Roma Camera dei Deputati - Approvato lo sbarramento al 4% per le elezioni, del Parlamento Europeo

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angelo7878
view post Posted on 4/2/2009, 14:23






Europee, la Camera approva
la riforma, sbarramento al 4%


di Emilia Patta

3 febbraio 2009

«Almeno una cosa insieme in questa legislatura l'abbiamo fatta». La Camera approva con soli 22 voti contrari e 2 astenuti la riforma delle legge elettorale per le europee che introduce una soglia di sbarramento del 4% tra le proteste dei piccoli partiti. E il leader del Pd Walter Veltroni si rivolge così al ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito e al coordinatore di Fi Denis Verdini.

In effetti il voto di stasera alla Camera è innanzitutto una vittoria del leader democratico. In mattinata il suo gruppo aveva dato il via libera a larghissima maggioranza all'accordo raggiunto nei giorni scorsi con il Pdl. Regalando a Veltroni una vittoria importante all'interno del suo partito dopo le critiche della sinistra e di Massimo D'Alema. Che, quasi a siglare la sconfitta, aveva lasciato la riunione dei deputati prima della conta interna («ho un impegno fuori»): quattro voti contrari dagli ulivisti Arturo Parisi, Mario Barbi, Antonio La Forgia e Walter Tocci; due astensioni dai dalemiani Gianni Cuperlo e Barbara Pollastrini.

Nel pomeriggio anche l'ultima "mina" dalemiana è stata disinnescata: l'emendamento presentato dall'ex tesoriere dei Ds Ugo Sposetti in favore del rimborso elettorale anche per chi non supera la soglia del 4% (Sposetti – e con lui D'Alema – proponeva l'1%) è stato giudicato inammissibile dalla Conferenza dei Capigruppo. Sicuramente un gesto distensivo nei confronti della sinistra radicale sulle barricate, ma certo rischioso di fronte all'opinione pubblica. «Stiamo attenti, è un tema che richiede un approfondimento perché qui sì che si rischia un effetto indulto», aveva avvertito lo stesso Veltroni.

È invece passato in Aula l'ordine del giorno ribattezzato "salva-Vendola" (tra i firmatari D'Alema): in buona sostanza il neonato Movimento per la sinistra, creato dal governatore della Puglia uscito da Rifondazione, potrà presentare liste per Strasburgo senza il pesante impegno della raccolta delle firme di sostegno in quanto rappresentante di «liste presentate da partiti o forze politiche già rappresentate in sede di Parlamento europeo».

Con il voto di stasera il pur fragile bipolarismo italiano è dunque salvo. E Veltroni rinsalda per ora la sua leadership all'interno del Pd. Ma certo gli effetti della riforma elettorale e delle polemiche democrats di questi giorni sono imprevedibili. Val la pena ricordare che il Pd dovrà scegliere nelle prossime settimane la propria collocazione nel Parlamento europeo. Insomma il nodo del Partito socialista europeo, mai sciolto, viene al pettine. Ed è noto il nervosismo di rutelliani ed ex popolari a riguardo: Francesco Rutelli non è voluto entrare nel gruppo di lavoro che sta istruendo la pratica. Questo potrebbe essere il nuovo campo di battaglia di D'Alema. Che dai banchi socialisti a Strasburgo non ha alcuna intenzione di spostarsi.
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estratto da qui
 
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