| Il rapporto sacro
ABISSINIA - (Etiopia) Le donne abissine non possono rifiutare la violenza sessuale dei giovani da poco circoncisi che sono quasi autorizzati a sfogare il loro istinto represso. Si pensa inoltre che l'unione tra il circonciso e una donna debba essere considerato un rapporto sacro.
L'uomo oggetto
AGNI (Costa d'Avorio) Durante la festa in onore degli spiriti che si tiene ogni anno, le donne si avviano al fiume e dopo essersi purificate, si accoppiano con gli uomini, dedicando il momento più bello dell'amplesso agli spiriti che proteggono la loro fecondità. Tutto il villaggio partecipa a questi accoppiamenti collettivi, dove l'uomo oggetto subisce il rapporto, voluto in quell'occasione soltanto dalle donne che lo dedicano agli spiriti.
circoncisione (la leggenda del dio Ra)
Africa settentrionale Dice la leggenda che Ra, Dio del Sole, masturbandosi, si mutilò e dal suo fallo caddero alcune gocce di sangue che diedero vita al Dio dell'Aria Shu e a Tefnut, Dea dell'Umidità. I ragazzi pertanto accettano la circoncisione senza problemi perché li fa diventare uomini e li avvicina al Dio egizio Ra, il primo circonciso.
L'ospitalità sessuale
BASUTO (area del fiume Zambesi) Durante la prima notte la ragazza deve resistere al marito, ma se questi riesce a sopraffarla, l'amplesso avviene. Se poi la moglie rimane soddisfatta, per riconoscenza gli prepara un dolce. È usanza dei Basuto che la nuova moglie abbia rapporti adulterini con il fratello più giovane del marito. Se poi il coniuge muore, il fratello del defunto si trasferisce nella capanna della cognata. I Basuto praticano l'ospitalità sessuale e fanno accoppiare i loro amici fraterni con la propria moglie che accetta sempre con molto piacere la sostituzione di persona. A volte, se l'amico è veramente fraterno, il marito gli concede di accoppiarsi con tutte le sue mogli. I Basuto permettono inoltre alle loro mogli di avere rapporti sessuali ufficiali con alcuni uomini che vengono addirittura pagati dal marito il quale da solo non riesce a soddisfare le voglie di tutte le sue donne
Il ciclo mestruale maschile
ANGO (Uganda) I lango praticano comunemente l'omosessualità come numerosi altri popoli africani. La loro particolarità consiste nel gran numero di matrimoni tra uomini che, non solo sono regolari, ma si dice siano più felici e duraturi di quelli normali. Molti omosessuali in questa popolazione usano vestire con abiti femminili e si sentono donne a tutti gli effetti, immedesimandosi a tal punto che alcuni credono di avere le mestruazioni.
Incrostazioni del pene
POLINESIA Usata un tempo, in Polinesia, questa pratica contemplava l'inserimento di piccole pietre, frammenti di conchiglie, corallo o metalli preziosi, nelle piaghe formatesi dopo aver procurato delle incisioni sul pene. Questi oggetti si inserivano sotto la pelle del pene in modo da restarvi incorporati per sempre, lasciando che la pelle vi si rimarginasse sopra. I Birmani, nel tentativo forse di produrre un suggestivo effetto sonoro, hanno introdotto come variante l'inserimento di campanellini di bronzo intorno al glande.
Il Serpente sacro
EWE (Togo - Benin) Il culto del serpente è diffuso in tutto il paese. Esistono in particolare associazioni femminili votate al culto del pitone. Le fanciulle che vi fanno parte, si può dire che vivono assieme ai serpenti con i quali spartiscono anche il giaciglio, dormendo spesso avvinghiate ad essi. L'entrata in questi luoghi erotici ha la forma del sesso femminile e l'atrio è letteralmente invaso dai rettili di ogni tipo e dimensioni, tra i quali primeggia il pitone. Le ragazze che vivono in questi posti, debbono per oltre tre anni mantenersi caste perché un eventuale rapporto sessuale sarebbe punito anche con la morte. Allo scadere del tempo stabilito le fanciulle vengono consacrate al pitone e, dal momento che l'animale può soltanto eccitarle, ma non può ovviamente portare a termine il rapporto sessuale, sarà lo stregone, vestito con pelle di serpente, che dovrà provvedere alla deflorazione di tutte le ragazze associate. Subito dopo la perdita della verginità, le ragazze diventano sacerdotesse del culto e vengono guardate da tutti con grande rispetto, paura e venerazione. I loro poteri sono considerati magici, specialmente quando i serpenti obbediscono al loro comando. Spesso le sacerdotesse riescono ad ottenere l'orgasmo strofinandosi con i rettili. Esse, anche se dal momento della deflorazione appartengono al serpente sacro, si possono accoppiare liberamente con chi vogliono ma, dice la leggenda, che spesso il pitone geloso si vendica e uccide l'uomo con il quale la ragazza ha avuto rapporti. Quando la sacerdotessa sceglie un uomo con il quale soddisfare le sue voglie, questi non può in nessun caso rifiutare l'amplesso. A volte capita che lo sfortunato, per paura, si rifiuta oppure non riesce a soddisfare la donna. in uno dei tanti appuntamenti orgiastici, allora pare che venga punito, ancora una volta dal pitone infuriato che lo uccide istantaneamente. Essere prescelti comporta, quindi, una grande responsabilità e un rischio enorme, in ogni caso. Per questo motivo la maggior parte degli uomini fuggono dalle regioni dove hanno sede queste associazioni.
La donna marito e le mogli bambine
BOBO (Alto Volta) Le donne sterili, ma facoltose, possono sposare, al pari degli uomini, fanciulle in tenera età. Le regole del matrimonio vengono rispettate nei minimi particolari e si procede persino alla consegna della dote. Naturalmente queste donne-marito provvedono a far accoppiare le loro mogli bambine con ragazzi nerboruti che vivono nella stessa casa. Alle orge partecipa sempre la donna-marito che assiste agli amplessi e che, in ogni caso ha rapporti omosessuali con la moglie-bambina. A volte, per rendere più vero il rapporto, la donna sterile fa accoppiare segretamente la moglie-bambina per farla procreare. Essa assiste a tutte le fasi; dal coito fino a quando la fanciulla è incinta e fino alla nascita del bambino e si sente padre a tutti gli effetti, come se il figlio fosse veramente suo. L'uomo che si è prestato al gioco, non ha alcun diritto nè nei confronti della ragazza, nè nei confronti del bambino.
Metti i suoi stracci davanti alla capanna
BIDJOGO (Guinea) Spesso la moglie, anche se vuole avere un rapporto occasionale con un uomo che le piace, può anche non dare al marito alcuna spiegazione, ma basta fargli trovare i suoi pochi stracci davanti alla capanna e il disgraziato capisce di essere ritornato celibe!
La danza dei tori che si accoppiano
BIDJOGO (Guinea) I Bidjogo sono celebri per le danze che vengono eseguite in onore della virilità, in cui vengono imitati i tori nel momento dell'accoppiamento. Ed anche qui è la donna che si maschera da toro, mentre un uomo, pure mascherato, fa finta di possederla saltandole addosso dalla parte posteriore. Tutta la tribù, danzando, mima l'accoppiamento dei tori, ma in effetti, pur serpeggiando nell'area della danza un momento di forte erotismo, nessuno si accoppia veramente perché le donne non vogliono, dal momento che a loro - e solo a loro - spetta il diritto di stabilire il momento del rapporto sessuale.
La ciotola di riso
BIDJOGO (Guinea) Le ragazze di questa tribù, dove solo gli uomini hanno l'obbligo di fedeltà, hanno l'abitudine di dichiarare il loro amore all'uomo prescelto ponendo una ciotola di riso davanti alla sua abitazione. Se l'uomo è d'accordo mangia il riso e si ritrova nel letto con la ragazza che, se lo ritiene un valido amante, all'indomani ripete l'operazione del riso e se questi l'accetta ancora si ritrova ufficialmente sposato. L'uomo che rifiutasse la ciotola di riso, verrebbe disprezzato da tutta la comunità femminile e non troverebbe più nessuno con cui sfogare i propri istinti sessuali perché verrebbe respinto da tutte le ragazze della tribù.
Butta il marito fuori dalla capanna
BIDJOGO (Guinea) In questa tribù le donne, oltre che scegliersi il marito, hanno molti altri diritti tra i quali quello di poterlo lasciare in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione. Se la moglie infatti decide di andare a letto con un altro uomo, non deve fare altro che buttare il marito fuori della capanna che è di sua proprietà e dirgli che da quel momento il matrimonio è sciolto.
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