Sughi per la pasta Il ragł napoletano - Idee modi ricette, Ragł napoletano, una ricetta con servizio fotografico

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angelo7878
view post Posted on 18/11/2008, 12:17







A seguito di una precedente ricetta in un Topic

dedicato alla pasta lunga

e, in particolare, alle/agli zitone/i da condirsi

con il sugo di ragł napoletano

e a seguito dell'approfondimento del tema

indotto da pił post di Valyria e miei nello stesso Topic

ho pensato di creare questo Topic dedicato

al solo ragł napoletano

sia per fare chiarezza sulle sue caratteristiche principali

sia per fornire alcune e solo alcune delle varianti

pił diffuse.

Il ragł napoletano

Il ragł napoletano č una salsa utilizzata per condire la pasta, esattamente come il ragł bolognese, ma con caratteristiche molto diverse e una preparazione pił difficile che richiede tecnica e pazienza.

Esistono moltissime ricette per il ragł napoletano, tuttavia č possibile trovare alcuni "punti fermi" riguardanti gli ingredienti e alcuni passaggi fondamentali della preparazione, che rendono questo ragł unico e inconfondibile.

La carne, innanzitutto, non č macinata ma č cotta a pezzi grossi, da 500 g fino a 1 kg, tagliati a mo' di grossa bistecca, farcita con ingredienti vari (uvetta, pinoli, formaggio, salame o lardo, noce moscata, prezzemolo) e legata con uno spago.

Viene utilizzato un mix di carne di manzo (tagli anteriori e poco pregiati, che necessitano di lunga cottura) e di maiale.

Il fondo di cottura, tradizionalmente costituito da lardo e strutto, oggi viene spesso sostituito con l'olio extravergine di oliva.

La cipolla, unica verdura oltre il pomodoro, presente nel ragł napoletano in quantitą notevoli, pari in peso a quello della carne, tritata e soffritta lentamente in modo tale che si sciolga completamente nel sugo.

La cottura della carne, che dovrą essere rosolata molto bene nel fondo di cottura fino a diventare scura, color biscotto, tale crosticina dovrą poi essere sciolta sfumando con il vino, in modo tale da passare nel ragł donandogli gli aromi della carne arrostita.
Questo passaggio fondamentale č necessario per ottenere un buon ragł e non un semplice sugo al pomodoro
.

Il tempo di cottura, veramente infinito, pari a 6 ore nella ricetta tradizionale, ma comunque mai inferiore alle 4 ore, a causa della lunga operazione iniziale di cottura della carne e delle cipolle.

La ricetta del ragł napoletano

Ingredienti per 12 porzioni:

- 1 kg di pomodori pelati;

- 500 g di carne di manzo (tagli anteriori a lunga cottura);

- 300 g di coppa di maiale (o gallinella o capocollo);

- 200 g di costolette di maiale;

- 800 g di cipolle rosse (possibilmente di Tropea);

- 10 g di pinoli;

- 20 g di uvetta;

- 50 g di salame piccante;

- 30 g di lardo;

- 30 g di olio di oliva extravergine;

- 2 bicchieri di vino bianco o rosso;

- sale e pepe;

- un pizzico di noce moscata;

Preparazione:

far stendere la carne dal macellaio a mo' di grossa bistecca, che verrą farcita con pinoli, uvetta, noce moscata, salame piccante tritato grossolanamente, e legata con uno spago.

In una grande casseruola di alluminio o di rame, scaldare il lardo insieme all'olio e soffriggere la carne fino a farla diventare marrone, color biscotto, quindi sfumare con un bicchiere di vino per sciogliere la crosta colorata che si č formata sulla superficie della carne, aggiungere le cipolle tritate e cuocerle per 15-20 minuti, mescolando con la "cucchiarella di legno", finché non appassiscono fino a diventare scure e si amalgamano al fondo di cottura, quindi sfumare nuovamente con un bicchiere di vino, farlo evaporare, aggiungere i pelati, portare ad ebollizione e cuocere a fuoco bassissimo per un paio di ore, finché la carne di maiale non si č ammorbidita fino quasi a disfarsi.

Il ragł durante la cottura deve "pippiare" parola onomatopeica che rende bene l'idea del sugo che sobbolle lentamente.

Togliere la carne di maiale e continuare la cottura finché la carne di manzo non ha fatto la stessa fine, quindi regolare di sale e di pepe e far riposare.

La pasta ideale per il ragł napoletano č quella bucata: tortiglioni, paccheri, ziti, pipe, ecc.

Spolverare con parmigiano reggiano o pecorino romano prima di servire.




Per postare alcune contenute varianti al ragł napoletano, credo che sia meglio prima "digerire" questa ricetta che fa da"guida" e attendere che qualche utente manifesti interesse, domande e stimoli.

In tal caso proseguirņ con un post dedicato a varianti, consigli, indicazioni.




 
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angelo7878
view post Posted on 20/11/2008, 17:52








al mercato e in macelleria per comprare ciņ che occorre al ragł napoletano, brano tratto dal film:

Sabato, domenica e lunedģ č un film del 1990 diretto da Lina Wertmüller, tratto dall'omonima commedia di Eduardo De Filippo del 1959


Lingua originale: Italiano
Paese: Italia
Anno: 1990
Durata: 119'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto:
Genere: commedia
Regia: Lina Wertmüller
Soggetto: Edoardo De Filippo
Sceneggiatura: Raffaele La Capria, Lina Wertmüller
Produttore: Thierry Caillon, Renato Camarda, Alex Ponti e Carlo Ponti
Interpreti e personaggi

* Sophia Loren: Rosa Priore
* Luca De Filippo: Don Peppino Priore
* Luciano De Crescenzo: Luigi Iannello
* Pupella Maggio: Zia Memé
* Alessandra Mussolini: Giulianella
* Pierluigi Cuomo: Federico
* Jérōme Anger: Roberto
* Ester Carloni: Addolorata
* Luca Greco: Rocco
* Giuseppe De Rosa: Cefercola
* Isabelle Illiers: Carolina
* Pelos La Capria: Raffaele
* Nuccia Fumo: Martirio
* Anne-Marie Philipe: Elena
* Enzo Cannavale: Don Antonio
* Mario Scarpetta: Attilio
* Isa Danieli: Ausilia

Fotografia: Carlo Tafani
Montaggio: Pierluigi Leonardi
Musiche: Pino D'Angiņ
Scenografia: Enrico Job
Costumi: Gino Persico
Trucco: Cesare Paciotti, Carlo Barucci
 
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angelo7878
view post Posted on 21/11/2008, 17:59





Ragł, una ricetta "condita" di fotografie che seguono passo passo la preparazione



estratto da un post del 2005 in un blog che si puņ selezionare qui

Il ragł o "'o rrał" a Napoli la domenica č, per non dire era, un istituzione, gią era, perchč oggi anche se ne č rimasta la tradizione non in tutte le case viene preparato ogni domenica!
Ricordo da piccola, il profumo d' 'o rrał si sentiva in ogni angolo di strada o vicolo, uscire dalle finestre o dai bassi, Napoli odorava di ragł!
Non tutti lo fanno allo stesso modo, c'č chi usa solo carne annecchia, chi aggiunge tracchie di maiale, chi cotiche di maiale, chi gallinella di maiale, chi braciole che altro non sono che fettine di carne di maiale arrotolate e attaccate con spago o filo di cotone, ripiene di parmigiano grattugiato, aglio e prezzemolo tritato, e a chi piace anche con uva passa e pinoli, ma al di la di quale carne usare il modo di prepararlo č uguale per tutti o quasi, cioč si deve far tirare bene la carne con la cipolla e poi una volta aggiunto il pomodoro far pippiare a lungo, un buon ragł deve cuocere in tutto almeno sei ore!
Anticamente veniva chiamato anche "'o rrał d' 'o guardaporte" cioč del portiere, perchč di solito i portieri mettevono una pentola sulla fornacella nel cortile del palazzo e controllavano la cottura mentre controllavano il palazzo, si iniziava il sabato sera facendo tirare lentamente la carne e si faceva cuocere sempre a fuoco lentissimo anche tutta la notte!
La pentola migliore č quella di coccio, ma in mancanza si puą fare in una qualsiasi pentola, senza dubbio č migliore quello cotto nella pentola di coccio!

e adesso passiamo ai miei fotogrammi

per il ragł uso solo carne annecchia (*, vedi nota mia in fondo al post) e nervi, a volte aggiungo qualche braciola

metto una cipolla tritata finemente in una pentola con olio


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metto sul fuoco e faccio iniziare a rosolare e aggiungo la carne e i nervi, questa

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la stessa che uso per la genovese e i nervi

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e faccio rosolare tutto insieme

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controllando in questa fase senza mai allontanarmi dalla pentola e girando ogni tanto con il cucchiaio di legno

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quando la carne č ben rosolata e prende un nel colore dorato scuro, mentre la cipolla č consumata ma non bruciata

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a questo punto aggiungo un bel bicchiere, un bicchiere e mezzo di vino rosso

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faccio evaporare lentamente il vino

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mentre il vino evapora inizio a passare nel passaverdure i pelati

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quando tutto il vino č evaporato

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aggiungo il concentrato di pomodoro

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e faccio tirare anch'esso

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aggiungo la passata di pomodoro

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a questo punto il ragł deve, come si dice a Napoli, pippiare, parola onomatopeica che ben descrive il suono del ragł che deve sobbollire a malapena

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si copre la pentola con il coperchio lasciando il cucchiaio di legno tra la pentola e il coperchio e si lascia pippiare a fuoco lentissimo per circa cinque ore

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eccolo a fine cottura, deve risultare di un bel rosso scuro e deve essere abbastanza denso

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in quell'occasione, invece di condirci i ziti o i paccheri, ci ho condito i pici che mi aveva regalato Ross quando stetti a casa sua

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se piace aggiungere parmigiano grattugiato

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BUON PRANZO!!!



*annecchia che con derivazione dal lat. annicula->anniclja->annecchia indica il vitello o la vitella molto giovane quella bestia cioč che non abbia superato l’anno d’etą ed abbia gustose carni sode, morbide e non grasse (occorrerą infatti steccarle)





 
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