Shiatsu

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Shanty
view post Posted on 16/8/2006, 23:13




Lo shiatsu è lo studio dell’essere umano in ogni sua forma, le tecniche lavorano su tutti gli aspetti di un individuo, non solo il corpo trova beneficio ma anche l’animo. Per questo lo studio dello shiatsu ci porta
oltre che ad avere conoscenze tecniche pratiche, anche a saper leggere al di la del semplice dato apparente, riuscire a trovare dei legami tra ciò che esprime il corpo e il cammino interiore della persona.




Siamo il nostro corpo

La mente, lo spirito e l’anima sono aspetti di ogni corpo vivente. Un corpo morto non ha mente, ha perduto lo spirito ed è stato abbandonato dall’anima.
Se noi siamo il nostro corpo e il nostro corpo è noi, allora il corpo esprime chi noi siamo. E’ il nostro modo di essere nel mondo. Più il nostro corpo è vivo, più siamo nel mondo. Quando il corpo perde parte della sua vivacità, ad esempio quando siamo esausti, tendiamo a ritirarci dal mondo. La malattia ha lo stesso effetto, induce l’individuo a ritirarsi in se stesso. D’altra parte ci sono giorni in cui siamo raggianti e vitali e il mondo intorno a noi sembra più luminoso, più vicino, più reale. Tutti vorremmo essere e sentirci più vivi .
La nostra stanchezza si esprime in molti segni percepibili mediante la vista o l’udito –le spalle incurvate, una certa lentezza o pesantezza di movimenti, la pelle del viso afflosciata, gli occhi privi di luce, la voce piatta o priva di risonanza. I sentimenti e le sensazioni di una persona possono anche essere letti nell’espressione del corpo. Le emozioni sono avvenimenti corporei; letteralmente, sono movimenti o moti interni del corpo che in genere sfociano in un’azione esterna. L’ira produce tensione, genera una carica nella metà superiore del corpo, dove si trovano gli organi principali dell’attacco, i denti e le braccia. Riconosciamo l’individuo adirato dal viso arrossato, dai pugni serrati e dalla bocca ringhiosa. L’affetto e l’amore ammorbidiscono i tratti e pervadono la pelle e gli occhi di un calore diffuso. La tristezza ha un aspetto liquido, come se si stesse per scoppiare in lacrime
Il corpo è una preziosa fonte di informazioni, alle quali frequentemente si rinuncia per fare piuttosto riferimento a tabelle, a schemi terapeutici o a indicazioni di altri. Quando ignoriamo volutamente le risposte fisiche a ciò che facciamo, stiamo rinunciando a un’opportunità di conoscerci attraverso una parte molto accessibile di noi stessi. Il corpo è qui, lo si può vedere e toccare, lo si può ascoltare, se ne possono percepire i movimenti interni ed esterni, i cambiamenti di temperatura, gli stati di contrazione e di distensione, di irrequietezza e di stabilità.
Un terapista che lavora con il contatto corporeo deve sviluppare una percezione tattile, un’abilità nell’ascolto tale da riuscire ad individuare ritmi sottili nell’organismo che danno importanti indicazioni di salute o “malattia”. Le impronte psico-emotive impresse sull’organismo sono avvertite per mezzo dei tessuti. La mano può rilevare un vero e proprio affanno del neurasse, un’angoscia dei tessuti, una melanconia dei flussi e riflussi dei fluidi, una disarmonia dei grandi sistemi.
Gli stress psico emozionali si fissano soprattutto sulle fasce provocando progressivamente tensioni mio-fasciali, concentrazioni di energia malsana che possono anche modificare lo schema corporeo della persona. Considerata come “l’albero genealogico” dell’organismo, la fascia restituisce le visualizzazioni difettose. L’agonia psichica della fascia si manifesta al tatto, sotto forma di perdita di elasticità, di resistenza, di densificazione, di contratture, di ipertonia e di dolore. Molto spesso, quando la concentrazione di energia malsana viene dissolta dalla mano, il paziente sente salire dentro sé delle “onde” di emozioni sotto forma di flash o sensazioni.
Ogni tessuto o sistema organico, sebbene abbia un suo ritmo, si coordina e dipende dalla pulsazione basilare del cuore che infonde vita in tutto il corpo. Quando siamo sereni, tutti gli organi funzionano meglio; quando siamo tristi, tutti gli organi sono depressi.
In una situazione di piacere il sangue affluisce in superficie, mentre in una situazione di dolore rifluisce verso il centro.
Alle situazioni di panico o di paura, allo scopo di eliminare la minaccia o il pericolo, si può reagire immobilizzando il sistema muscolare volontario, localizzato vicino alla cute. Questi muscoli saranno quindi irrorati e carichi di sangue nell’attesa dell’azione.
Il soggetto vive questa risposta come collera o paura, a seconda che la reazione sia rivolta verso l’esterno, per ristabilire armonia e gioia, oppure una fuga dal pericolo.
L’afflusso di sangue verso la superficie o verso il centro del corpo rappresenta la reazione all’ambiente. Se l’ambiente è accogliente, positivo e sicuro, il sangue affluirà rapidamente in superficie e l’individuo si aprirà verso l’esterno per stabilire un contatto. A loro volta tali movimenti determineranno emozioni di affetto e piacere o amore e gioia.
Se la persona amata ci respinge o ci abbandona, la gioia si trasforma rapidamente in dolore, che sarà direttamente proporzionale all’intensità dell’amore.
Ogni dolore, più o meno profondo, provoca il deflusso del sangue dalla periferia al centro, sovraccaricando il cuore e producendo una sensazione di oppressione e disperazione.
L’esperienza di un grande dolore durante l’infanzia può rendere un individuo adulto riluttante ad amare. Ciò non significa che non potrà o non vorrà amare, ma la sua spinta ad aprirsi sarà incerta ed esitante, non incondizionata. Il desiderio di amare può essere presente nel suo cuore, e consciamente può volere amare, ma se il ricordo del dolore rimane vivo nell’inconscio, la paura gli impedirà di aprirsi. Il corpo sarà sotto il controllo del sistema nervoso simpatico che inibisce il flusso di sangue in periferia.
Qualsiasi relazione gradevole tra due persone provoca emozioni di amore. Il normale abbraccio di due amici quando si incontrano è un’espressione di affetto che contribuisce a consolidare il loro rapporto. La stretta di mano è il contatto fisico più informale per esprimere un grado di sensazione positiva. Ci sono molti modi per stabilire un contatto affettuoso senza un contatto fisico. Il suono per esempio, è una forza fisica che influisce sul corpo. I bambini sentono il calore e il conforto di una ninnananna materna, che avvertono come un’espressione d’amore…………………

 
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L'Eternauta
view post Posted on 9/9/2006, 23:28




Il problema dello shiatsu in Italia è legato a molti dei sedicenti shatsuka.

Gente che fa un paio di corsi di due mesi, uno stage costosissimo nelle campagne toscane, un pò di pratica con gli amici come cavia e già si crede terapeuta... con risultati disastrosi, sia per il paziente che per l'immagine di questa serissima disciplina.

Disciplina che richiede uno studio teorico profondissimo, non basta qualche ora di manipolazione...
 
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SwamiPhil
view post Posted on 15/9/2006, 23:27




Vero a chi lo dici, pensa che io sono al 3^ anno di una scuola di shiatsu con ore e ore di pratica e studio teorico, dovrebbe essere così per tutti quelli che vogliono praticare in maniera seria tale disciplina. Ma le cose molto presto dovrebbero cambiare, c'è una legge che sta per passare varata di questi tempi, che cambierà molte cose in positivo (si spera) in questo ambito, per la tutela di noi che lo si pratica e di pazienti fiduciosi dello shiatsu, e dovrebbe tagliare le gambe ai pericolosi furbini dai corsi a breve tempo. :)
 
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EricAndSimo
view post Posted on 6/3/2007, 18:02




CITAZIONE (L'Eternauta @ 9/9/2006, 23:28)
già si crede terapeuta... con risultati disastrosi, sia per il paziente che per l'immagine di questa serissima disciplina.

tutto ciò purtroppo è già accaduto molte volte...
questi "terapeuti" praticando male questa disciplina hanno provocato danni a terzi che prontamente hanno provveduto a denunce...

 
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3 replies since 16/8/2006, 23:13   316 views
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