U F O L O G I A, La via LATTEA

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Shanty
view post Posted on 8/10/2006, 19:10




Via Latteaimage

Le enormi distanze che ci separano dagli altri pianeti costituiscono un enorme scoglio. La nostra tecnologia non è assolutamente all'altezza per costruire astronavi che ci permettano di coprire distanze interstellari. Molti fisici-teorici hanno però proposto diverse teorie per ovviare a questo problema. La teoria della relatività di Einstein dimostra che all'aumentare della velocità all'interno dello spazio-tempo, diminuisce la velocità del tempo. CIVILTÀ MESOPOTAMICHE - Fino al XVI secolo la conoscenza del sistema solare si basava sul sistema Tolemaico, elaborato da Tolomeo. Esso prevedeva che la Terra fosse immobile al centro e che i corpi celesti allora conosciuti (Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) gli ruotassero intorno con orbite perfettamente circolari. Nel 1543 Copernico ipotizzò che la Terra e gli altri pianeti orbitano attorno al Sole con traiettorie circolari. Il moto apparente delle stelle veniva spiegato dalla rotazione della terra. Sono state ritrovate molte tavolette di origine Mesopotamica in cui è raffigurato un oggetto che indiscutibilmente è una stella e altri 11 corpi celesti attorno ad esso. I pianeti del Sistema Solare sono nove, se a questi aggiungiamo la Luna sono 10. L'undicesimo pianeta sarebbe Nibiru, un pianeta esterno al Sistema Solare e che, sempre secondo le tavolette sumeriche, sarebbe stato abitato da civiltà evolute migliaia di anni fa. Quello che stupisce di più è che queste antiche civiltà sapevano che il Sole si trovava al centro del Sistema Solare e conoscevano Urano (scoperto nel 1781) Nettuno (1846) e Plutone (1930), tutti e tre invisibili ad occhio nudo. Le possibilità sono due: o queste civiltà disponevano di tecnologie moderne o qualcun altro gli ha rivelato la disposizione del nostro sistema. Probabilmente quel qualcuno proviene proprio dal pianeta Nibiru. PEGASO: Secondo quanto riportato dal magazine "Notiziario Ufo" nel novembre del 1998, un astronomo dilettante di nome Paul Dore avrebbe captato segnali radio intelligenti dalla costellazione EQ di Pegaso. La notizia avrebbe immediatamente suscitato curiosita' fra i lettori e agitazione fra gli addetti ai lavori. Secondo la BBC Online "potrebbe trattarsi della piu' grande scoperta scientifica di tutti i tempi". Dore avrebbe captato i segnali tramite un radiotelescopio fra il 22 e il 24 ottobre del 1998 da una posizione distante dalla terra circa 22 anni luce. Secondo un'analisi tecnica effettuata dallo stesso Dore i segnali percepiti non sarebbero riconducibili a fenomeni naturali. Secondo le fonti, Dore avrebbe inviato subito tali segnali al SETI (ente per la ricerca di vita intelligente nello spazio) e agli organi di informazione di Stati Uniti e Gran Bretagna. Egli, al fine di verificare la propria avrebbe richiesto l'aiuto di una equipe di radioastronomi europei provenienti dall'istituto inglese Jodrell Bank Observatory. La resistenza incontrata dalla notizia negli ambienti scientifici dipenderebbe dal fatto che il sistema binario (composto da due stelle nane rosse) dal quale Dore ritiene siano pervenuti segnali, si trova nel sistema stellare EQ di Pegaso, luogo considerato non idoneo ad ospitare la vita. Dore sarebbe stato inoltre avversato per aver diffuso la notizia senza aver atteso una conferma degli organi a cio' preposti in tal modo violando i protocolli stabiliti dal SETI. In Italia, la notizia sarebbe stata ignorata dai media ad eccezione dei Tg Mediaset.

 
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