INTERVISTA A BRIDIE CARTER

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Akubra
view post Posted on 4/2/2007, 16:49




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Si dice spesso che i giornalisti lavorano di notte. In realtà non è proprio così visto che nel 99% dei casi il lavoro si risolve nelle ore diurne (magari si incomincia un po’ dopo ma giusto per darsi un tono e per tirarsela un po’). Esiste, però quell’1% di casi in cui con tutta la buona volontà non è proprio possibile sottrarsi alle forche caudine del lavoro notturno. Si tratti di casi limite, quando bisogna chiudere il giornale e si è terribilmente indietro o quando si tratta di intervistare qualcuno che non è disponibile in altri orari. Qualcuno come Bridie Carter per esempio meglio conosciuta dalle nostre parti sotto il nome di Tess McLeod protagonista del serial australiano Le sorelle McLeod Ecco, l’intervista che vi apprestate a leggere è stata fatta alle 3 di mattina di un giovedì qualunque, di una settimana qualunque di un ottobre qualunque. Nonostante qualche problema telefonico, l’intervista è andata benissimo e Bridie si è dimostrata disponibilissima.

NB: In verde le domande poste da noi dello staff del Drovers Run's Girls Fansite

Allora Bridie, puoi dirmi come è stata la prima volta che hai letto il copione della serie? Più precisamente che cosa hai pensato e che sensazioni hai avuto?
Mi ricordo di aver pensato che si trattava sicuramente di un prodotto molto buono che avrebbe potuto avere successo. Uso il condizionale perché come ben saprai ci sono moltissimi ottimi prodotti che non ottengono successo e vengono chiusi dopo pochissimo tempo. Comunque quello che mi veramente colpito è il fatto che fosse diverso dalla maggioranza dei telefilm che vediamo in tv. E’ un fatto che la maggioranza dei drama sia ambientata in ospedale o nelle aule giudiziarie o tra poliziotti mentre le sorelle McLeod offre tutta un’altra storia, tutta un’altra prospettiva

Come ti spieghi il successo della serie? Si tratta di una serie, molto Australiana se mi passi l’espressione, eppure milioni di persone in giro per il mondo si sono identificate con i suoi personaggi, con la sua storia. Come te lo spieghi?
Mah guarda, l’ambientazione nella campagna australiana è molto affascinante ed indubbiamente aggiunge un pizzico di esotico al racconto, ma la storia che raccontiamo è una storia assolutamente universale. Una storia cioè che parla di amore, di amicizia, di dolore. Una storia in cui chiunque, non importa dove sia nato e vissuto, è in grado di riconoscersi.

Che cosa faresti se avessi una bacchetta magica e che cosa farebbe Tess?
Tess molto probabilmente cercherebbe di fare del bene al mondo, cercherebbe di far sì che tutti si comportino in maniera onesta e sincera. Per quanto riguarda la sottoscritta beh, grossomodo le stesse cose!

Il tuo personaggio è cambiato molto nel corso delle stagioni, come cambierà nella stagione 6?
Ci saranno cambiamenti profondi, cambiamenti che toccheranno Tess nella sua essenza fino al suo addio….Beh non posso andare oltre, non voglio spoilerare

Puoi dirci almeno che impatto avrà la morte di Nick su Tess?
Un impatto devastante, annichilente. Immagina una donna costretta a dire addio all’amore della sua vita, alla sua anima gemella. Per sopravvivere a questo shock Tess cercherà di occuparsi di più cose possibili, di tenere la mente occupata, anche se non sarà sufficiente…

Parliamo un po’ di te, quando e perché hai deciso di diventare un’attrice?
Ho cominciato a recitare all’età di sei anni e tutto è sempre stato per me molto naturale. Sono nata e cresciuta in una famiglia di attori e a casa mia ho sempre visto girare scrittori, attori, pittori, per cui direi che fosse in qualche modo scontato che facessi qualcosa di creativo nella vita.

Nessun rimpianto per aver lasciato le Sorelle McLeod? E che cosa c’è nel futuro di Bridie?
No, nessun rimpianto. La vota è troppo breve per potersi permettere il lusso di avere rimpianti. Ho trascorso anni bellissimi lavorando a questo progetto, ma sento di aver bisogno do qualcosa di nuovo, di mettermi un po’ in discussione. Per quanto riguarda il presente/futuro ho appena finito di lavorare ad una piece teatrale e sto per partire con un nuovo progetto.

Come hai avuto il ruolo e come ti sei preparata per quest’ultimo?
Il ruolo l’ho ottenuto attraverso un normale processo di audizione. In Australia non importa chi tu sia, ma per avere un ruolo devi fare dei provini come chiunque altro. Ovviamente ho dovuto studiare molto e ho dovuto fare tantissimo allenamento, in particolare per quel che riguarda l’andare a cavallo. Da buona cittadina, sono nata e cresciuta a Melbourne, non è che avessi dimestichezza con la vita in una fattoria. Molto è stato fatto prima di incominciare a girare la serie, ma moltissimo l’ho appreso in itinere. Era un lavoro durissimo perché noi non lavoravamo negli Studios, ma negli spazi sconfinati dell’Australia dove tra inverno ed estate c’è un’escursione termica di quasi 50 gradi. Eppure nonostante questo, o forse proprio per questo, il lavoro non mi è mai pesato.

Guardando la tua biografia ho visto che hai lavorato in passato in una serie Australiana chiamata Murder Call. Una serie che per inciso va in onda adesso anche qui da noi (su Jimmy). Puoi dirci qualcosa di questa esperienza?
Sì, ricordo è stato diversi anni fa. In realtà ho fatto solo una comparsata in un episodio. Si tratta comunque di una buona serie. Sono contenta che sia arrivata anche dalle vostre parti.

Per finire Bridie, sei mai stata in Italia? Parli un po’ d’italiano?
Purtroppo no. In passato ho girato un po’ per l’Europa (Francia e Spagna) ma niente Italia e dire che un mio nonno viene da un paesino vicino a Napoli! Spero in ogni caso di venirci il prima possibile.




Intervista di Giorgio Baracco
 
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