L'industria italiana ingrana la marcia della ripresa. Secondo i dati Istat a luglio gli ordinativi hanno registrato un rialzo del 3,2% su base mensile, il dato migliore da gennaio 2008. E anche il fatturato ha invertito la rotta: è cresciuto dello 0,7% rispetto a giugno, registrando così la prima variazione positiva da oltre un anno. Il bilancio rispetto a luglio 2008, però, rimane ancora in rosso: -23,2% per gli ordini e -21,7% per il fatturato. Il ministro Scajola è ottimista: "Si rafforza la ripresa, ora dobbiamo accelerare al massimo per sostenere le imprese e l'occupazione ed evitare contraccolpi sul mercato del lavoro".
Ancora in difficoltà l'industria dell'auto
Non riesce a invertire la rotta, ma rallenta almeno la caduta l'industria dell'auto che, sempre a luglio, ha registrato un calo del fatturato tendenziale del 25% (-27,3% a giugno), mentre gli ordinativi hanno registrato un calo del 21,8% (-28,9% a giugno). In particolare, il fatturato nazionale ha segnato un calo del 12,5% (-25,8% a giugno) mentre quello estero è sceso del 37,1% (-29% a giugno). Gli ordinativi nazionali sono scesi del 2,8% (+2,6% a giugno) mentre quelli esteri sono scesi del 41,9% (-57,9% a giugno).
Il mercato estero fa ripartire l'industria italiana
A trainare in area positiva l'industria italiana sono state soprattutto le vendite all'estero. Il fatturato sul mercato estero, infatti, è cresciuto del 2,7%, mentre è diminuito dello 0,1% su quello interno. Ancora meglio il trend degli ordinativi che hanno registrato un +15,6% sul mercato estero, mentre in Italia hanno registrato un calo del 2,9%.
Nel confronto degli ultimi tre mesi (maggio-luglio) con i tre mesi immediatamente precedenti (febbraio-aprile) le variazioni congiunturali sono state pari a -2% per il fatturato e a +0,6% per gli ordinativi.
La miglior performance congiunturale del fatturato l'hanno segnata i beni intermedi, che sono saliti dell'1,7%, seguiti dai beni strumentali (+0,6%): fermi invece i beni di consumo, contrastati tra un miglioramento di quelli durevoli (+2,1%) e un calo di quelli non durevoli (-0,4%). Male invece i prodotti energetici, che perdono lo 0,7%.
Su base annua numeri ancora in rosso
Rispetto al luglio dell'anno scorso, però, le variazioni di fatturato per raggruppamento di industrie (corrette per gli effetti di calendario) sono tutte negative: l'energia crolla del 38,4%, i beni intermedi perdono il 26,5%, mentre quelli strumentali segnano un calo del 23,4%. Meno drammatico il calo dei beni di consumo, che scendono del 7,9%: migliore performance dei beni non durevoli, che si assesta al -6,7%, mentre i durevoli cedono il 13,8%.
Male il fatturato del settore dei prodotti energetici, in particolare per il coke e i derivati raffinati del petrolio (-38,6%), sempre espressi in termini tendenziali. Giù anche la metallurgia (-36,5%) e i macchinari (-26,5%). Gli unici ordinativi che crescono rispetto al luglio 2008 riguardano il settore delle apparecchiature elettriche e domestiche: la forte domanda estera le spinge infatti a salire del 16%. Non sono altrettanto fortunati i settori dei mezzi di trasporto, che vedono crollare gli ordini di quasi la metà (-46,6%), la metallurgia (-38,1% su luglio 2008) e le attrezzature (-21,5%).
Scajola: "Si sta rafforzando la ripresa"
Dopo la produzione industriale (+1%) e l'export extraeuropeo (+5%), a luglio è aumentato anche il fatturato dell'industria (+0,7%) e, soprattutto, gli ordinativi (+3,2%) che si tradurranno in produzione e fatturato nei prossimi mesi. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, è ottimista e sottolinea in una nota che "questo significa che la ripresa si sta rafforzando e potrebbe essere più sostenuta di quanto indicato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea, la quale prevede per il terzo trimestre un aumento del Pil dello 0,2% dopo i forti cali dei trimestri scorsi. E' evidente - aggiunge Scajola -che dobbiamo accelerare al massimo la ripresa per sostenere le imprese e l'occupazione ed evitare contraccolpi sul mercato del lavoro".
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