I cavi portano i flussi di dati e informazioni (anche se sotto forma di telefonata), quindi portano conoscenza. Tutti i significati del sogno che hai fatto riguardano la conoscenza e il sapere.
Prima di tutto il tuo bisogno di sapere: infatti tu ti preparavi a mettere i cavi, che sono il mezzo fisico su cui viaggiano i dati. Cioè prima di avere la conoscenza, devi avere i mezzi (i cavi, nel sogno) con cui puoi ottenerla. In pratica, devi sbatterti a cercare le cose, a fare ricerca e ad indagare, perché è con questi atteggiamenti che ottieni conoscenza. Se non cerchi, non arriva una mazza.
Questa cosa di sbatterti un po' ti spaventa, infatti in ufficio non avevi colleghi, allora ti siamo venuti in aiuto Tralla (che ha una mente veloce e vivace, e tra l'altro nella realtà fisica lavora in una ditta di telecomunicazioni, se non ricordo male) ed io (probabilmente mi vedi come uno che sa le cose, anche se mi dai spesso del caprone
).
Il tir con cui sono arrivato rappresenta infatti il mio bagaglio di sapere con cui volevo venirti in aiuto. Tra l'altro ti ho indicato il luogo giusto dove mettere i cavi, cioè ti ho dato un dettaglio fondamentale che ti era sfuggito.
Il fatto che andavo in retromarcia invece di fare inversione, indica che hai visto giusto su uno dei miei difetti: ho tanta conoscenza, ma riesco difficilmente a metterla a frutto, ad usarla correttamente in pratica. Tendo a restare sul piano speculativo e a non passare all'azione. Infatti è stato Tralla a farti notare che facevo prima a girare il tir, e infatti lui è un tipo attivo e svelto nell'azione, che sa come muoversi in ogni ambiente, a differenza di me.
Il fatto che tiravo il freno a mano per fare un testacoda per andare nel senso giusto, indica un'altra delle mie caratteristiche: ho bisogno di studiare bene una situazione, prima di agire, e non posso partire alla bersagliera a fare una cosa, altrimenti è facile che faccio cazzate o papare colossali.
Comunque far fare un testacoda a un tir è una soluzione originale
Secondo te, se non c'era la siepe, ci riuscivo?
Poi non ho capito se, quando parlavo al CB, ero io a non capire con chi parlavo o se eri tu che non lo capivi. Se ero io, significa che hai visto la mia difficoltà di stabilire relazioni e comunicare, specie con gente nuova.
Quando ti dicevo di sbrigarci a mettere i connettori N3 femmina, significa che c'è bisogno, per arrivare alla conoscenza, di usare maggiormante il cervello destro, la parte femminile, quello insomma meno razionale e più intuitivo. Questo perché oggi siamo tutti troppo razionali, la scienza attuale è troppo materialista e sterile, quindi non vede il lato spirituale della realtà e non arriva alla verità. Insomma, la scienza senza religione è zoppa e la religione senza scienza è cieca.
Noi occidentali abbiamo bisogno di un po' più di spiritualità ed intuito, che sono l'essenza della parte femminile dell'uomo: da ciò i connettori di tipo femmina che appunto "ricevono", proprio come il lato femminile è ricettivo ed intiutivo.
Ti dicevo di farlo prima di sera perché il buio e la notte sono femminili, e il fatto che doveva arrivare la sera significa che nei prossimi anni sta per arrivare un'era, per il pianeta, in cui si dovrà essere preparati a questo cambiamento, altrimenti si rimarrà fottuti, perché non ci sarà più spazio per la nostra mentalità atea e meccanicistica.
Lo sai che mi hai descritto molto bene? Cambia solo che sono alto 1,75 e la montatura degli occhiali è marrone scuro. Adesso chiediti: come cacchio hai fatto a descrivermi così bene???
E guarda caso, hai fatto questo sogno proprio la notte in cui stavo partendo per andare in provincia di Viterbo per una conferenza con Massimo Corbucci, un fisico e medico geniale, che ha rivoluzionato la tavola periodica degli elementi, ha lavorato al CERN di Ginevra, ha spiegato ai fisici mondiali perché non possono esistere più di 112 elementi, mentre tutti pensavano di creare in laboratorio l'elemento n. 114, e che ha scoperto il vuoto quantomeccanico, che spiega la natura della materia e la possibilità della trasmissione di dati istantaneamente in ogni luogo fisico e dello spazio...
Isomma Corbucci ne sa una più del diavolo, e sono tornato a casa con una conoscenza incredibile, che mi ha aperto prospettive nuove e ha messo a posto tanti pezzi del puzzle che non riuscivo a collocare.
Ti sembra una coincidenza, che hai fatto questo sogno su di me e sulla conoscenza proprio quando io incontravo un vero e proprio pozzo di scienza e conoscenza??