angelo7878 |
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| Martedì 31 marzo 2009 ore 11.44 Donna decapitata a Catania Presto l'interrogatorio del maritoIl Gip interrogherà, forse già domani, l'uomo che per gelosia ha decapitato la moglie. Il figlio, che si era in un primo momento autoaccusato, sarà anche lui interrogato.Interrogatorio da parte del Gip di Catania Giuseppe Castro tra domani e giovedì per l'uomo di 35 anni, Giuseppe Castro, anni che ieri ha ucciso sgozzandola la moglie, Maria Pia Scuto, di 41 anni, al culmine di una lite di gelosia. Il sostituto procuratore Salvatore Faro depositerà nella segreteria dell'ufficio del Giudice per le indagini preliminari entro stasera la richiesta di convalida dell'arresto dell'uomo per uxoricidio. Ieri, davanti al pm che lo ha interrogato in Questura, Castro si è avvalso ufficialmente della facoltà di non rispondere. Ma aveva già fornito la sua versione dei fatti alla polizia che era accorsa in casa sua dopo la telefonata che lui stesso ieri mattina aveva fatto al 113. All'operatore aveva detto "ho ucciso mia moglie, venite a prendermi". Poi ha spiegato agli investigatori: "non sopportavo più la situazione, il comportamento di mia moglie, ero disperato". Al centro di liti nella coppia l'eccessivo tempo che la donna, secondo il marito, trascorreva davanti al computer per chattare con estranei, soprattutto uomini. E la gelosia avrebbe fatto esplodere la tragedia con la donna aggredita con tanta violenza da essere quasi decapitata. Sempre ieri il figlio maggiore della coppia, che ha 15 anni, si era autoaccusato in un primo momento del delitto per scagionare il padre. IL FIGLIOSarà nuovamente interrogato, nei prossimi giorni, dalla Procura di Catania, in qualità di testimone, il figlio quindicenne di Maria Pia Scutoe. Il ragazzo sarà sentito in presenza di uno psicologo e di un assistente sociale. Ieri il quindicenne durante un interrogatorio si era autoaccusato dell'uccisione della madre ma la sua confessione è durata poco meno di un'ora perché il ragazzo ha poi subito ritrattato. Aveva pensato che a lui sarebbero state concesse delle riduzioni nell'eventuale condanna per omicidio perché minorenne e che non avrebbe distrutto ulteriormente la sua famiglia visto che il padre avrebbe continuato a crescere le sue due sorelline più piccole. Ma è stato un momento, poi ha ritrattato, accusando il padre dell'omicidio e fornendo particolari utili alle indagini. Della falsa confessione del figlio, il padre non è a conoscenza. Il sostituto procuratore Salvatore Faro, che coordina le indagini della polizia, ha intanto disposto un sopralluogo nella casa della coppia, in via Costanzo, dove è avvenuto il delitto. --------------------- estratto da qui
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