il dialogo con gli ebrei.
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estratto da qui

 
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1 replies since 27/1/2009, 13:39   56 views
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