Il bosco – 5 la rivelazione

« Older   Newer »
  Share  
LeTulipNoir
view post Posted on 14/2/2010, 21:16




Il bosco – 5 la rivelazione

Sentivo un peso terribile nel mio basso ventre, come se tutta la forza che avevo in quel momento si fosse concentrata nel tendere tutti i muscoli di quella parte del mio corpo. Una parte che continuava a muoversi indipendentemente dalla mia volontà, con forza, avanti, indietro, avanti; indietro. Sentivo che dentro di me oltre a quel dolore di muscoli tesi, stava emergendo lentamente un'altra forza, un calore che si univa al dolore, e lentamente lo stava vincendo.

Pensavo questo, quando osservai le mie mani che stringevano i fianchi di quella ragazza. E' strano come in certi momenti la velocità dei pensieri sia così alta che in pochi attimi si aprano e si chiudano intere considerazioni apparentemente fredde e razionali, come se la realtà vivesse contemporaneamente su più piani diversi. Che strano, pensai, il mio corpo si sta muovendo da solo, spinto da una forza sovrannaturale, e mi costringe a fare quello che sto facendo. Per quale motivo, allora, le mie mani che sono finalmente libere, stanno stringendo i fianchi di Lei, tanto da lasciarle i segni sulla carne?

Quel calore che stava salendo in me, quella forza che voleva uscire, mi diede la risposta inaspettata, lampante, cristallina. La verità era che mi piaceva. Mi piaceva spingere nel suo ventre il mio membro. Mi piaceva la forza che il mio corpo ci stava mettendo, e la reazione di lei, che gemeva e si inarcava ad ogni spinta. Mi piaceva quel senso di forza che provavo, pur rendendomi conto che in realtà eravamo tutt'e due le vittime di qualche arcana forza, vestita di rosso con un cappuccio che Le copriva completamente il volto.

Spinsi ancora, e mi resi conto che quella volta la spinta l'avevo data io, portando con le mani i suoi fianchi con forza verso di me, quasi fosse rabbia, una rabbia nei confronti della vita, del destino, di quel destino di cui non conoscevo affatto il futuro, e di cui avevo paura. La forza della vita che si contrapponeva al buio dell'ignoranza del domani, il piacere intenso dell'attimo che diventava eterno per vincere la paura dell'ignoto del battito di cuore successivo....

Il calore giunse ad un punto critico. I movimenti che stavo facendo adesso erano impercettibilmente cambiati. Lei si muoveva con me, non veniva più dietro me. La sua candida schiena s'inarcava con un fare adesso diverso, quasi come se un misterioso ritmo musicale, una musica, avesse invaso la mia e la sua anima, all'unisono, e noi, festeggiavamo la vita con movenze lente, come danzatori intorno ad un fuoco di cui le fiamme, avvolgendoci dolcemente, danzavano con noi.

In quel preciso istante, quell'istante in cui senti dentro di te che qualcosa di te ha preso il sopravvento, e tu, senza più volontà, ti abbandoni dolcemente al suo comando, l'uomo cedette lo scettro all'istinto, che maestoso prese il timone della danza portandolo esattamente dove da migliaia di anni lo porta l'attimo supremo che celebra la vita.

Lentamente sentii un urlo dentro di me che usciva dal mio stomaco. Lento, inesorabile veniva su come un vento, che contraeva la mia bocca costringendola ad aprirsi e a chiudersi a mò di tromba, tendendo i muscoli del collo e delle guance. Inesorabile, lento stava venendo su, lungo, basso e sempre più forte, mentre le mie mani si stringevano di più ai suoi fianchi e i miei movimenti ormai erano diventati senza controllo.

Da dietro quella maschera dorata, che riluceva alla luce di quelle torce, cominciò a venire un mugolio, come se a richiamo corrispondesse un richiamo; come un eco, che ha bisogno di trovare una armonia con la sua fonte, così i nostri urli cominciarono a crescere insieme, come un accordo musicale, che vuole venire alla luce per far vibrare gli specchi della casa degli dei.

Il calore che sgorgò dentro di lei fu come un diapason con l'urlo che entrambi portammo a compimento. Un lungo, interminabile suono, il mio e il suo, in cui tutto quello che avevo dentro, tutta la mia forza, tutte le mie paure, da me traghettarono in lei, come un dono, come una liberazione, come una rivelazione.


Continua...
 
Top
view post Posted on 14/2/2010, 23:08
Avatar

Image Hosted by ImageShack.us

Group:
Admin Founder
Posts:
8,118

Status:


Però non puoi fare così!! Mi lasci sempre appesa ad un filo :P

Questo racconto diventa ogni capitolo più bello, intrigante e molto ma molto eccitante :wub:
 
Web  Top
1 replies since 14/2/2010, 21:16   107 views
  Share