I naturisti non ci stanno, e neanche noi. L'ultimo capitolo di quella che è una vera e propria persecuzione è stato scritto ieri su una spiaggia di Sabaudia: 30 multe per atti osceni in luogo pubblico. Pare incredibile, e invece è vero.
"E' un provvedimento assurdo", dice il comitato ecologista Ecoblu, che per protestare si è rivolto direttamente al presidente del Consiglio e lo ha invitato a visitare di persona, nudo o vestito, un luogo di ritrovo naturista.
L'episodio incriminato si è verificato in località "Strada interrotta-Bufalara", dove i nudisti sono soliti riunirsi per prendere il sole e fare bagni in mare. Da un paio di settimane, gli uomini della Forestale ricevevano segnalazioni sulla loro presenza da parte di decine di bagnanti. Ieri è scattato il blitz, conclusosi con 30 multe da 102 euro per atti osceni in luogo pubblico.
"E' un'assurdità equiparare la pratica naturista ad atti osceni in luogo pubblico", attacca Ecoblu, un'associazione formata da ambientalisti e naturisti.
In Italia esistono due spiagge riservate ai naturisti, quella di Capocotta nel Lazio e quella del Lido di Dante in Emilia-Romagna. I membri di Ecoblu, però, chiedono minori restizioni e chiamano in causa direttamente l'esecutivo: "I naturisti sono stanchi di essere perseguitati per colpa di un governo che, al posto di tante inutili esternazioni estive, farebbe meglio a discutere e approvare i tanti progetti di legge tesi a regolamentare il naturismo e giacenti in Parlamento da tempo immemorabile".
Poi arriva la proposta diretta al premier. "Per far cessare una situazione che ci rende ridicoli in Europa, Ecoblu invita il presidente del Consiglio Romano Prodi a visitare, se lo ritiene con la sua scorta, nudi o vestiti, un luogo di ritrovo dei naturisti per constatare, de visu, l'assurdità di equiparare la pratica naturista ad atti osceni in luogo pubblico oppure ad atti contrari alla pubblica decenza".
"Prodi e il suo governo - prosegue Ecoblu - dovrebbero spiegarci anche perchè il sindaco di Roma Walter Veltroni autorizza il nudismo nel suo territorio, a Capocotta, in un tratto di arenile aperto al pubblico in mutande o meno, mentre ciò non è possibile nella zona semi deserta della Bufalara, a Sabaudia, o in altri luoghi analoghi, dove il naturismo - conclude l'associazione - è praticato da decenni".
fonte:
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