Oggi Sposi

« Older   Newer »
  Share  
Ramses75
view post Posted on 24/10/2009, 10:53






Nel medesimo periodo e nella medesima città quattro coppie si devono sposare. Ci sono gli squattrinati che per non rivelare la loro indigenza ai parenti meridionali imbucheranno settantadue invitati al gigantesco e coattissimo matrimonio tra il mago della finanza (con annessi impicci mafiosi) e la giovane stellina televisiva e c'è la coppia multietnica composta dalla figlia dell'ambasciatore indiano e il pugliese di origini contadine che lavora nel commissariato in cui un PM tutto casa e lavoro si innamora della giovane promessa sposa di suo padre.
Oggi sposi non va liquidato come l'ennesima commedia a sfondo matrimoniale e non va nemmeno considerato un prodotto mediocre del nostro cinema simile a tanta commedia sentimentale ma un ottimo prodotto medio di quelli che andrebbero imitati, replicati e fatti girare. Il nuovo film di Luca Lucini è infatti uno splendido esempio di quel cinema industriale che non riusciamo ad avere, un film che si appoggia a tutti gli elementi più in voga (dal sentimentalismo comico sempre buono al trend bollywoodiano fino al fenomeno Argentero) orchestrandoli in un racconto non solo estremamente divertente ma anche raccontato e soprattutto diretto con una bravura eccezionale. Oggi sposi non è per nulla cinema autoriale ma fieramente commerciale capace di offrire al grande pubblico un prodotto d'intrattenimento di vera qualità, ce ne fossero di film così!
A scrivere ci sono, oltre a Fabio Bonifacci, anche Fausto Brizzi e Marco Martani (premiata ditta già responsabile di buoni exploit) mentre a recitare un cast di attori di primo piano e grandi caratteristi per i ruoli secondari. Su tutti però regna Luca Lucini, il più grande (anche perché purtroppo l'unico) mestierante del cinema italiano. L'unico che vuole lavorare con sceneggiature altrui, l'unico che non aspira ad essere autore, l'unico ad avere un'idea di cinema come arte commerciale del racconto e l'unico infine a pensare i suoi film come prodotti internazionali.
A differenza di tanti registucoli che fanno commedia in Italia Lucini si occupa davvero di "mettere in scena", non punta l'obiettivo verso chi parla ma cerca di trasportare la parola scritta in immagini, suoni e musica senza timore di tradire la tradizione italiana alla ricerca di una visione personale. Usa con sapienza tutti gli strumenti del cinema per mettere in scena una perfezione formale fatta di ambienti luminosi, personaggi leccati, colori splendenti e città immacolate, alla quale corrisponde sempre la vittoria dell'individualismo di uomini e donne che dietro i buoni sentimenti nascondono l'ansia di prevaricare e il gusto di ingannare gli altri per affermare se stessi.

Fonte
 
Top
†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 28/12/2009, 12:44




 
Top
1 replies since 24/10/2009, 10:53   66 views
  Share