L'arte funeraria del popolo dei Ga

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Baba Yaga
view post Posted on 10/10/2007, 15:03




Si può dire " arte " parlando di bare ? L'argomento magari a qualcuno farà scattare la mano verso il basso ma se non avete ancora letto nulla su una usanza di un popolo africano e siete curiosi allora leggete qui .

Nel Ghana il popolo dei Ga usa seppellire i propri defunti in vere e proprie sculture di legno coloratissime , una tradizione recente che si intreccia con antiche credenze religiose , esuberante folclore africano e riti magici . Vi chiederete che forme possano avere queste " bare " , ebbene si va dalla gallina , al telefonino , alla Mercedes , il pomodoro , la bottiglia di CocaCola e così via , queste forme variano sia per rappresentare il lavoro che faceva in vita il defunto , sia il grado di importanza all'interno della società ed anche se maschio o femmina ,il gallo e le armi spettano agli uomini mentre la gallina alle donne ma solo se hanno avuto molti figli .


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Ma chi è stato il primo scultore di queste opere funerarie ? il suo nome è Ataa Oko Addo , un vecchio artigiano di La che creò la sua prima bara figurativa dopo la fine della seconda guerra mondiale e prima del '47 , rappresentava un coccodrillo e servì per il funerale della moglie di un capo clan , Ataa raccontò che non c'era nessuna attinenza tra la professione della donna e il rettile ma che quel coccodrillo gli apparve in sogno e che il giorno dopo si mise all'opera per costruirlo .


Ancora oggi , alla bella età di 88 anni , egli costruisce ancora bare aiutato da giovani artigiani ai quali insegna le sue particolari tecniche , Ataa non è diventato famoso come invece successe Kane Kwei , morto nel 1992 , scoperto da dei turisti su una strada di passaggio che portava a Teshi dove Kane lavorava . La leggenda vuole che egli scolpì la sua prima opera nel 1951 , un pesce destinato a una donna famosa perchè al mercato offriva una vasta selezione di prodotti del mare .

Dovete sapere che queste bare costano mediamente dai 400 ai 500 euro ed è una somma notevole in un paese dove si vive con circa 450 dollari all'anno ed allora come fanno vi chiedere , ebbene si attiva una specie di credito familiare , ogni partecipante al funerale versa una quota a copertura delle spese , che per l'intera cerimonia possono superare i 2000 euro , questi soldi verranno restituiti in occasione di un successivo rito funebre .

Il tempo della costruzione di una bara-scultura varia dalle due - tre settimane , un tempo il cadavere veniva imbalsamato nell'attesa del rito funebre oggi invece viene tenuto in obitorio , se siete stupiti da tutta questa fastosità di questo rito funebre dovete sapere che in quella popolazione è molto forte il culto dei defunti e del trapasso nell'aldilà .

L'etnologa svizzera Regula Tshumi da anni si dedica allo studio delle tradizioni dei ga e ha da poco pubblicato un libro ( Die vergrabenen Shätze der Ga , I tesori sepolti dei Ga ) dove , per la prima volta , raccoglie bellissime immagini sull'arte funeraria di questo popolo africano , inoltre anche i collezionisti e i musei si stanno incuriosendo per questo tipo di arte , pensate che il museo di Berna ha acquistato otto modelli creati appositamente da Ataa Oko e Paa Joe ( un altro artista ) e che ora sono in esposizione al Deutsches Hygiene Museum di Dresda .

Comunque se l'articolo vi ha incuriositi e siete interessati ad approfondire questo argomento potrete leggere l'articolo completo su Panorama che uscirà in edicola il 12 c.m.

Edited by Baba Yaga - 10/10/2007, 16:44
 
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>VOODOO<
view post Posted on 10/10/2007, 15:27




:huh: ...belloooooooo...io in un tosaerba allora!!! :biggrin2.gif:
 
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1 replies since 10/10/2007, 15:03   325 views
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