PARTE ISTRUTTORIA SU ANNOZERO, PER PD ABUSO POTERE

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Ramses_75
view post Posted on 27/9/2009, 08:24




ROMA -Il Ministero dello Sviluppo economico, con una procedura mai adottata prima, ha aperto un'istruttoria sulla puntata di Annozero di giovedì "alla luce di quanto accaduto nel corso della trasmissione che ha provocato reazioni indignate da parte di moltissimi cittadini", mentre l'indignazione sale invece nelle file dell'opposizione per l'iniziativa che viene definita un "abuso di potere".

A bocciare Santoro è anche il presidente del Senato Renato Schifani che alla Rai in quanto servizio pubblico chiede: "niente gossip e niente cattivo gusto". "Non si può pensare che un servizio pubblico faccia trasmissioni unicamente di parte", spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti. Ora è del viceministro per le comunicazioni Paolo Romani il compito "di aprire una fase istruttoria ai sensi dell'art. 39 del Contratto di Servizio". Si tratta di una procedura inedita che scatena un vero e proprio braccio di ferro politico con l'opposizione che mette duramente in discussione la liceità dell'istruttoria ministeriale mentre Marco Travaglio la definisce "più grave dell'editto bulgaro: è la teorizzazione che la Rai deve obbedire al governo". Per Massimo D'Alema l'intervento "é del tutto inopportuno" perché conferma "un atteggiamento di intolleranza da parte del governo verso la libertà dell'informazione". Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione Pd dice che "il governo non ha alcun potere di intervento o di istruttoria su singoli programmi della Rai. In quindici anni di vigenza dei contratti di servizio non si è mai visto un intervento del genere. Si tratta di un abuso di potere e di un'invasione delle competenze di Agcom e commissione di Vigilanza ribadite proprio dall'articolo 39 del contratto di servizio, che esclude quelle competenze dall'ambito di verifica attribuito al governo". Per l'Udc Roberto Rao si tratta del "davvero grave" tentativo di "piegare il servizio pubblico ai desideri della maggioranza".

E Antonio Di Pietro annuncia che domani presenterà "una mozione in Parlamento perché ci sia un mandato preciso al governo sulla pluralità dell'informazione e un'interrogazione perché il ministro competente dica a che titolo si è permesso di dire che vuole intervenire". Mentre la Vigilanza, dopo le parole di ieri del presidente Zavoli, è facile immaginare che ne parlerà nell'ufficio di presidenza dei prossimi giorni. La mossa del ministero è conseguente ad una forte irritazione da parte del governo, e le indiscrezioni parlavano ieri di un Silvio Berlusconi infuriato dopo aver avuto i resoconti sulla puntata mentre era al G20 di Pittsburgh.

In particolare, al premier non sarebbe andato giù il servizio su Patrizia D'Addario, la escort barese che ha detto di aver passato con lui una notte a Palazzo Grazioli e che è apparsa in un video durante la puntata di Annozero. Da qui i contatti con Scajola dai quali era scaturita la dura presa di posizione del ministro contro la trasmissione. Sul piano procedurale comunque la questione non è semplice perché viene applicata "nell'ambito del potere di verifica" previsto dall'articolo del contratto di servizio che consente al Ministero "di chiedere in qualsiasi momento alla Rai informazioni, dati e documenti utili". In questo ambito si terrà un incontro fra Ministero e i vertici Rai che non è stato ancora fissato, che se avverrà la prossima settimana sarà con Romani e non con Scajola in viaggio negli Usa, e che vedrà convocato sicuramente il direttore generale, forse non da solo, perché è lui ad avere la diretta responsabilità del programma. Non ci sono certezze in merito perché, visto che si tratta della prima volta, al ministero stanno studiando le carte. Comunque al termine della procedura si valuterà se richiedere l'intervento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per l'applicazione delle sanzioni previste in caso di violazione degli obblighi di servizio imposti alla Rai. Il presidente Paolo Garimberti anticipa già oggi la sua posizione in merito e senza mai citare Annozero invoca la "democrazia del telecomando": "io penso che queste trasmissioni possono piacere o non piacere - dice - ma l'importante è che ci siano. Perché il pluralismo si esercita anche differenziando il tipo programmi e di trasmissioni, soprattutto giornalistiche".



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