Omar Favaro (massacro Novi Ligure) torna libero

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view post Posted on 1/4/2010, 22:03
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Dopo aver scontato la condanna per il massacro di Novi Ligure chiede di essere lasciato in pace. Giusto che possa rifarsi una vita?

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di Redazione

Dopo 9 anni di carcere Omar Favaro torna definitivamente libero. Era il 21 febbraio del 2001 quando, all'epoca solo 17enne, aiutò la fidanzatina Erika De Nardo a uccidere a coltellate Susi Cassini e Ginaluca De Nardo, madre e fratello di lei, in una villetta a schiera di Novi Ligure (Alessandria). Oggi 26enne, in occasione della sua scarcerazione, dopo una condanna a 14 anni (16 per Erika), Omar chiede, attraverso i suoi avvocati, solo di essere lasciato tranquillo.

Per Omar si tratta di una scarcerazione anticipata. La pena sarebbe dovuta scadere il 17 aprile, ma il magistrato di sorveglianza gli ha concesso 45 giorni di libertà anticipata relativa all'ultimo semestre di pena espiata. Una decisione dettata dal fatto che Favaro, che fino a oggi ha lavorato ad Asti come giardiniere, in regime di semilibertà, a seicento euro al mese, si è comportato come un detenuto modello. E il giardinaggio potrebbe essere il suo lavoro anche da uomo libero, anche se Omar dice di essere un appassionato di computer e durante la detenzione ha ottenuto la patente europea. In ogni caso il suo primo sogno da realizzare - aveva detto - è «farmi una bella nuotata al mare: sono dieci anni che non ci vado».

Viene da chiedersi se un giovane che si è macchiato di un tale crimine (le coltellate inflitte alle due vittime furono ben 97) possa tornare come nulla fosse alla vita normale e se il lungo percorso rieducativo, a cui è stato sottoposto in questi anni, gli permettano di essere rinserito nella società. Ma anche quanto sia giusto che, nonostante quanto fatto, possa vivere una vita da ragazzo come tutti gli altri. Anche se sembra giusto che tutti abbiano il sacro santo diritto di rifarsi una vita dopo aver pagato le loro colpe.


http://dilatua.libero.it/storie/omar-favar...ro-bl8494.phtml


Ma non sono pochi nove anni di carcere a confronto di due vite spezzate??? Io ce li lascerei a vita.
 
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Shin80
view post Posted on 2/4/2010, 12:24




Lasciare le persone in carcere a marcire non serve a niente e nessuno.
Primo non hanno modo di affrontare ciò che hanno fatto, né di ripagare in qualche modo la società del male che hanno fatto (dico ripagare perché rimediare è comunque impossibile, nei casi di gravi crimini come l'omicidio). Bisognerebbe farli lavorare nell'ambito del sociale, così che si possano rendere utili al prossimo.
Secondo, in carcere li manteniamo noi con le nostre tasse. Cioè questi fanno le più varie porcate, e noi gli diamo vitto e alloggio gratis? Ma per carità!
Poi le carceri stanno scoppiando. Hanno già fatto un indulto 4 anni fa (ce ne siamo dimenticati?) e non hanno risolto niente. E non si può costruire carceri all'infinito.
No, il carcere come sistema punitivo ormai è obsoleto. Non punisce, non serve e costa troppo.
Bisogna andare oltre la logica del chiudere la cella, buttar via la chiave e dimenticarsi della persona. Le persone devono essere reinserite nella società ed essere messe in grado di essere utili alla società stessa.
Ovviamente, esclusi i criminali recidivi a cui sia già stata data una seconda opportunità e che non vogliono redimersi (anche se spesso si ricade nel crimine solo perché non viene data una seconda possibilità di rifarsi una vita onesta) e i casi di criminalità da grave malattia mentale, che andrebbero seguiti in apposite strutture.
 
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view post Posted on 2/4/2010, 21:51
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CITAZIONE (Shin80 @ 2/4/2010, 13:24)
Lasciare le persone in carcere a marcire non serve a niente e nessuno.
Primo non hanno modo di affrontare ciò che hanno fatto, né di ripagare in qualche modo la società del male che hanno fatto (dico ripagare perché rimediare è comunque impossibile, nei casi di gravi crimini come l'omicidio). Bisognerebbe farli lavorare nell'ambito del sociale, così che si possano rendere utili al prossimo.
Secondo, in carcere li manteniamo noi con le nostre tasse. Cioè questi fanno le più varie porcate, e noi gli diamo vitto e alloggio gratis? Ma per carità!
Poi le carceri stanno scoppiando. Hanno già fatto un indulto 4 anni fa (ce ne siamo dimenticati?) e non hanno risolto niente. E non si può costruire carceri all'infinito.
No, il carcere come sistema punitivo ormai è obsoleto. Non punisce, non serve e costa troppo.
Bisogna andare oltre la logica del chiudere la cella, buttar via la chiave e dimenticarsi della persona. Le persone devono essere reinserite nella società ed essere messe in grado di essere utili alla società stessa.
Ovviamente, esclusi i criminali recidivi a cui sia già stata data una seconda opportunità e che non vogliono redimersi (anche se spesso si ricade nel crimine solo perché non viene data una seconda possibilità di rifarsi una vita onesta) e i casi di criminalità da grave malattia mentale, che andrebbero seguiti in apposite strutture.

Nell'insieme hai ragione. Io proporrei lavori dove la fatica e il sudore ne fanno da padroni.
 
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Ramses75
view post Posted on 3/4/2010, 19:32




Invece il carcere a Vita servirebbe,non serve alla società recuperare un omicida,non si stà parlando di rapine,oh questo è omicidio,facciamo i bravi và,i lavori forzati vanno bene per altri crimini,questo manco la luce doveva vedere.
 
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Shin80
view post Posted on 4/4/2010, 10:00




CITAZIONE (Ramses75 @ 3/4/2010, 20:32)
Invece il carcere a Vita servirebbe,non serve alla società recuperare un omicida,non si stà parlando di rapine,oh questo è omicidio,facciamo i bravi và,i lavori forzati vanno bene per altri crimini,questo manco la luce doveva vedere.

Mentalità da medio evo.
Finchè ci sarà gente che la pensa così, ne verranno ancora e ancora di omicidi e altri crimini, perché 'ste cose succedono solamente per far capire alle persone che pensarla così non serve e non risolve il problema stesso.

Se a uno gli rigano continuamente la macchina e lui ogni volta s'incazza e la fa rimettere a posto, gliela righeranno continuamente, finché non capirà che è solo una macchina ed è inutile stare al gioco dei vandali, e che è lui ad attirarsi addosso questa situazione col suo modo di pensare. Quando smetterà di dare importanza ad una riga del cazzo sulla carrozzeria, non gliela righeranno più anche se la farà mettere a posto.

Il meccanismo è lo stesso: quando si capisce una cosa, il problema sparisce. Solo che siamo 6 miliardi e bisogna darsi una mossa. Siamo nel 2010, non nel 1010. Mi sono sinceramente rotto il cazzo di veder tutta 'sta merda che affligge la razza umana.
Siamo a Pasqua, ricorda cosa disse Gesù Cristo: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato».
 
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Ramses75
view post Posted on 4/4/2010, 11:09




CITAZIONE (Shin80 @ 4/4/2010, 11:00)
CITAZIONE (Ramses75 @ 3/4/2010, 20:32)
Invece il carcere a Vita servirebbe,non serve alla società recuperare un omicida,non si stà parlando di rapine,oh questo è omicidio,facciamo i bravi và,i lavori forzati vanno bene per altri crimini,questo manco la luce doveva vedere.

Mentalità da medio evo.
Finchè ci sarà gente che la pensa così, ne verranno ancora e ancora di omicidi e altri crimini, perché 'ste cose succedono solamente per far capire alle persone che pensarla così non serve e non risolve il problema stesso.

Se a uno gli rigano continuamente la macchina e lui ogni volta s'incazza e la fa rimettere a posto, gliela righeranno continuamente, finché non capirà che è solo una macchina ed è inutile stare al gioco dei vandali, e che è lui ad attirarsi addosso questa situazione col suo modo di pensare. Quando smetterà di dare importanza ad una riga del cazzo sulla carrozzeria, non gliela righeranno più anche se la farà mettere a posto.

Il meccanismo è lo stesso: quando si capisce una cosa, il problema sparisce. Solo che siamo 6 miliardi e bisogna darsi una mossa. Siamo nel 2010, non nel 1010. Mi sono sinceramente rotto il cazzo di veder tutta 'sta merda che affligge la razza umana.
Siamo a Pasqua, ricorda cosa disse Gesù Cristo: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato».

Non lo so' Shin,rispetto il tuo pensiero ci mancherebbe,ne riparliamo quando questo libero magari ammazza ancora,o se succedesse a qualcuno della tua famiglia,vediamo se ascolti le parole del Signore,se lo fai sciapò,tanto di cappello,qui non si stà parlando di raschi alla macchina,quà si stà parlando di un tizio daccordo con la tipa,hanno ammazzato madre e figlio/fratello.Scusami se non provo alcuna pena .Non sto' parlando di pene di morte eh?Ma la luce la vedi a strisce per tutta la vita,mia considerazione opinabile per l'amor di dio,ma questo ha distrutto una famiglia insieme alla sua ragazza,premeditando il crimine.Il tuo discorso non stà impiedi,altrimenti non dovrebbero esistere leggi,tribunali,giudizi e giudicanti.Allora dobbiamo affidarci al Signore invece che alle corti di appello.Quindi invece che fare una denuncia faccio un'padre nostro,sperando che abbia tempo di starmi a sentire.Credo che anche Dio dinanzi all'uccisione di un bambino storcerebbe il naso.I tempi in cui si vociferà che parlo' non c'era la merda che cè adesso.Lo ascolterei volentieri adesso per capire se magari ha cambiato pensiero.
Poi cosa c'entra la macchina raschiata,uno mi graffia la macchina ed io non devo verniciarla perchè senno' lui me la riraschia?Stai a vedere che adesso il pazzo sono io che vado dal carrozziere e non lui che me la raschia :giveup.gif:
Lui la raschia,io la vernicio dopo previea denuncia per risarcimento atti vandalici,lui la riraschia io la rivernicio,lui riraschia io rivernicio,vivo in macchina gli spezzo le mani e vedrai che non raschia piu',tutto qui'.Il pazzo è lui mica io,avro' diritto di tenermi le cose come cazzo dico io o perchè un pazzo continua a raschiarmi la macchina me la devo tenere una merda?Siamo in democrazia se non mi sbaglio,tu hai il diritto di raschiarmi la macchina ed io quello di scoffolarti di mazzate.

Edited by Ramses75 - 4/4/2010, 12:46
 
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Shin80
view post Posted on 6/4/2010, 11:26




CITAZIONE (Ramses75 @ 4/4/2010, 12:09)
Non lo so' Shin,rispetto il tuo pensiero ci mancherebbe,ne riparliamo quando questo libero magari ammazza ancora,o se succedesse a qualcuno della tua famiglia,vediamo se ascolti le parole del Signore,se lo fai sciapò,tanto di cappello,qui non si stà parlando di raschi alla macchina,quà si stà parlando di un tizio daccordo con la tipa,hanno ammazzato madre e figlio/fratello.Scusami se non provo alcuna pena .Non sto' parlando di pene di morte eh?Ma la luce la vedi a strisce per tutta la vita,mia considerazione opinabile per l'amor di dio,ma questo ha distrutto una famiglia insieme alla sua ragazza,premeditando il crimine.Il tuo discorso non stà impiedi,altrimenti non dovrebbero esistere leggi,tribunali,giudizi e giudicanti.Allora dobbiamo affidarci al Signore invece che alle corti di appello.Quindi invece che fare una denuncia faccio un'padre nostro,sperando che abbia tempo di starmi a sentire.Credo che anche Dio dinanzi all'uccisione di un bambino storcerebbe il naso.I tempi in cui si vociferà che parlo' non c'era la merda che cè adesso.Lo ascolterei volentieri adesso per capire se magari ha cambiato pensiero.
Poi cosa c'entra la macchina raschiata,uno mi graffia la macchina ed io non devo verniciarla perchè senno' lui me la riraschia?Stai a vedere che adesso il pazzo sono io che vado dal carrozziere e non lui che me la raschia :giveup.gif:
Lui la raschia,io la vernicio dopo previea denuncia per risarcimento atti vandalici,lui la riraschia io la rivernicio,lui riraschia io rivernicio,vivo in macchina gli spezzo le mani e vedrai che non raschia piu',tutto qui'.Il pazzo è lui mica io,avro' diritto di tenermi le cose come cazzo dico io o perchè un pazzo continua a raschiarmi la macchina me la devo tenere una merda?Siamo in democrazia se non mi sbaglio,tu hai il diritto di raschiarmi la macchina ed io quello di scoffolarti di mazzate.

Non hai capito una mazza :wacko:
 
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Ramses75
view post Posted on 6/4/2010, 11:27




CITAZIONE (Shin80 @ 6/4/2010, 12:26)
CITAZIONE (Ramses75 @ 4/4/2010, 12:09)
Non lo so' Shin,rispetto il tuo pensiero ci mancherebbe,ne riparliamo quando questo libero magari ammazza ancora,o se succedesse a qualcuno della tua famiglia,vediamo se ascolti le parole del Signore,se lo fai sciapò,tanto di cappello,qui non si stà parlando di raschi alla macchina,quà si stà parlando di un tizio daccordo con la tipa,hanno ammazzato madre e figlio/fratello.Scusami se non provo alcuna pena .Non sto' parlando di pene di morte eh?Ma la luce la vedi a strisce per tutta la vita,mia considerazione opinabile per l'amor di dio,ma questo ha distrutto una famiglia insieme alla sua ragazza,premeditando il crimine.Il tuo discorso non stà impiedi,altrimenti non dovrebbero esistere leggi,tribunali,giudizi e giudicanti.Allora dobbiamo affidarci al Signore invece che alle corti di appello.Quindi invece che fare una denuncia faccio un'padre nostro,sperando che abbia tempo di starmi a sentire.Credo che anche Dio dinanzi all'uccisione di un bambino storcerebbe il naso.I tempi in cui si vociferà che parlo' non c'era la merda che cè adesso.Lo ascolterei volentieri adesso per capire se magari ha cambiato pensiero.
Poi cosa c'entra la macchina raschiata,uno mi graffia la macchina ed io non devo verniciarla perchè senno' lui me la riraschia?Stai a vedere che adesso il pazzo sono io che vado dal carrozziere e non lui che me la raschia :giveup.gif:
Lui la raschia,io la vernicio dopo previea denuncia per risarcimento atti vandalici,lui la riraschia io la rivernicio,lui riraschia io rivernicio,vivo in macchina gli spezzo le mani e vedrai che non raschia piu',tutto qui'.Il pazzo è lui mica io,avro' diritto di tenermi le cose come cazzo dico io o perchè un pazzo continua a raschiarmi la macchina me la devo tenere una merda?Siamo in democrazia se non mi sbaglio,tu hai il diritto di raschiarmi la macchina ed io quello di scoffolarti di mazzate.

Non hai capito una mazza :wacko:

è dovè la novità :roflmao.gif: :roflmao.gif: :roflmao.gif: :roflmao.gif: :roflmao.gif: :roflmao.gif:
 
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valyria
view post Posted on 6/4/2010, 20:25




CITAZIONE (Shin80 @ 4/4/2010, 11:00)
CITAZIONE (Ramses75 @ 3/4/2010, 20:32)
Invece il carcere a Vita servirebbe,non serve alla società recuperare un omicida,non si stà parlando di rapine,oh questo è omicidio,facciamo i bravi và,i lavori forzati vanno bene per altri crimini,questo manco la luce doveva vedere.

Mentalità da medio evo.
Finchè ci sarà gente che la pensa così, ne verranno ancora e ancora di omicidi e altri crimini, perché 'ste cose succedono solamente per far capire alle persone che pensarla così non serve e non risolve il problema stesso.

Se a uno gli rigano continuamente la macchina e lui ogni volta s'incazza e la fa rimettere a posto, gliela righeranno continuamente, finché non capirà che è solo una macchina ed è inutile stare al gioco dei vandali, e che è lui ad attirarsi addosso questa situazione col suo modo di pensare. Quando smetterà di dare importanza ad una riga del cazzo sulla carrozzeria, non gliela righeranno più anche se la farà mettere a posto.

Il meccanismo è lo stesso: quando si capisce una cosa, il problema sparisce. Solo che siamo 6 miliardi e bisogna darsi una mossa. Siamo nel 2010, non nel 1010. Mi sono sinceramente rotto il cazzo di veder tutta 'sta merda che affligge la razza umana.
Siamo a Pasqua, ricorda cosa disse Gesù Cristo: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato».

Mi sembra un po' troppo idealista come discorso. Che se io cambio atteggiamento anche gli altri cambieranno il loro e la loro mentalità di conseguenza è tutto da vedere.... non credo che tutto sia conseguenza dell'ambiente e della società. Ci credo se mi parli di situazioni estreme dove lo Stato non esiste, dove vige una sorta di legge del far West (succede anche in Italia), ma non in ambienti "strutturati" anche se tutt'altro che perfetti. Non credo che in un ambiente diverso tutti sarebbero migliori, ci sarà sempre chi si sentirà più furbo o troverà più comodo sopraffare il prossimo.

Il paragone poi è quantomeno infelice: la macchina è un oggetto che si può aggiustare o se non ne vale la pena, cambiare. Cosa ha in comune con una vita?
 
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Shin80
view post Posted on 7/4/2010, 12:24




Eh vabbè...quando non si sanno certe cose, quando non si riesce a "vedere" certe cose, si ha per forza una visione incompleta e obsoleta della realtà.
La pensano quasi tutti come voi da sempre, e guarda caso i problemi non li abbiamo mai risolti: mai venuto il dubbio che forse è perché a pensarla così si sbaglia??
Tra l'altro non avete neanche capito l'esempio della macchina, che non è la macchina in sé, ma il meccanismo del comprendere una situazione/problema, che porta alla realizzazione del giusto pensiero/intenzione che porta ad agire in modo tale che poi il problema non si presenta più.
Perché se una cosa succede, succede sempre e solamente per insegnarci qualcosa, e cioè come vedere la realtà nel modo giusto ed agire di conseguenza per superare quella cosa, in modo che quella cosa non si presenti più. Perchè per imparare una cosa abbiamo bisogno di fare esperienza di essa. Se non ne sappiamo niente, non ce l'abbiamo soto agli occhi, come facciamo a capirla?
E questo vale per ogni cosa, dalle cazzatine come farsi venire i calli ai piedi perché si portano scarpe strette, o farsi rigare la macchina, alle cose più serie come le malattie mortali, i tumori, il cancro, le violenze, gli omicidi e la morte.


Io sono sempre stato uno che non parla di quello che pensa, che ha difficoltà ad esprimersi, a buttar fuori i sentimenti repressi che poi ristagnano dentro, e a chiedere ciò di cui ha bisogno. Bene: sono andato avanti così fino al 2008, quando per un boccone di traverso stavo soffocando. Subito ho avuto difficoltà ad ingerire i cibi, tanto che nel periodo successivo ho perso diversi chili per la difficoltà a mangiare. Questa difficoltà a mangiare non spariva, il che non avrebbe senso, visto che non ho nessuno male fisico, e lo spavento del soffocamento era sparito subito. Poi ho capito la relazione ingerire cibo - tener dentro le emozioni e non esprimersi. Visto che il corpo era giù "saturo" di emozioni represse, ormai faceva fatica a prendere dentro di sè anche la materia.
E l'incidente del boccone di traverso è stato l'elemento scatenante che IO STESSO mi sono attirato col mio comportamento, un incidente che con le sue conseguenze (difficoltà a mangiare) mi ha costretto a riflettere sulla mia condizione e a modificarla.
Ora va meglio, ma non sono ancora tornato alla normalità, perché non è che si riesce a cambiare da un giorno atteggiamento e abitudini che durano anni; e vedo che la cosa migliora o peggiora a seconda di come riesco a esprimermi o se tendo ancora a soffocare le emozioni.

Stesso dicorso, ad esempio per quelle persone che si tengono tutto dentro, fanno così per anni, e poi da un giorno all'altro si trovano un tumore che non gli lascia scampo. Questo perché non sono riuscite a superare la loro condizione, allora il corpo è saturo e cede di schianto. Ma il tumore o la malattia non sono una condanna: spesso sono l'ultimo segnale di avvertimento che si ha a disposizione per capire la propria condizione e cambiarla. Se ci si riesce, allora si guarisce, è gia successo: ci sono casi di remissione della malattia non dovuti alle cure mediche. Chi invece debella la malattia con le medicine, ma non riesce a correggere il suo problema, presto o tardi si ammala di nuovo. Quante volte si sente di gente operata con successo di tumore, che poi dopo qualche anno se ne ritrova un altro, magari più grave? Se la malattia è terminale, allora vuol dire che la persona non è in grado di risolvere il suo problema in questa vita, ed è ora per lei di passare oltre. Nella vita seguente, ci riproverà.

Questa meccanismo vale anche per la società intera. E' ovvio che se ciascuno capisce una cosa, contribuisce al superamento di quel problema per la società intera, perché ognuno è la società. Non siamo tante piccole isole separate dale altre, quello che facciamo influenza gli altri e viceversa.

Ma no, sicuramente avete ragione voi: è tutto scollegato, queste cose cadono così dall'alto, succedono senza un motivo e non servono a niente, viviamo qui per fare niente, per imparare niente, vivamo solo per crepare sperando che 'ste cose non ci tocchino perché sono fuori dal nostro controllo, tanto è sempre stato così e sempre sarà così...E sicuramente sarà così finché non ci svegliamo e capiamo le cose!
Ma cazzo sono migliaia di anni che andiamo avanti con questo pensiero e non ha mai funzionato! Possibile che ancora non lo avete capito?? Come fate a non vedere le cose in prospettiva?? Come fate a non capire che che tutto il male che c'è dipende solo dal nostro modo sbagliato di vedere le cose?? Come fate a non capire che tutto quello che succede è sempre diretta conseguenza del nostro modo di vedere le cose e di porsi verso di esse???
 
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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 7/4/2010, 17:55




CITAZIONE (Shin80 @ 7/4/2010, 13:24)
Eh vabbè...quando non si sanno certe cose, quando non si riesce a "vedere" certe cose, si ha per forza una visione incompleta e obsoleta della realtà.
La pensano quasi tutti come voi da sempre, e guarda caso i problemi non li abbiamo mai risolti: mai venuto il dubbio che forse è perché a pensarla così si sbaglia??
Tra l'altro non avete neanche capito l'esempio della macchina, che non è la macchina in sé, ma il meccanismo del comprendere una situazione/problema, che porta alla realizzazione del giusto pensiero/intenzione che porta ad agire in modo tale che poi il problema non si presenta più.
Perché se una cosa succede, succede sempre e solamente per insegnarci qualcosa, e cioè come vedere la realtà nel modo giusto ed agire di conseguenza per superare quella cosa, in modo che quella cosa non si presenti più. Perchè per imparare una cosa abbiamo bisogno di fare esperienza di essa. Se non ne sappiamo niente, non ce l'abbiamo soto agli occhi, come facciamo a capirla?
E questo vale per ogni cosa, dalle cazzatine come farsi venire i calli ai piedi perché si portano scarpe strette, o farsi rigare la macchina, alle cose più serie come le malattie mortali, i tumori, il cancro, le violenze, gli omicidi e la morte.


Io sono sempre stato uno che non parla di quello che pensa, che ha difficoltà ad esprimersi, a buttar fuori i sentimenti repressi che poi ristagnano dentro, e a chiedere ciò di cui ha bisogno. Bene: sono andato avanti così fino al 2008, quando per un boccone di traverso stavo soffocando. Subito ho avuto difficoltà ad ingerire i cibi, tanto che nel periodo successivo ho perso diversi chili per la difficoltà a mangiare. Questa difficoltà a mangiare non spariva, il che non avrebbe senso, visto che non ho nessuno male fisico, e lo spavento del soffocamento era sparito subito. Poi ho capito la relazione ingerire cibo - tener dentro le emozioni e non esprimersi. Visto che il corpo era giù "saturo" di emozioni represse, ormai faceva fatica a prendere dentro di sè anche la materia.
E l'incidente del boccone di traverso è stato l'elemento scatenante che IO STESSO mi sono attirato col mio comportamento, un incidente che con le sue conseguenze (difficoltà a mangiare) mi ha costretto a riflettere sulla mia condizione e a modificarla.
Ora va meglio, ma non sono ancora tornato alla normalità, perché non è che si riesce a cambiare da un giorno atteggiamento e abitudini che durano anni; e vedo che la cosa migliora o peggiora a seconda di come riesco a esprimermi o se tendo ancora a soffocare le emozioni.

Stesso dicorso, ad esempio per quelle persone che si tengono tutto dentro, fanno così per anni, e poi da un giorno all'altro si trovano un tumore che non gli lascia scampo. Questo perché non sono riuscite a superare la loro condizione, allora il corpo è saturo e cede di schianto. Ma il tumore o la malattia non sono una condanna: spesso sono l'ultimo segnale di avvertimento che si ha a disposizione per capire la propria condizione e cambiarla. Se ci si riesce, allora si guarisce, è gia successo: ci sono casi di remissione della malattia non dovuti alle cure mediche. Chi invece debella la malattia con le medicine, ma non riesce a correggere il suo problema, presto o tardi si ammala di nuovo. Quante volte si sente di gente operata con successo di tumore, che poi dopo qualche anno se ne ritrova un altro, magari più grave? Se la malattia è terminale, allora vuol dire che la persona non è in grado di risolvere il suo problema in questa vita, ed è ora per lei di passare oltre. Nella vita seguente, ci riproverà.

Questa meccanismo vale anche per la società intera. E' ovvio che se ciascuno capisce una cosa, contribuisce al superamento di quel problema per la società intera, perché ognuno è la società. Non siamo tante piccole isole separate dale altre, quello che facciamo influenza gli altri e viceversa.

Ma no, sicuramente avete ragione voi: è tutto scollegato, queste cose cadono così dall'alto, succedono senza un motivo e non servono a niente, viviamo qui per fare niente, per imparare niente, vivamo solo per crepare sperando che 'ste cose non ci tocchino perché sono fuori dal nostro controllo, tanto è sempre stato così e sempre sarà così...E sicuramente sarà così finché non ci svegliamo e capiamo le cose!
Ma cazzo sono migliaia di anni che andiamo avanti con questo pensiero e non ha mai funzionato! Possibile che ancora non lo avete capito?? Come fate a non vedere le cose in prospettiva?? Come fate a non capire che che tutto il male che c'è dipende solo dal nostro modo sbagliato di vedere le cose?? Come fate a non capire che tutto quello che succede è sempre diretta conseguenza del nostro modo di vedere le cose e di porsi verso di esse???

Quest'ultimo post lo concordo pienamente con Shin...
Molto spesso i primi a fare del male alla propria persona siamo noi stessi commettendo crimini di chi che sia varia importanza, ed infondo noi chi siamo per giudicare?
E' pur vero però che se non ci fosse nessuno a giudicare le nostre azioni questo sarebbe un mondo allo sbaraglio. Il problema di fondo secondo me è un altro, non possiamo parlare degl'anni precedenti al nostro come il 10 a.C, ne del 1478, perchè noi non esistevamo, non c'eravamo quindi non possiamo che avere u resoconto viziato dal passato di una terza persona che lo racconta nonostante egli cerchi di essere il più imparziale possibile, ciò che scriverà trascinerà sempre qualche personale emozione o storia; però possiamo cercare di analizzare ciò che viviamo.
Prima di poter considerare l'idea se sia giusto pensare che una persona dopo aver commesso un crimine di tale portata possa sperare di vivere una vita normale, prima di considerare l'ideaq che lui si sia potuto redimere da ciò che ha fatto, ecc.. bisognerebbe parlare di chi è chiamato a "giudicare" questi atti, di gente che passa anni in galera essendo innocente e assassini che stanno liberi x la città a continuare a commettere omicidi, ma la realtà dei fatti è che questo continuerà sempre a succedere, puntare il dito contro chi ha sbagliato, giudicare, buttare la chiave della cella, la pena di morte e quant'altro non cambierà la realtà che tutto questo continuerà ad esistere. In alcuni stati dell'America esiste la pena di morte, ma questo non mi sembra che cambi le cose, le persone continuano ad uccidere, rapinare, stuprare.
La realtà è che non sarà un nostro giudizio, un occhiataccia o un chiudere le persone dentro una cella a cambiare il decorso della storia.
Io credo nelle persone che sbagliano e si redimono.
Io credo nelle persone che sbagliano e continueranno a farlo.
Io credo nelle persone che non sbagliano e pagano le conseguenze degl'atti sbagliati degl'altri.
Ma credo anche che un giorno dovrai fare i conti con qualcuno che sia Dio, Allah, Buddha o qualsiasi altra entità possa esistere o uno si ritrovi a credere.. infondo chi sbaglia paga, o in vita o in morte ci sarà sempre una giustizia imprescindibile da noi esseri umani a cui un giorno dovremo fare rapporto.
Capisco pure che una madre, una moglie, un figlio o chi che sia a cui è stato ucciso, massacrato, derubato, violentato un caro sia difficile da sopportare, capire o semplicemente sopportare, e forse io stessa la penserei diversamente. Ma sono profondamente convinta che chi fa del male, prima o poi verrà ripagato con lo stesso, ma che non sarò io ad infliggergli, perchè così facendo mi macchierei del suo stesso torto, quindi lascio ai recidivi, i rancorosi, i trogloditi, e gl'inetti le idee retrograde, io preferisco pensare che ad una seconda possibilità non si possa non si debba dir di no, perchè infondo quel che hai fatto lo porterai sul corpo per sempre e ne dovrai fare i conti tutti i giorni.
 
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Ramses75
view post Posted on 7/4/2010, 19:39




Non lo so' Marty,io mi trovo in totale disaccordo,credo anche che sia stato forviante il discorso di Shin sulla macchina raschiata,sono daccordo sulle seconde possibilità ma non sul duplice omicidio,che seconda possibilità devo dargli!Lo so' non sono nessuno per giudicare ma non aspetto che mi succeda qualcosa per mettermi nei panni di chi ha subito una roba del genere,mi ci metto subito.E' vero non sono nessuno per giudicare,ma il mio compito campitasse a mè,sarebbe accelarare i tempi per portarti a chi lo giudicherà..Quà non si stà parlando di uno che è presunto omicida come Stasi,questo li ha ammazzati.Ragazzi scusate ma o non riesco a capire o entro troppo nella parte se dovessi capitarmi una roba del genere,mi auguro solo che se dovesse capitarmi a mè,se a lui gli danno 30 anni me ne devono dare almeno 31 a priori,solo per l'intenzione.Nessuno ha il diritto di rovinare la vita di nessuno,specie su un omicidio ed io devo darti la seconda possibilità?Non capisco come mai chi ti è stato intorno non sè accorto che manco la prima si meritava.Lo so' non cambia nulla,ma credo che sia puro benessere mio.Dopo che mi hai rovinato la vita potro' pure avere un mio scopo!Perdono?E come posso.Scusate,capisco il vostro punto di vista ma cercate pure di capire il mio.
Marty scusami,capisco il fatto anche che non è giusto macchiarsi per una roba del genere o agire come il carnefice.Ma credi che ti importi qualcosa quando hanno tolto la vita a tuo figlio e tua moglie?Mi hai portato via la vita e mi hai reso una persona vuota e non eri nessuno per farlo!!!
Un discorso mentecatto o da medioevo si puo' fare su una macchina raschiata,su un furto,su uno scippo,ma non su omicidio.Se diamo delle seconde possibilità agli omicidi non dovremmo manco giudicare chi ruba una macchina vedete voi,anzi dovrebbero fermarlo e chiedergli scusa :wacko: Cerchiamo di mettere sulla bilancia di cosa stiamo parlando specie su prove schiaccianti e non su presunte,nessuno ha rubato una merendina,o uno scippo,o un furto,là di possibilità te ne do' quante ne vuoi,ma su un duplice omicidio,ci sono proprio poche possibilità.Mi spiace so' fatto strano che vedevo dì.
Allora diamo anche le seconde possibiità ai pedofili,agli stupratori,non lo so' non capisco che possibilità io debba dare a chi lede la vita altrui.

Edited by Ramses75 - 7/4/2010, 21:09
 
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valyria
view post Posted on 7/4/2010, 21:09




Sul fatto che il carcere non sia la soluzione, nel senso che chi ne esce non è diventato (per niente) un individuo più integrato socialmente, credo siamo tutti d'accordo.

Che ognuno possa intraprendere un percorso personale di crescita e se mi passate il termine "redenzione" anche.

Per me ci sono alcuni punti fondamentali:

vero è che il carcere non risolve niente ma è un fatto che validi strumenti alternativi che aiutino le persone colpevoli di crimini ad integrarsi senza nel frattempo mettere a rischio gli altri per il momento non ne conosciamo;

che ci sia la possibilità di cambiare interiormente non vuol dire che questo accadrà;

anche affrontare le conseguenze dei propri gesti è una forma di crescita;

ritengo più meritevoli di aiuto e tutela le persone che cercano di vivere senza uccidere o depredare il loro prossimo;

i parenti delle vittime hanno diritto al rispetto più di chi ha ucciso.

Nove anni per chi ha ucciso due persone per me sono pochi.

 
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†MurderouS_AngeL†
view post Posted on 7/4/2010, 22:36




Rams io non dico che sia giusto o meno, che si debba perdonare o meno. Io non sono assolutamente nessuno per dirlo, ne giustifico chi ha ucciso due esseri viventi, na mai lo farei, ma vivere con la rabbia, con il rancore, con l'odio di sicuro non porterà in vita i tuoi cari. Non ti dico che devi perdonare o porgere l'altra guancia, ma solamente riuscire a capire, che lui ogni giorno guardandosi allo specchio dovrà farei conti con se stesso e con gl'altri, sia che lo voglia o meno, forse si pentirà, forse no, ma comportarsi come pensi tu, non ti farà ne stare meglio, ne saresti una persona migliore rispetto a lui, ne cambierà le cose in modo positivo, perchè alla fine non andando avanti corroderai solo te stesso.

Val concordo con te che 9 anni son pochi x una persona che ha ucciso... ma sono anche troppi 17 anni x un innocente.. se la giustizia non funziona che si può fare?!?!
 
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Shin80
view post Posted on 8/4/2010, 12:30




CITAZIONE
Il problema di fondo secondo me è un altro, non possiamo parlare degl'anni precedenti al nostro come il 10 a.C, ne del 1478, perchè noi non esistevamo, non c'eravamo quindi non possiamo che avere u resoconto viziato dal passato di una terza persona che lo racconta nonostante egli cerchi di essere il più imparziale possibile, ciò che scriverà trascinerà sempre qualche personale emozione o storia; però possiamo cercare di analizzare ciò che viviamo.

E' questo il gravissimo errore di fondo: vedere le cose solamente nella prospettiva del qui e adesso.
Invece tutte le sofferenze e i problemi del genere umano avranno un senso solo quando si vedrà il tutto nella prospettiva del cammino di crescita che si fa nel corso delle varie vite. Perché sennò è solo un ripetersi scollegato e senza senso dei soliti drammi.
Abbiamo ancora questa cazzo di maledetta visione sbagliata di una sola vita terrena, e poi dopo morti si viene giudicati da una qualche entità superiore in base alle azioni compiute, e di conseguenza si finisce in paradiso o all'inferno...ma vaffanculo a 'sta merda che ci impedisce di crescere!

Le vite sono tante, e servono a modificarci attraverso le esperienze che viviamo in esse, e dolore e sofferenza sono per forza parte del gioco, perché solo il dolore e la sofferenza ci costringono a riflettere e farci delle domande e quindi a crescere! Se fossimo tranquilli e beati tutta la vita, non impareremmo un cazzo e non cresceremmo mai!
Quando si passa dall'altra parte, non c'è né paradiso né inferno, e neanche giudizio divino! Si tirano le somme delle nostre esperienze e ci si prepara alla prossima vita pianificando le esperienze che si vorranno avere in base al proprio percorso di crescita.
Qualche settimana fa è venuto a trovarmi in sogno un mio cugino che era morto per incidente stradale nel 2001 a 25 anni (pensate un po' che bel cazzo di destino, se dovessi pensarla alla vostra maniera!); abbiamo parlato e tra le altre cose cose mi ha detto:
"Lo sai che ognuno noi da questa parte (nell'aldilà, intendeva) percepisce e vive lo "spazio" in modo diverso, ed esiste in zone e livelli differenti? Ho usato la parola spazio, anche se non è corretta, perché è l'unico concetto che la tua mente tridimensionale capisce e che si avvicina un po' a ciò che sperimentiamo noi."
E io gli ho risposto:
"Sì certo, in base al livello di coscienza e di evoluzione spirituale e al karma sviluppati nella vita terrena, ognuno si trova in una realtà corrispondente, giusto?"
E lui:
"Sì, esatto."

Ora, non sto dicendo che le vite terrene sono per forza un calvario e le sofferenze non finiranno mai, anzi possono finire, se solo si comprende la loro natura e il loro motivo!
Quando uno ti ammazza la moglie o un figlio, non serve a niente metterlo in prigione a vita e dimenticarsi di lui e del fatto! Se ti succede una cosa del genere, ti succede per spingerti a farti domande del tipo: mi serve portare rancore e odio? segnare per sempre la vita di chi ha tolto un'altra vita, mi ripagherà della vita che è stata tolta? riporterà in vita chi non c'è più? mi farà stare meglio? il perdono mi gioverà? bisogna punire, o capire?
Ecco a cosa servono questi fatti tremendi! E succedono perché l'umanità è ancora molto indietro nel capire queste cose e quindi ha bisogno di rfletterci sopra! Ma possono finire, se solo vengono compresi, con lo stesso meccanismo che dicevo nel mio post precedente.
Chi uccide, fa del male soprattutto a se stesso, non solo perché si rovina la vita, visto che vivrà per sempre con una vita spezzata sulla coscienza, ma anche perché si crea un karma negativo che poi si troverà a dover dissipare nella vita successiva, e quindi molto probabilmente dovrà fare la stessa esperienza, come vittima però!
Anzi, chi uccide e fa del male, si rovina la propria vita per caricarsi della responsabilità di costringere gli altri a riflettere e a farsi quelle domande che aiutano a capire e a crescere!
E lo stesso vale per chi muore e subisce questo male!!

Questa catena di violenza e sofferenza esiste solo per il fatto di essere compresa e superata, e continuerà fin quando l'umanità non avrà capito che l'occhio per occhio, il punire e il censurare non risolvono la situazione.
Non finirà mai se continuiamo a pensarla con una mentalità da medio evo!
SVEGLIA!!
 
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22 replies since 1/4/2010, 22:03   264 views
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