buonanotte55 |
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| Sconosciuta 06/08/2009
Nella luce innaturale Di uno schermo Ho visto disegnarsi le tue parole
Cancellando distanze di spazio e tempo Le lettere creavano parole E le parole singhiozzi di frasi E le frasi una donna Nascosta tra nuvole di elettroni impazziti E mi hai parlato di te Semplicemente Come si parla a un amico Perduto e ritrovato E ti ho parlato di me Come si parla a un’amica Smarrita tra le pieghe del tempo O non ancora inventata nella speranza di un incontro mai fatto
e sogni e fantasie si dipanavano sulle dita veloci a tessere il racconto di giorni consumati di una vita vissuta in prestito di una solitudine mai vinta
se ti avessi incontrata per strada uno sguardo severo avrebbe soffocato ogni suono e la realtà di un corpo avrebbe creato il muro della nostra indifferenza
soltanto il tremolante luccichio di uno schermo lascia che l’ordito si intrecci alla trama a inventare arabeschi di parole
soltanto uno schermo abbatte le dighe e lascia che placido il fiume scorra verso un inesplorato mare che tutto accoglie e muta
soltanto uno schermo accoglie come fertile terra il seme delle nostre parole nella promessa di inventare un’agognata primavera in cui sazieremo la nostra fame nella polpa succulenta di un dolcissimo frutto soltanto uno schermo con la sua pallida luce sconfiggerà la notte in cui la solitudine regna sovrana
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