Ancora una volta si è presa ciò che voleva, Sandalo e frutta.

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bellatopolina
view post Posted on 8/2/2017, 09:07




La fine di una giornata di lavoro. Ho i coglioni che mi arrivano a terra.
Però so come ritemprarmi. Apro l’acqua calda mentre mi levo i vestiti. Il vapore invade il bagno infondendo calore all’ambiente.
Entro sotto il getto caldo. Il bagno schiuma al sandalo e lo shampoo alla frutta mi danno un’energia nuova, rilassandomi contemporaneamente.

Ora non mi importa di altro. Non mi interessa il viaggio che compie il gas dalle lontane miniere siberiane, per poi arrivare fin qui. Non mi importa della fatica dei minatori, sporchi per sempre di polvere di carbone. Né mi importa di tutto il lavoro fatto per disinfettare e pulire l’acqua.
Sono qui solo per me.
Mani. Improvvisamente.
Sulla schiena, scendono. Poi mi avvolgono sulla pancia e salgono al petto. Una carezza fuggente sui capezzoli che si induriscono.
Il suo corpo si stringe al mio. I seni mi premono sulla schiena. Con le natiche sento l’incavo del suo ventre.
Il sangue comincia a confluire giù. Lei lo sa e va proprio ad accarezzarmi l’inguine. E dio buono, anche il cazzo, che in un attimo è duro da far male.
Continua per un po’. Stuzzicandomi. Provocandomi.
Le sue mani poi mi fanno voltare. Anche lei si volta e si piega appena, porgendomi la fica bagnata dall’acqua. E non solo. Preme il sedere contro di me. Una gatta.
Si volta di tre quarti. Con lo sguardo mi parla. Col suo sguardo mi rapisce. Ancora una volta io mi lascio rapire.
Sento una piccola dolce resistenza quando la penetro. Inizio a muovermi lentamente. Questa volta sono le mie mani ad accarezzare il suo corpo. Dalle spalle ai fianchi, dai seni alla pancia piatta. Il monte di Venere e poi ancora i fianchi, dove mi aggrappo per aumentare il movimento. Affondo sempre più in lei.
La sento gemere. Mi sento maschio. Mi sento uomo. Mi sembra di possederla in tutte le sfumature di significato.
Ecco che gode. La vagina si stringe sul mio cazzo mentre spingo.
Appena un attimo prima del mio orgasmo lei si sposta.
Lo sperma cade e si fa trascinare via dall’acqua. Nello scarico e poi nelle fogne.
Osservo il gorgo rapitore mentre lei si lava. I capelli e il corpo.
Ancora una volta si è solo presa ciò che voleva.
 
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