"La verità è che non gli piaci abbastanza", Greg Beherendt e Liz Tuccillo (autori di "Sex and the city")

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ankh25
view post Posted on 13/3/2009, 11:29




"La verità è che non gli piaci abbastanza"

Scritto da Greg Beherendt e Liz Tuccillo (autori di "Sex and the city"), pubblicato da Salani, 2005.



Il libro mette in luce tutti quei comportamenti o frasi che si prestano, con molta ovvietà, ad una e una sola interpretazione, ossia che "la verità è che non gli piaci abbastanza".
Sembrebbero osservazioni scontate ma quando i sentimenti si fanno strada nella nostra mente sanno annebbiarla. Noi donne non sappiamo leggere questi segnali, perchè non vogliamo leggerli, amiamo complicarci la vita e siamo di una abilità sorprendente nello scovare le più varie giustificazioni che possano distoglierci dalla verità in questione.

Alcune osservazioni tratte dal libro:

- Se non ti chiede di uscire, non gli piaci abbastanza. Scuse come "non voglio rischiare di rovinare la nostra amicizia" o "sono davvero impegnato in questo periodo" sono, appunto, scuse.

- Se non ti chiama, non gli piaci abbastanza. Gli uomini sanno usare il telefono. Le classiche scuse sono "ha un sacco di cose per la testa" o "non ama le conversazioni telefoniche".

- Se non ti dice che state insieme, non gli piaci abbastanza. La regina delle scuse "ha paura di avere una storia importante" o altre varianti "Esce da una storia che lo ha fatto soffrire", "Non è ancora pronto per impegnarsi", "Lavora molto e non ha tempo", "Ha paura di soffrire"; "Non vuole rovinare la nostra amicizia"...

- Se non fa sesso con te, non gli piaci abbastanza. Per gli uomini il sesso è un chiodo fisso e se gli piaci non potrà fare a meno di toccarti.

- Se fa sesso con un'altra, non gli piaci abbastanza. Non esistono scuse per il tradimento. Per cui non perdonarlo dicendo che "è colpa mia, ultimamente sono ingrassata" o "abbiamo esigenze sessuali diverse".

- Se vuole vederti solo quando è ubriaco, non gli piaci abbastanza. Se gli piaci davvero vorrà stare con te anche quando non ha i sensi annebbiati.

- Se non vuole sposarti, non gli piaci abbastanza. L'amore vince la fobia dell'impegno, per cui non accettare il "non mi sento pronto".

- Se ti lascia, non gli piaci abbastanza, anche se dopo un po' vuole rimettersi con te e quando non state insieme dice che gli manchi tantissimo.

- Se sparisce, non gli piaci abbastanza. Dopo esserti accertata che non è morto o ricoverato in nessun ospedale della sua città, forse non vale nemmeno la pena di chiedere spiegazioni, tanto la spiegazione è sempre la stessa: non gli piaci abbastanza.

- Se è sposato, non gli piaci abbastanza. Se non si è liberi non è vero amore, anche se sostiene che "mia moglie è una strega" o che "è solo questione di tempo".

- Se è uno stronzo egoista, un dittatore o un vero e proprio mostro, non gli piaci abbastanza. Se ami qualcuno fai di tutto per renderlo felice.






Che cosa ne pensate donne del forum?

E voi uomini del forum, avete il coraggio e l'onestà di dire "non mi piaci abbastanza"?
L'avete mai fatto o avete lasciato credere ad una delle su esposte scuse?



 
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angelo7878
view post Posted on 13/3/2009, 18:06






mah, ci penserò... :blink:
 
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angelo7878
view post Posted on 14/3/2009, 16:14






vado a memoria...

ho sempre messo le cose in modo tale che non sembrasse ciò che non era

o, meglio, ho tentato e credo di esserci riuscito molte volte,

nessuna ambiguità volutamente lasciata in sospeso.

E' sufficiente perché una donna non capisca male, perché non si faccia

aspettative quando non è il caso?...

Le mie esperienze dicono che non sempre è sufficiente per tutte le donne.

Ho imparato in diverse occasioni che alcune donne colgono o credono di cogliere delle aperture di disponibilità ad una relazione impegnativa, coinvolgente da atteggiamenti, parole, gesti che ci sono stati nell'incontro e che per me avevano origini, significati, intenzioni diverse da ciò che la donna ha loro attribuito.

Ad esempio:

invito a cena e offro io. Nulla di più. Eppure già solo questo a volte favorisce l'innescarsi dell'aspettativa di qualche cosa che in me non c'era.

Se ho l'automobile, vado a prendere la donna e la riaccompagno, nulla di male ma anche questo può lasciare una gratuita fantasia aperta nella donna.

Magari volevo solo conversare con una donna che m'aveva incuriosito, che potevo avere visto sofferente, desiderosa di scambiare quattro chiacchiere, desiderosa di toccare con mano che un uomo può apprezzarla, avere voglia di cenare insieme o di fare una gita in campagna di giorno, pranzo compreso.

In questi casi dei quali sto facendo una rapidissima sintesi, non ho mai ammiccato, sottinteso, baciato o toccato, tutt'altro.

Bene, in molti di questi casi ho scoperto che la donna aveva capito male, non riusciva a concepire che l'uomo non avesse alcuna intenzione di fare sesso con lei e tantomeno di innamorarsene.

Peccato, avevo offerto amicizia o solo curiosità, uno scambio umano di conoscenza, emozioni, interessi ed era andata a finire quasi con dolore.







 
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angelo7878
view post Posted on 16/3/2009, 15:19






non lasciamo cadere questa interessante proposta di discussione di Ankh

diamoci da fare, per favore, Ankh compresa ovviamente

:)
 
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LeTulipNoir
view post Posted on 16/3/2009, 22:30




a me non piacciono le schematizzazioni che tendono al semplicistico invece che al sintentico.

A parte le ovvietà (non c'era mica bisogno che ce le ricordassero gli autori di sex and the city: a proposito, in america questo telefilm ha avuto un successo clamoroso perchè sono nell'intimo bacchettoni e puritani e hanno un estremo bisogno di vedere un telefilm per capire che sono anche liberi di scegliere); i problemi di cui questo schematismo non tiene in conto sono la "scelta" e il modo d'essere in evoluzione delle persone.

Esempio.
Se uno è stronzo e dittatore, lo sarà sempre anche con la donna che ama, perchè è la sua natura. Pretendere di ridurre una natura umana ad un comportamento "finalizzato a" esclude totalmente la realtà dei fatti.
viceversa, se una accetta lo stronzo e dittatore allora anche lei sotto sotto vuole questo, perche cambiare il suo cammino di consapevolezza? Se lo "sopporta" è perchè è esattamente quello che vuole fare, altrimenti troverebbe un modo per scappare. Se lo fa per soffrire allora sta espiando qualcosa con sè stessa "usando" lo stronzo. quando sarà pronta per questo se ne andrà.

Altro esempio.
Se uno non si vuole sposare può anche essere perchè non crede nel matrimonio inteso come contratto, ma magari come libera scelta. Qui è evidente il puritanesimo e il bacchettonismo anglo americano protestante di cui sopra. (a beautiful si sposano pure tra padre e figlia un altro pò).

Per finire, "non mi piaci abbastanza" non l'ho mai detto perchè per me non esiste che sto con una persona ma non ne sono sicuro perche non mi piace abbastanza.
La compagna della mia vita me le scelgo prima con accuratezza sperando di non sbagliare, non ho bisogno di fingere chissa cosa per mantenere il legame.
a me comunque è successo un paio di volte di fare esperienza con una donna di cui avevo una idea iniziale e una attrazione tale da far scattare l'avvicinamento, e successivamente accertato e sperimentato che quel legame non era a mio avviso possibile, semplimente constatavo che era una storia finita e chiusa. Chiaramente non da solo, ma insieme all'altra.
Trovo infine abbastanza fuori dal mio modo di vedere il mettersi con una tanto per provare, se questa non mi attira per cose un pò piu profonde che non magari una gradevolezza fisica o di carattere.



 
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Ramses_75
view post Posted on 17/3/2009, 16:46




CITAZIONE
E voi uomini del forum, avete il coraggio e l'onestà di dire "non mi piaci abbastanza"?

A dire il vero io mi definisco un Uomo con le palle perchè nella vita ne ho visto di cotte e di crude ma in questo contesto mi sento proprio un eunuco,no non cè l'ho il coraggio di dire "non mi piaci abbastanza"magari la vivo come forma di educazione e mi invento milioni di chiacchiere :D
 
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ankh25
view post Posted on 17/3/2009, 22:08




Angelo propone l'analisi di una situazione leggermente diversa da quella inizialmente da me posta, ovvero mette in evidenza come alle volte ad alcuni comportamenti vengono attribuiti significati inesistenti. Ritengo che queste situazioni accadano sia a donne sia a uomini. Spesso ciò che si vuol instaurare è un rapporto di amicizia, ma essendo in questo rapporto coinvolti un uomo e una donna, accade che uno dei due possa equivocare.

La prima differenza che mi balza agli occhi tra questa situazione e quella da me posta è il fatto che a non capire di "non piacere abbastanza" sono principalmente le donne. A voi uomini è mai capitato che una donna sparisse all'improvviso? O vi è mai capitato di sentirvi rispondere che non si sente pronta ad impegnarsi in una storia? che è troppo presa dal lavoro per dedicarsi a voi? In genere non accade. In genere con una donna o si hanno riscontri positivi oppure vi fa capire che non è il caso di proseguire e siete informati del fatto che non le piacete con educazione.

Ram, si può dire ad una donna che non ti piace in questo o in quello o in generale senza sentirsi dei maleducati. La vera maleducazione (che poi è parola inappropriata e andrebbe sostituita con viltà) sarebbe inventare scuse o come dici tu, milioni di chiacchiere!

In realtà il messaggio del libro non è tanto quello di puntare il dito sugli uomini quanto quello di far capire alle donne che si ritrovano in quella situazione di non cadere nella trappola di trovare una giustificazione ad un comportamento che ha una precisa spiegazione.

Tulip, mi fa piacere che nonostante le ovvietà che osservi tu abbia deciso di dire la tua, lo apprezzo molto. Quando parli di constatare che una storia è finita e di constatarlo insieme all'altra persona mi trovi ovviamente d'accordo.
Riguardo al fatto di accettare uno stronzo e dittatore perchè evidentemente sotto sotto la donna vuole questo, mi trovi in parte d'accordo e in parte no. A tal proposito mi permetto di farti notare che con questa osservazione cadi nel semplicistico che dici di non gradire. Non è detto che la donna accetti la situazione perchè quello che desidera è avere uno stronzo egoista accanto, o desidera usarlo per espiare una colpa. Non è da trascurare che noi donne speriamo sempre che l'altro cambi, che possa arrivare un giorno in cui l'altro si mostri nei nostri confronti un pò più attento. E nell'attesa costruiamo giustificazioni su misura. Accade. Spesso.

 
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