Brescia Hina Saleem la giovane pakistana sgozzata dal padre l'11 agosto 2006, Confermata in Appello la condanna del padre a 30 anni, diminuita a 17 anni quella dei due cognati

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angelo7878
view post Posted on 8/3/2007, 18:14




Oggi è il primo 8 Marzo che ricorre senza che Hina possa festeggiarlo.

Non andrà in pizzeria con le amiche del suo piccolo paesello o di Brescia, né a ballare con il suo fidanzato italiano a Brescia.

L'anno scorso a Zanano di Sarezzo (Brescia) venne sgozzata dal padre con la complicità di due cognati e dello zio con la copertura della madre, tutti pakistani di fede islamica emigrati in Italia da anni.

Il corpo venne seppellito nel giardinetto della casa di famiglia per nasconderlo.

Accadde l'11 agosto del 2006, aveva vent'anni, era stata già promessa in matrimonio a un nipote della madre che vive in Pakistan, di vent'anni più adulto di lei, sconosciuto a lei che si rifiutava di sposarlo.

Dopo sei mesi c'è stato il funerale, a breve inizierà il processo.

Al funerale due sole donne: l'avvocato del fidanzato (parte civile) Loredana Gemelli e l'on. Daniela Santanchè di Alleanza Nazionale.

Lo Stato probabilmente sarà parte civile.

Non si costituiscono parte civile la madre di Hina, gli altri parenti stretti, né alcuna associazione d'emigrati pakistani in Italia.

Nessuna organizzazione italiana di donne, a carattere femminista o meno, ha chiesto di costituirsi parte civile.

Perché?

Le femministe, non dico come movimento, esaurito in questi anni, ma come singole persone, conosciute, famose, intellettuali, artiste, filosofe, esperte negli studi di genere, giornaliste, sociologhe etc. etc. dove sono?

Se ne stanno zitte davanti al fantasma dell'emigrato extra-comunitario che in loro assurge a simbolo di un'intera schiatta di uomini deboli, una situazione dove se ci scaglia contro uno automaticamente ci si scaglia contro tutti.

Riconosco il segno della miseria della sinistra italiana bloccata dai suoi antichi fantasmi.

Non è più il tempo di manifestare contro chi uccide una giovane donna pakistana che voleva emanciparsi dai guardiani dell'autenticità religiosa islamica?

Non è più il tempo perché il grande movimento è ora a riposo?

Questo diventa anche che nessuna prende più un treno, non si porta un fiore sulla bara di Hina al cimitero, non si è più capaci di accostare il dolore altrui, non si parla in pubblico di Hina, non ci si costituisce parte civile al processo contro gli assassini.

Brescia è lontana, lo so, costa fatica.

Lontana da dove?

Edited by angelo7878 - 9/3/2007, 10:50
 
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angelo7878
view post Posted on 28/6/2007, 11:07





28/06/2007 ore 11:08


HINA: FOLLA DAVANTI A TRIBUNALE BRESCIA PER UDIENZA

BRESCIA

Decine di persone stanno attendendo, davanti al tribunale di Brescia, l'inizio dell'udienza preliminare per l'omicidio di Hina Saleem, la ragazza pachistana di 20 anni, uccisa nell'agosto scorso nel Bresciano e per il cui delitto sono imputati il padre e altri tre suoi familiari.

Un gruppo di donne ha esposto uno striscione con la scritta: 'Io sono Hina' mentre alcuni dei presenti hanno portato bandiere della Lega Nord.

E' presente anche l'on.Daniela Santanché, presidente dei circoli D-Donna ed esponente di An.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, il delitto maturò dopo il cosiddetto 'consiglio di famiglia' durante il quale la ragazza fu condannata per i suoi costumi troppi liberi.

Il fidanzato di Hina, un giovane bresciano, ha manifestato l'intenzione di costituirsi parte civile.

PULLMAN DA TUTTA ITALIA

Sono almeno tre i pullman giunti da Milano, Roma e Torino con a bordo donne musulmane dell' associazione Acmid giunte a Brescia per l'udienza preliminare per l'omicidio di Hina Saleem, la pachistana uccisa nel Bresciano l'11 agosto scorso.

In aula è presente il padre della giovane ammazzata a Sarezzo, in Valle Trompia.

Le donne musulmane dell'Acmid hanno manifestato l'intenzione di costituirsi parte civile, così come il fidanzato di Hina, Giuseppe Tempini.

IMAM: VITTIMA IGNORANZA DI SUO PADRE

Per Abdellah Mechnoune, imam itinerante residente a Torino, Hina Saleem, la ragazza pachistana uccisa nel Bresciano, è stata "vittima dell' ignoranza del padre" e non ha contravvenuto ad alcuna regola del Corano.

"Sono qui per appoggiare la manifestazione e condannare questo gesto - ha detto l'imam mentre è in corso a Brescia l'udienza preliminare per l'omicidio che vede imputato il padre di Hina, reo confesso, e tre suoi parenti - si tratta di un assassino che ha ucciso sua figlia perché aveva costumi occidentali".

"Avere costumi occidentali non viola nessuna norma del Corano - ha spiegato l'imam - 'io vedo cosa avete nel vostro cuore, non cio' che avete all'esternò, recita il Corano".

In mattinata c'era stato qualche momento di tensione tra i musulmani presenti e alcuni esponenti della Lega Nord che avevano esposto uno striscione con la scritta: 'Hina vittima dell'Islam'.

Lo striscione è stato poi fatto togliere.

PM: SI' A PARTE CIVILE FIDANZATO E ACMIR

Il pm di Brescia Paolo Guidi si è detto favorevole alla costituzione di parte civile di Giuseppe Tempini, fidanzato di Hina Saleem, la ragazza pachistana uccisa nel bresciano l'anno scorso, e della Acmir, l'associazione donne musulmane oggi presente all'udienza preliminare, davanti al Gip Silvia Milesi, che vede imputati il padre della giovane uccisa e tre suoi familiari.

Lo ha spiegato, fuori dall'aula, l'avvocato dell'Acmir Sandro Meregalli il quale ha parlato di "atmosfera pacata" nel corso dell'udienza che si svolge a porte chiuse e che vede la presenza del padre di Hina e di un suo zio, mentre gli altri due imputati hanno rinunciato a presenziare.

"Quello che può apparire inquietante - ha commentato il legale - è l'indifferenza dei due, mentre la madre è entrata piangendo".
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estratto da qui
 
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Tulipano Nero
view post Posted on 28/6/2007, 15:51






Esiste comunque una convenzione internazionale dei diritti dell'uomo. Questa convenzione sancisce la indiscutibile libertà dell'uomo (e della donna) di seguire in pace le proprie scelte in materia religiosa. I paesi che permettono tali barbarie dovrebbero essere isolati completamente dal consesso dei paesi civili.
 
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angelo7878
view post Posted on 26/10/2007, 12:39





PROCESSO HINA: SCARCERATO ZIO MATERNO

Brescia

26 ottobre 2007

Continua a Brescia il processo in abbreviato per la vicenda di Hina Salem, la ventenne sgozzata dai familiari nell'agosto 2006. La difesa ha chiesto la scarcerazione per Mohammed Tariq, zio materno della vittima, per il quale il pm Paolo Guidi durante la requisitoria aveva chiesto una condanna a due anni accusandolo solo di occultamento di cadavere e non di omicidio. Il giudice ha ritenuto che non ci fossero piu' esigenze cautelari e Tariq, in cella dal 14 agosto 2006, ieri e' stato scarcerato. Oggi dunque, giornata in cui la parola e' passata alle parti civili e ai difensori, assiste all'udienza da libero. Per gli altri imputati, Mohammed Salem, Zhalid e Kalid Mahmod rispettivamente padre e cognati di Hina, l'accusa ha chiesto 30 anni di carcere, per omicidio premeditato pluriaggarvato e occultamento di cadavere.
(AGI)
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estratto da qui
 
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Murderous_Angel
view post Posted on 26/10/2007, 13:37




io li ficcherei in prigione e butterei le chiavi...che padre di m***a perchè vestiva in modo orientale.. sono questi i momenti in cui sarei pienamente a favore della pena di morte... argh.. quanto m fa rabbia pensare che al mondo esistono questi essere schifosi!!
scusate i termini ma nn riesco a trattenermi quando leggo queste notizie
 
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Tulipano Nero
view post Posted on 26/10/2007, 21:25




Nella nostra civilissima Italia esistono ancora padri che stuprano ripetutamente le figlie perche "le donne a che servono sennò", abbiamo mentalità antichissime tutte nostre per cui chi sgarra la legge dell'omertà è giusto che sia ucciso, anche per mano dei propri parenti.

Queste manifestazioni di brutale mentalità che arriva fino all'omicisdio pur di rispettare la pretesa onorabilità è pieno tutto il mondo "civile" e le rispettive tradizioni storiche sono lastricate dal sangue di gente barbaramente uccisa in nome di questo.

Ma qui il punto, oltre all'allucinante teorema "tu ti vesti all'occidentale, frequenti un occidentale ergo sei peggio di un porco da sgozzare e in piu sei pure donna" oltretutto perpetrato NON a casa loro, ma, a casa nostra, nasconde un problema piu profondo, che è quello della reciprocità culturale.

Non siamo cioè in presenza di un pazzo isolato, ma uno che secondo la "sua" cultura non solo era nel giusto a "lavare" nel sangue il disonore di una figlia cresciuta in Italia che frequenta in Italia un italiano, ma quasi "obbligato" perchè a sua volta passibile di essere ricoperto della stessa vergogna della figlia.

Il problema è che siamo di fronte ad una mancanza lampante di reciprocità. Se chi viene in Italia lo fa disprezzando i nostri usi e costumi, disprezzando le piu elementari regole di convivenza civile UMANA sancite dalla Carta Internazionale dei Diritti dell'Uomo, allora il problema non è di quel singolo ma di noi tutti, che continuiamo ancora a permettere a certi paesi, a certe culture di rimanere impunite perche culturalmente ammettono queste atrocità e anzi le promuovono come propria cultura.

Allora delle due l'una. O si sanzionano quei paesi che continuano nella loro legislazione a permettere tali atrocità come paesi non "civili" con tutto quello che consegue, o si impedisce coi fatti a certa gentaglia di venire qui e pensare che qui può fare quello che vuole perchè NESSUNO preposto gli ha fatto presente il semplice principio di reciprocità per cui, come io a casa loro accetto la loro cultura e mi adeguo io a loro, così loro fanno lo stesso a casa nostra altrimenti tutti a casa propria.
 
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Shoijo
view post Posted on 27/10/2007, 00:45




L`incivilta`... che rabbia!!!
 
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angelo7878
view post Posted on 13/11/2007, 13:06






Omicidio di Hina, condanna a trent'anni per padre e cognati


martedì 13 novembre 2007 ore 12:24

image



Brescia

Trent’anni di reclusione per il padre di Hina Saleem e per i due cognati della ragazza pachistana. Due anni e 8 mesi allo zio. Questa la sentenza pronunciata per l’uccisione della giovane sgozzata in famiglia lo scorso anno, secondo i parenti era "colpevole" di comportarsi troppo "all'occidentale". Hina Saleem è stata uccisa l’11 agosto dell’anno scorso e sepolta nel giardino di casa, avvolta in un lenzuolo bianco. La famiglia non le aveva perdonato di non essere una buona musulmana: la ragazza era fidanzata con Giuseppe, un ragazzo di 33 anni bresciano e cattolico e conviveva con lui, e aveva tenuto nascosto alla famiglia che aveva un lavoro.

La madre in escandescenze

Il gup ha così accolto le richieste del pm Paolo Guidi. È stato anche deciso di tenere in isolamento Khalid, uno dei due cognati, perché in carcere avrebbe aggredito il padre di Hina. La madre della ragazza alla lettura della sentenza ha dato in escandescenze gridando "me lo ammazzano". Poi è stata fatta allontanare dall’aula. Un’ambulanza del 118 di Brescia è arrivata pochi minuti fa in tribunale a Brescia per soccorrere la donna che poco dopo la lettura della sentenza è uscita dall’aula iniziando a urlare frasi in pachistano e in un italiano sconnesso. In forte stato di alterazione nervosa, la donna è stata caricata sull’autoambulanza e portata in ospedale.
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estratto da qui
 
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Murderous_Angel
view post Posted on 13/11/2007, 13:25




Giustizia è fatta!!
 
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NICO619
view post Posted on 13/11/2007, 14:20




CITAZIONE (Murderous_Angel @ 13/11/2007, 13:25)
Giustizia è fatta!!

giustizia sara' fatta quando saranno morti di dolore ... un dolore lento e atroce .... :angry: :angry: :angry:
 
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Murderous_Angel
view post Posted on 13/11/2007, 14:25




nooo.. loro nn devono morire... devono lacerarsi nella + atroce sofferenza continuando a vivere..
 
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mimì baby
view post Posted on 13/11/2007, 16:28




una storia triste ha trovato una sua conclusione! Giustizia fatta? Pentimento per l'atto compiuto? Forse entrambe le cose.....ma ormai non è più importante sapere cosa e come proseguiranno i personaggi di questa storia. Una ragazza che aveva il diritto di vivere non c'è più. Quello che ora deve restare è la speranza che qualcosa cambi..... che diventi "reale" la libertà di fare le proprie scelte di vita, e più che mai il credere o il non credere in qualsivoglia divinità superiore. Questo mi auguro per noi tutti e, soprattutto, per i giovanissimi che sono ancora soggiogati dalle "volontà familiari"!!!!
 
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NICO619
view post Posted on 13/11/2007, 16:43




CITAZIONE (Murderous_Angel @ 13/11/2007, 14:25)
nooo.. loro nn devono morire... devono lacerarsi nella + atroce sofferenza continuando a vivere..

teso' ho detto un dolore lento e atroce cioe' che duri per anni e anni ...
 
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Murderous_Angel
view post Posted on 14/11/2007, 01:34




CITAZIONE (NICO619 @ 13/11/2007, 16:43)
CITAZIONE (Murderous_Angel @ 13/11/2007, 14:25)
nooo.. loro nn devono morire... devono lacerarsi nella + atroce sofferenza continuando a vivere..

teso' ho detto un dolore lento e atroce cioe' che duri per anni e anni ...

aaah ook :kissing.gif:
 
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Shanty
view post Posted on 14/11/2007, 19:04




CITAZIONE
La madre in escandescenze

Il gup ha così accolto le richieste del pm Paolo Guidi. È stato anche deciso di tenere in isolamento Khalid, uno dei due cognati, perché in carcere avrebbe aggredito il padre di Hina. La madre della ragazza alla lettura della sentenza ha dato in escandescenze gridando "me lo ammazzano". Poi è stata fatta allontanare dall’aula. Un’ambulanza del 118 di Brescia è arrivata pochi minuti fa in tribunale a Brescia per soccorrere la donna che poco dopo la lettura della sentenza è uscita dall’aula iniziando a urlare frasi in pachistano e in un italiano sconnesso. In forte stato di alterazione nervosa, la donna è stata caricata sull’autoambulanza e portata in ospedale.

Ma quando il marito e congiunti le hanno ucciso la FIGLIA che lei ha partorito, dov'era? In quel contesto non si è sentita male la stronza?
Schiattasse lei, il marito e tutti quegli esseri che strumentalizzano il Corano a loro piacimento per commettere delitti atroci sui loro congiunti.
Che si chiami Dio, Budda, pincopallo o broccoletto, il messaggio che vogliono trasmetterci non è certo quello di uccidere o stuprare figlia o congiunti. Sicuramente il fine è solo un messaggio di amore ma purtroppo in troppi, specialmente arabi e simili, interpretano il Corano in modo del tutto sbagliato

Ne so molto di queste storie perchè ho una mia carissima amica che si è andata ad infognare con un egiziano e quello che mi ha raccontato di aver subito è a dir poco irreale.

Per fortuna non sono tutti così.
 
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17 replies since 8/3/2007, 18:14   756 views
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